Ponte nelle Alpi libero da pesticidi



Con un nuovo regolamento il Comune di Ponte nelle Alpi, provincia di Belluno, ha vietato l’uso in tutto il territorio comunale dei fitosanitari più pericolosi attualmente utilizzati in agricoltura. Sono stati banditi i prodotti che recano in etichetta le indicazioni di pericolo contrassegnate con le frasi di rischio “H”, ovvero i più pericolosi per la salute dell’uomo e l’integrità dell’ambiente (es. “Può provocare il cancro”, “Può nuocere alla fertilità o al feto”  ecc.), senza esclusioni di territorio: l’intenzione dell’amministrazione comunale, come si può leggere nella delibera, è quella di tutelare «tutti gli abitanti, sia che risiedano in area urbana che in zona agricola».
Il regolamento (uscito anche in versione “in pillole”), che applica nella sostanza il principio di precauzione, non è stato imposto dall’alto ma anzi, la sua approvazione è frutto di un percorso che ha coinvolto l’intera cittadinanza: il movimento Terra Bellunese e il coordinamento provinciale Liberi dai Veleni hanno organizzato diversi incontri pubblici per sensibilizzare i pontalpini sugli effetti che i prodotti fitosanitari hanno sulla salute umana (tramite medici Associazione dei Medici per l’ Ambiente, Isde). I prossimi incontri in programma sono quelli con le aziende agricole, le associazioni di categoria e le commissioni comunali.
Ponte nelle Alpi non è il primo comune a essersi dotato di uno strumento simile che vieta l’uso di pesticidi sulla base del grado di pericolosità. Nella fascia bellunese è il quinto e altri sono pronti ad aggiungersi. Prima di questo gruppo di comuni veneti altri comuni hanno regolarizzato l’uso di un erbicida in particolare, il glifosato, il prodotto della Monsanto più diffuso nel mondo e al centro di tantissime critiche, nonché di studi scientifici circa la sua pericolosità. È il caso del comune di Castelnuovo Magra che ha vietato l’impiego di erbicidi a base di glifosato vicino alle aree pubbliche. Poi ci sono casi ben più noti: come quello della Regione Toscana, preceduto dalla Calabria, che ha votato una mozione per impegnare la Giunta a rimuovere il glifosato da tutti i disciplinari di produzione e a escludere dai premi del Piano di Sviluppo Rurale le aziende che ne fanno uso. Ai piani alti, infine, anche il ministero della Salute ha invitato a un uso precauzionale dell’erbicida.
Da parte sua, Slow Food è scesa in campo aderendo alla Coalizione #StopGlifosato per sensibilizzare i consumatori e sostenere così la raccolta firme per l’iniziativa dei cittadini europei(Ice) che chiede alla Commissione europea di vietare l’uso del glifosato, riformare il processo di approvazione dei pesticidi Ue, e impostare obiettivi vincolanti per ridurre l’uso dei pesticidi in Europa. Un Ice deve essere firmata da almeno un milione di cittadini dell’Unione europea con soglie minime raggiunte in almeno sette Stati membri: al momento sono poco più di 500 mila le persone che hanno partecipato alla petizione. Ecco perché c’è ancora bisogno del tuo aiuto.

Firma anche tu la petizione su Stop Glyphosate


Coltivare salute con i grani antichi

Video di Simone Bernabè.
Tratto da:
Dal passato al futuro.
22 Maggio Auditorium Banco Bpm Verona.

Buona visione.



Entro il 2050, negli oceani ci sarà più plastica che pesci


È una vergogna. Metà della plastica la usiamo una volta sola e poi la buttiamo, soffocando i mari e tutti gli animali che ci vivono.

Ma tra pochi giorni i governi di tutto il mondo si incontreranno e potrebbero fermare la marea di plastica, prendendosi l’impegno epocale di ripulire gli oceani. La pressione pubblica ha già obbligato l’Indonesia, secondo più grande produttore di rifiuti plastici, a impegnarsi a ridurli del 70%! Ora dobbiamo fermare anche gli altri.

Se arriveremo a un milione di firme per questo appello globale, il direttore del programma ONU per l’ambiente annuncerà la nostra campagna davanti a tutti i governi mondiali e lavorerà con noi per arrivare al divieto della plastica usa-e-getta e a far respirare di nuovo il mare. Firma ora:

Clicca per salvare gli oceani!

Non importa dove viviamo, ogni respiro ci collega al mare. Gli oceani producono gran parte dell’ossigeno sulla Terra. Regolano il clima e il meteo, generano le nuvole e quindi la pioggia. E danno una casa all’80% delle forme di vita del Pianeta. Noi non possiamo vivere senza oceani.

E ora sono gli oceani a non poter sopravvivere senza la nostra azione.

Abbiamo devastato la salute dei mari e dobbiamo rimediare. La buona notizia è che più della metà dei rifiuti di plastica viene da soli 5 Paesi. Se concentriamo tutta la pressione su di loro, possiamo cambiare l’intero sistema mondiale per liberare gli oceani dalla plastica. Manca la volontà politica ma questa è proprio la cosa che noi possiamo influenzare meglio.

Lanciamo un enorme appello perché i nostri governi smettano di soffocare gli oceani. Raggiunto il milione di firme aumenteremo la pressione su questi 5 paesi con campagne specifiche per spingerli ad agire.

Clicca per salvare gli oceani!
Abbiamo fatto grandi battaglie per proteggere le foreste pluviali e mettere in sicurezza enormi aree marine. Ora siamo in lotta contro il tempo per eliminare i rifiuti plastici prima che siano loro a far fuori noi.

MAGGIORI INFORMAZIONI

La grande minaccia per la salute del mare si chiama plastica (Repubblica)
http://www.repubblica.it/ambiente/2017/05/19/news/la_grande_minaccia_per_la_salute_del_mare_si_chiam...
Nel 2050 nei mari ci sarà più plastica che pesci (Corriere della Sera)
http://www.corriere.it/ambiente/16_gennaio_20/plastica-oceano-peso-maggiore-pesci-2c73cafa-bf71-11e5...
L’Artico è invaso da un mare di plastica che viene da lontano (Internazionale)
http://www.internazionale.it/scienza/claudia-grisanti/2017/04/22/artico-mare-plastica
In Riviera la plastica è il principale “imputato” per l’inquinamento in spiaggia e in mare (La Stampa)

http://www.lastampa.it/2017/05/09/edizioni/imperia/in-riviera-la-plastica-il-principale-imputato-per...

Nel Tirreno un mare di plastica, dossier-choc di Marevivo (La Nazione)
http://www.lanazione.it/livorno/cronaca/inquinamento-mar-tirreno-1.3108142

Libro: Vaccini: si o no? Di Stefano Montanari e Antonietta Gatti

Che cosa sono i vaccini? Quanto sono efficaci e quanto sono dannosi? Cosa contengono? Come sono nati? Come vengono somministrati? Che collegamenti ci sono tra i vaccini, l’autismo e altre malattie?
Queste le tante domande a cui Stefano Montanari e Antonietta Gatti rispondono nel loro instant book Vaccini: sì o no? Cercando di guidare i genitori in una scelta molto difficile, da fare con piena consapevolezza.

tratto da:


CONCORSO VALPOLICELLA MI PIACE 2016/17: scuola infanzia Corrubio - premiazione - in seguito le altre immagini. Un successone


Secondo mercatino dei bambini in Valpolicella



Il video della marcia STOP PESTICIDI

 
 
Bollettino del 09 Giugno 2017    
        Buongiorno  Terra Viva Verona,

In corteo per il Prosecco Bio


Il video di Massimo Marco Rossi per DNA 

La Marcia ringrazia

La Marcia Stop Pesticidi ringrazia i Patrocinatori e le 120 organizzazioni che hanno raccolto l'appello del Comitato a manifestare per lanciare insieme, un grido di allarme sui pericoli della monocoltura tossica e un messaggio di speranza per una nuova agricoltura ecologica.
Fino a quando i nostri territori non saranno liberi dai veleni noi saremo vigili e attivi. La Marcia ringrazia! La Marcia continua!

Ringraziamenti.... e felici di aver partecipato