Buon convegno a Borgo Ruga di Feltre


Riccardo Petrella il 7 Novembre a Sommacampagna


Aria nuova in città


Il traffico stradale, ma anche l’agricoltura, l’allevamento, le emissioni industriali e il riscaldamento, sono i responsabili di una qualità dell’aria, che nelle città italiane ed europee, resta critica. L’inquinamento atmosferico in Europa causa ogni anno la morte di oltre 500.000 persone e ha costi esterni stimati da 330 a 940 miliardi di euro, tra il 2% e il 6% del Pil comunitario.
Per quanto riguarda i due inquinanti più critici per la salute, particolato (PM10) e biossido di azoto (NO2), i livelli riscontrati in più della metà degli Stati membri, Italia compresa, sforano abbondantemente i limiti consentiti per legge. La qualità dell’aria nelle città italiane, nonostante i miglioramenti dovuti alle tecnologie e a un mix energetico migliore formato da carburanti più verdi, resta sempre critica soprattutto nelle città della Pianura Padana, ma anche nelle grandi città del centro e del Meridione.
A noi italiani spetta il triste primato, tra i paesi europei, delle morti premature a causa dell’inquinamento atmosferico: 1.500 decessi per milione di abitanti (1.100 in Germania, 800 in Francia e Regno unito, 600 in Spagna).
Nelle grandi città e in territori omogenei, come la Pianura Padana, la combustione dei motori per il trasporto e quella energetica per riscaldamento e a scopi industriali, sono le principali responsabili dell’inquinamento atmosferico. E’ indispensabile fare scelte di politica energetica e nella vita quotidiana di ognuno di noi, scelte di consapevolezza personale, che possano ridurre le emissioni di gas serra (come la CO2) e delle polveri sottili oltre che degli altri inquinanti atmosferici.

2 incontri interessanti a Follina (TV)


Parlamento ha votato a favore di proibire l'uso di glifosato nelle aree pubbliche

Si prega di notare che, oltre alla fase di scadenza di cinque anni, il Parlamento ha anche votato a favore di proibire l'uso di glifosato nelle aree pubbliche, come un essiccante pre-raccolto (che produce i più alti residui nei cereali e nel nostro cibo) e per i privati e gli usi non professionali, a decorrere dal 16 dicembre 2017.

IL PARLAMENTO UE CANCELLA IL GLIFOSATO

Notizia estremamente positiva, che porta nuova luce nella complicata lotta contro i pesticidi.



Una coalizione di 45 associazioni italiane aveva promosso questa decisione da parte dei deputati UE. Successo senza precedenti.

Il Parlamento europeo ieri (25 ottobre 2017) ha votato a favore dell'eliminazione graduale del glifosato in 5 anni, come più o meno nella proposta originaria del comitato per l'ambiente (che aveva proposto tre anni).

Questa è una novità fantastica, in quanto questo periodo include l'estensione del precedente provvedimento e il periodo di grazia, il che significa che il Parlamento ha appena votato che entro 5 anni non ci sarà più il glifosato.

Il comitato scientifico di PAN Europe sta ancora esaminando i dettagli, ma sente di esprimere un grande GRAZIE a tutti per tutto il grande lavoro fatto.

In sostanza, il Parlamento europeo ha approvato la richiesta di divieto totale entro dicembre 2022 degli erbicidi a base di glifosato e restrizioni immediate sull'uso dell'erbicida.

L'Unione europea dovrà promulgare un divieto per l'uso domestico e uno per quello agricolo non appena saranno a disposizione alternative biologiche (ad esempio i cosiddetti sistemi di difesa integrata) sufficienti per il controllo delle erbe infestanti. Il convitato di pietra è stata Monsanto (la multinazionale acquistata da Bayer), produttrice del Roundup, di cui il glifosato è principale sostanza attiva.

Sull'uso del glifosato in agricoltura si è discusso molto negli ultimi tempi, tra chi, soprattutto agricoltori, ne difende l'effetto positivo che ha nella resa delle colture e chi, in primis una coalizione di 45 associazioni italiane, ne denuncia gli effetti negativi per la salute.

Dopo mesi, se non anni, di dibattiti e scambi di prove a favore di ognuna delle due posizioni, è arrivato il giorno della verità. Ovviamente il voto ha riacceso il dibattito, con l'intervento della Coalizione #StopGlifosato che si è appellata agli europarlamentari italiani, chiedendo loro di votare per l'eliminazione totale dell'erbicida, e Confagricoltura che invece ha sottolineato come i test scientifici non abbiano rilevato pericolosità per gli esseri umani nel glifosato, e come sia fondamentale che il Parlamento Europeo prenda una decisione in modo serio e basata su dati oggettivi.

La coalizione #StopGlifosato aveva inviato una lettera con un appello a tutti gli europarlamentari italiani chiedendo di impegnarsi perché il Parlamento Europeo si pronunciasse sulle decisioni da assumere sul Glifosato. In particolare nella lettera si sottolineava la necessità del rispetto del principio di precauzione a tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente, opponendosi alla possibilità di procedere ad una nuova autorizzazione a livello europeo. "Viste le difficoltà fra i paesi ad assumere una posizione contro o a favore," aveva dichiarato Maria Grazia Mammuccini, portavoce della Coalizione, "l'Europarlamento può assumere un ruolo importantissimo, in linea con il parere della Commissione Ambiente e anche con l'indicazione che arriva dall'Ice, l'iniziativa dei cittadini europei, grazie alla quale sono state depositate e consegnate alla Commissione Europea oltre un milione di firme per fermare l'erbicida."
tratto da:

A Bolzano dal 9 al 12 novembre torna Biolife

Si svolgerà alla Fiera di Bolzano, dal 9 al 12 novembre prossimi, l’edizione 2017 di Biolife. La formula combinata di Biolife, la fiera dell'eccellenza regionale biologica, sta confermando di anno in anno la propria validità: al prezioso momento di promozione diretta al consumatore si unisce l’incontro con gli operatori professionali e attira un pubblico preparato e consapevole, alla ricerca di qualità garantita.


I visitatori possono contare su una ricca programmazione di convegni, incontri con operatori di strutture pubbliche e dimostrazioni pratiche tagliate su misura per cuochi e chef. I professionisti della cucina di qualità hanno la possibilità di conoscere meglio una grande quantità di ingredienti biologici e biodinamici garantiti per creare piatti unici. I cibi vengono presentati proprio dai loro appassionati produttori, che ne raccontano la storia e indicheranno il miglior modo di utilizzo: cottura, conservazione e abbinamenti.
Biolife è dunque un momento d’incontro tra chi ama la terra e lavora nel pieno rispetto della natura e chi fa della cucina e del buon cibo un’arte da custodire.
Un ricco programma di eventi dedicati sia al pubblico privato che agli operatori arricchiscono appunto l'esposizione fieristica. Tra questi: show cooking e degustazioni volti a promuovere le specificità regionali e le qualità dei prodotti; workshops dedicati al mondo della cosmesi e del tessile; la presentazione della Regione dell’Anno; un’area d'incontro con buyer ed operatori di settore; un’area dedicata al turismo sostenibile.
 

tratto da:
http://www.greenplanet.net/bolzano-dal-9-al-12-novembre-torna-biolife

Gravissimo e criminale attacco contro l’agricoltore biologico in val Venosta




Informiamo in merito al gravissimo e criminale attacco contro l’agricoltore biologico Ägidius Wellenzohn in val Venosta. La sua piantagione di mele BIO è stata attaccata e distrutta con il Glifosate (nome commerciale più in uso è RoundUp). Un danno materiale gravissimo e ingente, e questo per anni. Perché da 30 (trenta) anni Ägidius ha coltivato in modo biologico i suoi campi e a causa di questo attacco chimico i suoi terreni non sono bio-certificabili per almeno tre anni. esprimiamo almeno la nostra solidarietà ad Agidius.
trailer del film "Il miracolo di Malles"
https://vimeo.com/118641069

Pesticidi nel 75% del miele mondiale



“What this shows is the magnitude of the contamination
Edward Mitchell, University of Neuchatel, Svizzera

È uno studio appena pubblicato su Science ed eseguito da un gruppo di scienziati dell’Università di Neuchatel in Svizzera guidato da Edward Mitchell, biologo. Le conclusioni sono inquietanti: i tre quarti del miele prodotto in tutto il mondo contiene tracce di pesticidi, ben pochi sono gli angoli del pianeta esenti da questo tipo di inquinamento.
Mitchell e i suoi colleghi hanno analizzato duecento campioni di miele alla ricerca di pestidici, quelli più comuni sono chiamati neo-nicotinoidi e contengono composti chimici simili alla nicotina. Chi li ha inventati? La Shell, ditta petrolifera, negli anni Ottanta, poi seguiti dalla Bayer. Fra queste sostanze c’è la cosiddetta Imidacloprid che in questo momento è l’insetticida più usato del mondo.



Già a partire dalla fine degli anni Novanta si puntò il dito contro questi neo-nicotinoidi per i loro impatti ambientali. Si collegò subito l’uso di questi insetticidi al Colony collapse disorder(Ccd), cioè la moria di api, e alla perdita successiva di animali più grandi, come per esempio gli uccelli, a causa della riduzione degli insetti che rappresentavano il loro cibo.
In Europa in questo momento esiste un divieto parziale contro alcuni di questi neo-nicotinoidi, dal 2013.
In questo studio Mitchell trova che: nel Nord America, l’86 per cento dei campioni è inquinato dai neo-nicotoidi; in Asia, l’80 per cento; in Europa il 79 per cento; in Africa il 73 per cento; in Australia il 71 per cento; in Sud America il 57 per cento. Di questi campioni la maggior parte conteneva almeno due i più neo-nicotoidi e il 10 percento dei campioni aveva quattro tipi diversi di inquinanti.



Che effetti ha questa roba sulla salute umana? Forse non più di quanto possa causare una mela contaminata da quattro tipi di pesticidi diversi. Ma il problema è molto più grave per le api stesse, perché le api usano il miele per cibarsi durante i periodi invernali senza fiori.
Circa un terzo dei campioni, cioè quasi tutti quelli contaminati da pesticidi, avevano concentrazioni di neo-nicotoidi dannosi
 alle api.
ARTICOLO CORRELATO
Il consumo di neo-nicotoidi porta a problemi di apprendimento e di memoria nelle api, che fa si che si confondano quando cercano cibo e si organizzano tutte assieme per andare verso zone con cibo abbondante. Oltre ai problemi nella ricerca di cibo, e anche se le concentrazioni di pesticidi non sono letali, l’esposizione ai neo-nicotoidi porta a danni alla crescita delle api, al sistema immunitario, al sistema neurologico, riproduttivo e respiratorio. La regina può ammalarsi e non sopravvivere e questo a volte porta al collasso dell’intera colonia di api.
È tutto esagerato? Beh, non proprio. Nel 2014, uno studio a livello mondiale di neo-nicotinoidi concluse che l’uso di questi pesticidi stava avendo gravi impatti sulla produzione di cibo. La conclusione fu che “the consequences are far reaching and cannot be ignored any longer“.
Senza api non c’è l’impollinazione. Senza impollinazione non c’è l’agricoltura cosi come la conosciamo
.
* | 
* Fisica e docente all’Università statale della California, cura diversi blog (come questo). Consapevole dell’importanza dell’informazione indipendente, Maria Rita ha autorizzato con piacere Comune a pubblicare i suoi articoli


Intervento di Giovanni Beghini per Isde su TELEARENA














https://youtu.be/Q6qCqewaSNk

VIDEO DI Simone Bernabè

Vieni a scoprire la Comunicazione Nonviolenta (CNV) durante un weekend residenziale nella splendida Fattoria dell'Autosufficienza

Comunicazione non violenta
Cara/o lettrice/lettore,
hai voglia di relazioni più autentiche, rispettose e collaborative?
Vorresti poter stare meglio con te stessa/o e gli altri?
Nella coppia? In famiglia? Al lavoro? Nel gruppo con cui stai seguendo un progetto?
Insieme - e in modo giocoso - esploreremo le abitudini di pensiero e di linguaggio appresi dalla nostra cultura. Abitudini, che tendono a bloccare la comunicazione autentica e la connessione tra gli esseri umani, creando separazioni dentro di noi, tra noi e gli altri, e tra noi e la natura.
Scopriremo nuovi processi comunicativi per aiutarci a creare relazioni più sane, dove diamo il meglio di noi stessi e riceviamo il meglio dagli altri.
Il seminario è rivolto a chiunque desideri partire da sé per creare il cambiamento nel mondo, chiunque sia motivato a voler trasformare la lamentela e il vittimismo in responsabilità proprie e universali.
Comunicazione non violenta
Ecco cosa ti porterai a casa:
  • Maggior accettazione e amore per te stesso/a 
    La CNV ci aiuta a capire che quello che gli altri dicono o fanno non è la vera causa delle nostre emozioni. Ci aiuta a liberarci dai sensi di colpa, dal sentirci inadeguati o vittime delle situazioni. Ci fa riscoprire la nostra forza interiore, diventando più chiari riguardo a quello che ci sta a cuore e che desideriamo manifestare nella nostra Vita.
  • Coraggio di esprimerti con onestà nel rispetto dell'altro 
    La CNV ci offre un'alternativa al gioco dell'accusa, della critica o della lamentela e ci aiuta a trasformare la frustrazione e la rabbia in espressione onesta, nel rispetto dell'altra persona. Grazie a semplici e pratici strumenti per entrare in dialogo anche nelle situazioni più difficili, impariamo a sviluppare sempre di più il coraggio di esprimere la nostra verità…con amore.
  • Ascolto empatico dell'altro 
    Quando abbiamo più chiarezza sul nostro vissuto interiore e abbiamo imparato a riconnetterci con la nostra forza interiore, abbiamo più energie e spazio per rivolgerci con curiosità verso l'altro. La CNV ci offre semplici e pratici strumenti per ascoltare con empatia parole o comportamenti che sarebbero altrimenti difficili da accogliere.
  • Il potere di co-creare 
    Non da ultimo, la CNV ci incoraggia a scoprire il potere personale di creare un mondo in cui i bisogni di tutti siano considerati. E di usare questo potere in modo collaborativo. Le soluzioni che emergono spontaneamente dopo un processo di ascolto empatico, sono in genere molto più creative, innovative e fuori dagli schemi, con la soddisfazione di tutte le parti coinvolte. Per questo motivo l'empatia è considerata sempre più una competenza preziosa in ogni ambito della vita: nella coppia, nella famiglia, nella scuola e non da ultimo nella professione (l'empatia è infatti una delle competenze che oggi giorno viene insegnata nelle scuole di management).
Al termine del seminario ti sarà rilasciato un attestato di partecipazione del Centro Internazionale di Comunicazione Nonviolenta.
Vieni a scoprire la CNV alla Fattoria dell'Autosufficienza, per creare connessioni umane più profonde, per sviluppare maggior collaborazione e innovazione in ogni ambito della tua vita… e per accrescere il tuo potere personale per un mondo pacifico e sostenibile.
Prenota ora a prezzo speciale!
Corso CNV in Fattoria
con Elena Bernasconi-Tabellini
Quando: 27-28-29 Ottobre 2017
Dove: Fattoria dell'Autosufficienza - Bagno di Romagna (FC)
Assicurati il prezzo riservato solo ai primi 3
Elena Bernasconi è Trainer certificata dal Centro Internazionale di Comunicazione Nonviolenta. Mamma di due bambine, nata e cresciuta nella Svizzera italiana. Da sempre la comunicazione e le diverse culture sono la sua passione. Ha infatti studiato comunicazione e da oltre 20 anni lavora in questo ambito a livello internazionale, dapprima per il settore for-profit e in seguito non-profit. Nel 2010 ha iniziato a facilitare i primi workshop e da allora la sua offerta in questo ambito è andata via via ampliandosi, grazie anche al mix di competenze maturate come professionista, come genitore e come appassionata di percorsi di consapevolezza corporea (yoga e danza).
Image

Focus Group Piante Officinali e Alimurgiche Biologiche – Progetto SITIABB

invito al Focus Group sui problemi della zootecnia biologica che si terrà martedì 24 ottobre 2017 dalle ore 14,30 alle ore 17.30 presso IIS Della Lucia di Feltre – Villa Tomitano, azione prevista dal progetto SITIABB distretto biologico del Bellunese. 


Programma Focus Group Piante Officinali e Alimurgiche Biologiche 


IIS Della Lucia – Villa Tomitano 
Martedì 24 ottobre 2017 dalle 14,30 alle 17,30

Il progetto SITIABB ha come obiettivo valutare costi ed opportunità collegati all’introduzione di un distretto per l’agricoltura biologica in Provincia di Belluno. Per realizzare un distretto biologico non è necessario che tutti gli agricoltori attuino la conversione verso il biologico; pensiamo comunque che l’intero territorio possa trarre vantaggi da una scelta sempre più diffusa (avere un agricoltore biologico vicino conviene). 

Organizzazione focus group 

 Durata incontro 14,30 – 17,30 (3 ore) 

 Introduzione Ezio Busetto perchè SITIABB, perchè un focus group Piante Officinali e Alimurgiche Biologiche 

 Dott. Mario Malagoli (Docente Università di Padova): La coltivazione delle piante officinali in ambiente montano – opportunità di sviluppo nell’economia del territorio bellunese. 

 Dott. Ernesto Riva Farmacista e President Founder – UNIFARCO: prodotti cosmetici, dermatologici, nutraceutici e di make-up efficaci e sicuri. 

 Interventi di imprenditori agricoli. 

 Dibattito fra i partecipanti. 

Parteciperanno all’incontro: 
Agricoltori convenzionali, in conversione e biologici 
Tecnici e consulenti delle associazioni di produttori e di categoria. 
Docenti e studenti dell’istituto agrario 
Partner progetto SITIABB 


A Boschi di Rubano (PD)


Il prossimo evento nell'ambito del progetto GRAFIS Mis. 16.1 PSR Veneto 2014/2020 in programma per sabato 28 ottobre a Boschi di Rubano (PD)
Tema dell'incontro saranno i semi, in particolare la loro conservazione e la concia.  Per chi vuole c'è anche la possibilità di fermarsi a pranzo, dando conferma della presenza ai contatti segnati in locandina. 

Antica Fiera del Rosario a Breonio di Fumane


Anche quest'anno si svolgerà l'Antica Fiera del Rosario in Località Breonio di Fumane (Vr), fiera dei prodotti agricoli della montagna.

Aveprobi
in collaborazione con Veneto Agricoltura e l'Istituto di Istruzione Superiore "Stefani-Bentegodi", allestirà la Mostra pomologica di vecchie varietà di mele e pere, coltivate nella montagna veneta, con circa 80 varietà in esposizione.

CONFERENZA: "Vaccini si, quando servono, obbligo NO"

Maria Grazia ci fa sapere:
Ciao a tutti vi comunico che venerdì 13 ottobre ore 20.30, presso la sala Olimpica del comune di Bosco
ci sarà la conferenza tenuta dal dott Bellavite (nostro concittadino onorario, docente di patologia 
all'università di Verona nonche ricercatore) sul tema : vaccini si, quando servono, obbligo  NO. 

Vi prego di condividere il più possibile perché sia i freevax che i vaccinisti convinti, trovino un punto di accordo comune, visto che tutti tengono alla salute dei propri bambini. 

L'ingresso è gratuito e aperto a tutti anche residenti in altri comuni!

Inglese per vinificatori


Mercoledì 25 ottobre a Sant'Ambrogio





I nuovi limiti per i PFAS proposti in Veneto, per quanto bassi, non sono protettivi per la salute umana

COMUNICATO STAMPA

I valori limite proposti dalla Regione Veneto per le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), non sono, non possono e non devono essere considerati come protettivi per la salute umana. Tanto più se il criterio utilizzato per la loro definizione è quello “spannografico” come recentemente dichiarato dal Presidente della Regione Veneto che pur considera, finalmente quello delle PFAS un “problema serissimo”
Per le sostanze tossiche e cancerogene, e le PFAS sono tra queste, il valore nelle acque ad uso umano, come nelle altre matrici fondamentali per la vita, deve essere zero.
Qualsiasi valore guida è, infatti, privo delle necessarie basi scientifiche e molto spesso rappresenta solo un valore possibile da raggiungere con le attuali tecnologie.
Deve essere messo in atto quindi ogni intervento ed azione per garantire  subito acque salubri e pulite alle popolazioni e in particolare ai bambini, alle donne in gravidanza e ai malati.
Da  anni la posizione dell’Associazione italiana medici per l’ambiente- ISDE,  espressa nella   Carta programmatica,  è chiarissima in tema di inquinamento delle acque ad uso umano.
ISDE ritiene che Istituzioni debbano  intervenire per contrastare in ogni modo l’inquinamento ambientale e nella fattispecie  per eliminare gli inquinanti già presenti nell’acqua ad uso potabile senza ammetterne di nuovi. Non si rende salubre e potabile l’acqua ope legis  attraverso decreti regionali, leggi nazionali o direttive europee
L’acqua è salubre e potabile quando non contiene sostanze tali da rappresentare un pericolo per la salute umana e quindi, nella fattispecie, non deve contenere  nella maniera più assoluta alcun quantitativo di PFAS.

5 Ottobre  2017


Per Informazioni:
Associazione Medici  per l'Ambiente - ISDE Italia
Via XXV Aprile, 34 - 52100 Arezzo
Tel: 0575-23612 - e-mail: isde@isde.it

Web: www.isde.it

Sicurezza alimentare: quale ruolo per il bio?


Organic Action Network italiano, in collaborazione con IFOAM e i governi italiano e messicano, presenta un incontro sul tema della sicurezza alimentare, indagato attraverso le potenzialità dell’agricoltura biologica. L’appuntamento è a Roma, presso la sede della FAO, venerdì 13 ottobre, dalle ore 13.
Ecco tutte le informazioni sull’evento e il programma.

Sicurezza alimentare: quale ruolo per il bio?

Partiamo dal titolo. L’evento – tecnicamente un side-event della 44esima plenaria del Comitato sulla Sicurezza Alimentare della FAO – è stato così denominato dagli organizzatori: Accrescere la sicurezza alimentare attraverso pratiche agricole sostenibili. Quale ruolo per l’agricoltura biologica?
L’idea è quella di passare in rassegna “le molteplici funzioni dell’agricoltura biologica”, in particolare quelle che possono dare un contributo concreto ai temi dalla sicurezza in campo alimentare, così come al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’ONU.
«La sostenibilità – scrivono gli organizzatori presentando l’evento – haa che fare con l’integrità ecosistemica, il benessere sociale e la resilienza economica. L’evento si pone l’obiettivo di aiutare a comprendere come l’agricoltura biologica contribuisca ad ognuna di queste dimensioni di sostenibilità quando parliamo di sicurezza alimentare».
Durante l’appuntamento, si sottolineerà quindi il “potenziale straordinario” che offre l’agricoltura biologica. Un potenziale che deriva dall’approccio olistico di tali tecniche, che “combina la dimensione dell’ecosistema con l’inclusività sociale e la resilienza ambientale ed economica”.
Sarà in particolare indagato il contributo dell’agricoltura bio al raggiungimento di alcuni obiettivi SDG. In primis, il numero 2, che riguarda proprio la fame nel mondo. Non solo. Per gli organizzatori, l’agricoltura bio«aiuta anche a conseguire gli obiettivi 3. “Buona salute e benessere”, 6. “Acqua pulita e igiene”, 12. “Consumo e produzione responsabile”, 13. “Azione per il clima” e 15. “Vita sulla terra”».

Sicurezza alimentare a Roma: il programma

Gli interventi in programma aiuteranno i partecipanti ad avere un quadro completo sulle diverse caratteristiche dell’agricoltura bio. Caratteristiche “che la rendono cruciale per l’accrescimento della sicurezza alimentare, fornendo al contempo servizi per l’ambiente e per la salute sociale”.
Si parte alle 13 con i saluti istituzionali di rito, per poi introdurre Eva Torremocha, vice presidente di IfoamOrganics International. A seguire, intervento di un rappresentante del Crea.
Si passerà poi all’analisi di casi studio concreti: Messico e Italia. Nel secondo caso interverranno Matteo Bartolini, di Organic Action Network Italia, e Raffaella Mellano della Società Agricola Mellano S.S.
Alle ore 14 sarà la volta di Nadia Scialabba, Senior Officer per l’Organic Agriculture Programme della FAO. Seguirà un dibattito.
Concluderà i lavori l’ambasciatore Pierfrancesco Sacco, rappresentante permanente italiano all’ONU.

Ministro Martina: no al rinnovo

Dopo il no francese al rinnovo dell’autorizzazione per altri 10 anni dell’utilizzo di glifosato in Europa, arriva anche lo stop del Ministro Martina. Il titolare del dicastero dell’agricoltura ha affidato a Twitter la propria decisione.
Non è ancora chiaro se il no sia condiviso con gli altri membri del governo Gentiloni o se si tratti di un’iniziativa personale di Maurizio Martina. Intanto l’Ue rinvia la decisione sull’argomento. L’autorizzazione, lo ricordiamo, scadrà il 31 dicembre prossimo.
Vediamo tutti gli ultimi dettagli.

Ministro Martina: no al rinnovo

“No al rinnovo dell’autorizzazione europea per il Glifosate. Italia leader agricoltura sostenibile #StopGlifosato”: con questo tweet, arrivato il 3 ottobre, il Ministro Martina annuncia il suo parere contrario al rinnovo dell’erbicida più utilizzato al mondo.
D’altronde, il titolare del dicastero all’agricoltura non fa altro che ribadire una posizione nota da tempo. In una recente intervista al settimanale Terra e Vita, rispondeva così a una domanda sul rinnovo dell’autorizzazione europea per l’erbicida:
«Siamo stati contrari e la nostra posizione resta questa. Dobbiamo lavorare ad alternative sostenibili per l’ambiente e dal punto di vista economico per i produttori».
Resta da definire la posizione del governo italiano sul tema, essenziale in sede di valutazione del rinnovo dell’autorizzazione a livello europeo.

Coalizione #StopGlifosato, appello al Ministro Martina e a tutto il governo Gentiloni

Su questo tema è di recente intervenuta anche la Coalizione #StopGlifosato che riunisce 45 sigle italiane dal mondo dell’ambientalismo. Oltre che al Ministro Martina, la Coalizione si è rivolta a Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute, e Gian Luca Galletti, dell’Ambiente, per riaffermare il no al rinnovo all’autorizzazione europea per l’erbicida.
La Coalizione denuncia il “pressing delle multinazionali dei pesticidi sulle agenzie europee, rapporti favorevoli delle stesse agenzie in parte ricavati con il ‘copia e incolla’ degli studi fatti dalle aziende produttrici”. Ricorda inoltre come ci siano “forti e fondati sospetti di cancerogenicità, certezze di inquinamento delle acque e malformazione degli organismi acquatici”. In tale situazione, viene ribadito il ruolo “fondamentale” che l’Italia può svolgere nel processo decisionale europeo:
«È necessario – scrivono – che il Governo italiano confermi il parere contrario al rinnovo dell’autorizzazione del glifosato per altri 10 anni, assumendo la leadership di una coalizione di Paesi che mettono al primo posto la salute dei cittadini, la qualità dell’agricoltura e del cibo e la difesa dell’ambiente».
Il modello, secondo la Coalizione, è quello dell’Austria, che ha chiesto, tramite l’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, che la Commissione UE avvii “un’indagine sulla valutazione di rischio relativo al glifosato condotta dall’EFSA, proponendo che non si assumano decisioni in sede europea prima di aver fatto chiarezza sulla procedura seguita da questo agenzia”.

L’Ue rinvia la decisione

Intanto la Commissione europea rinvia la decisione sull’autorizzazione all’erbicida. Il Paff, il comitato Ue per i fitofarmaci, si è infatti riunito il 5 e il 6 ottobre. In queste date era prevista una votazione sull’argomento, ma l’organismo ha deciso di non inserire il voto nell’ordine del giorno, limitandosi a una semplice discussione sulla bozza di regolamento.
La prossima riunione del Paff è prevista per il 23 ottobre. Poi ancora il 12 e 13 dicembre. L’autorizzazione per l’uso di glifosato scadrà il 31 dicembre di quest’anno: la decisione dovrebbe quindi arrivare entro quella data. In caso ci fosse accordo tra i Paesi membri, la votazione potrebbe essere anche fissata durante una riunione straordinaria del comitato.