AFFIDAMENTO DI ORTI 2019/2020 al Thirta

L'Hortus Therapy consiste nell'affidare appezzamenti di terreno produttivi a persone
che desiderano realizzare la propria coltivazione di ortaggi con metodo biologico.
In questo modo si consentirà la produzione personale di prodotti di buona qualità,
un consistente risparmio e si permetterà di apprezzare un'esperienza di rapporto
con la terra seguendo metodi naturali.
L'Hortus Therapy si chiama così perché dedicarsi all'orto è in effetti uan terapia, in
quanto il rapporto con la terra presuppone di coltivare una serie di qualità, come
l'amore per il lavoro che si compie, la dedizione, la costanza, l'ordine, la pazienza,
l'equilibrio, il distacco, l'umiltò ed altro ancora, che sembrano appartenere ad un
percorso iniziatico in cui la disciplina darà i suoi frutti, in tutti i sensi.
Come interpreti dentro un micro-cosmo, in cui esercitare la propria sapienza e
manualità. In armonia con le stagioni e la natura che danno sempre il loro
responso.
Così l'Orto, fin da subito sarà lo specchio del proprio affidatario, come i figli fanno
da specchio ai propri genitori, quasi a voler fare da mentore. Ma la cosa
entusiasmante e per i più ormai sconosciuta, sarà nel constatare la potenza della
natura e che i frutti e le verdure che l'orto andrà a produrre, saranno sempre di più
ed in abbondanza rispetto all'impegno ed al lavoro che si è investito nel coltivarlo.
L'Orto come autentica terapia, dove fatica e costanza si coniugano con gioia ed
entusiasmo, assaporando infine prodotti veri e genuini.
E se pensi di non farcela trova un compagno per condividere il lavoro e la
verdura, l'autosufficienza per ogni appezzamento affidato è per 2/3 famiglie ed è
garantita per tutto l'anno.

TIRTHA, via Tremolè 18a - Pescantina - info@agriturismotirtha.it

IL MINISTRO CENTINAIO SPINGE SUL BIOLOGICO

“Siamo il Paese più ricco di biodiversità, un enorme patrimonio che tutto il mondo ci invidia e che attraversa indistintamente la penisola dal nord al sud.  La biodiversità di interesse agricolo, l’agrobiodiversità, che rappresenta la diversità dei sistemi agricoli coltivati in relazione a geni, specie e agro-ecosistemi, è un valore aggiunto del nostro Paese che va preservato e tutelato, per garantirne la sopravvivenza in un mondo in cui le specie vegetali e animali sono sempre più a rischio di estinzione”. È quanto ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio (nella foto) in occasione della Giornata Internazionale della Biodiversità.
“Da anni l’Italia si è dotata di una legge proprio per tutelare e valorizzare la biodiversità di interesse agricolo e alimentare che prevede l’istituzione degli itinerari della agrobiodiversità, la rete nazionale della agrobiodiversità,  ma dobbiamo fare molto di più” – ha continuato il Ministro Centinaio.  “Stiamo lavorando e investendo sul biologico e su politiche di sviluppo sostenibile: siamo il Paese con più biologico in assoluto, e vogliamo andare avanti su questa strada, forse una delle più efficaci per salvaguardare veramente questa nostra immensa ricchezza. Stiamo migliorando la parte legislativa relativa al bio e siamo pronti a impegnarci in questo senso anche a livello europeo, purché nulla ricada sulle spalle degli agricoltori, i veri custodi e garanti di queste preziose eccellenze. Dobbiamo andare avanti su questa direzione o lasceremo a chi viene dopo di noi un’Italia più povera di quella che ci hanno consegnato i nostri padri”, conclude il Ministro.


Perché abbiamo avuto un maggio così freddo?

Secondo un noto proverbio, una rondine non fa primavera. Ecco, traslando questo concetto al clima poco primaverile vissuto in questi giorni, potremmo dire che nemmeno un maggio così freddo fa inverno: un singolo episodio, in questo caso un periodo insolitamente freddo, non può certo smentire una situazione generale che invece va in una direzione ben diversa.

Al contrario, il freddo di questi giorni, così come la siccità, le tempeste di vento, le alluvioni degli scorsi mesi, il grande caldo che probabilmente avremo in estate sono proprio conseguenza dei cambiamenti climatici.

Il recente freddo ha ovviamente delle solide spiegazioni scientifiche: innanzitutto, quando si parla di cambiamenti climatici non si intende che percepiremo più caldo durante l’anno, o che farà meno freddo. Ma si intende, appunto, che il clima sta cambiando. Eventi meteorologici estremi – alluvioni, siccità, grandine e neve fuori stagione – sono e saranno sempre più frequenti e sempre più intensi.



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Massimo Angelini, il filosofo della terra che ha reso libero lo scambio dei semi

Filosofo della terra e della parola, Massimo Angelini ha incentrato gran parte delle sue attività sul mondo agricolo e sulla riscoperta della cultura contadina. Un'attenzione ed una passione che hanno portato a risultati straordinari, come una storica legge sullo scambio dei semi e la nascita di una Rete che oggi riunisce ben 40 associazioni impegnate per la custodia della biodiversità. Un essere umano, quando non si arrende, può davvero cambiare il mondo. Pacificamente.

Massimo Angelini… Massimo Angelini è una persona talmente speciale che non basta una storia per raccontarla e infatti abbiamo deciso di dedicargliene due. Massimo Angelini è un uomo che ha talmente tante cose da dire che l’ho dovuto intervistare tre volte prima di scrivere questo articolo. Massimo Angelini è un attore del cambiamento talmente poliedrico che è praticamente impossibile definirlo. Ma ci proverò lo stesso.

Partiamo dalla fine, ovvero dal nostro ultimo incontro: novembre 2018, Cagliari – Scirarindi. Io e il collega e amico Paolo Cignini lo intervistiamo nella hall del B&B in cui siamo ospitati. Massimo parla a bassa voce, come di sua consuetudine, eppure tu ti sforzi di non perdere nemmeno una parola quando lo ascolti perché ti rendi presto conto che nessuna sua parola è utilizzata a caso. E infatti Massimo si descrive come un “filosofo della terra e della parola”. E continua: “È difficile definirsi… siamo abituati a darci un’etichetta quando invece siamo diamanti e abbiamo moltissime sfaccettature ed è molto bello farle rilucere tutte quante anche se queste non comunicano tra di loro se non attraverso di noi”.

E ha ragione. Tra una sfaccettatura e l’altra, Massimo – studioso di storia e filosofia – in questi anni ha (in ordine sparso e non cronologico) creato una casa editrice dedicata al mondo agricolo (Pentàgora), guidato la Rete Semi Rurali, curato il Bugiardino (il famoso almanacco rurale), cofondato il Mandillo dei semi e il Consorzio della Quarantina, ispirato la legge che oggi permette lo scambio di semi, nonché – ovviamente – scritto libri e tenuto decine di conferenze.

Capite che tutto in un articolo o in un video non può stare, per cui oggi ci concentreremo sulle sue attività più legate al mondo agricolo e nella prossima puntata (che uscirà tra qualche settimana) approfondiremo la sua attività “culturale”, anche se mi rendo conto che è una decisione arbitraria e parziale. Sfaccettature. “Mi occupo da oltre trentacinque anni di studi legati al mondo rurale e alla cultura contadina – ci spiega Massimo – e da lì sono germinati tanti interessi: la mia attenzione verso le sementi, verso le biodifferenze (1), verso un’editoria attenta a questi mondi”.
edizioni pentagora

La morte che semina Monsanto

«L’abbassamento riflette la nostra previsione che i numeri del credito di Bayer saranno più deboli nei prossimi due anni per la forte crescita nel livello del debito (più di 30 miliardi di dollari) dopo il closing dell’acquisizione da 63 miliardi di dollari di Monsanto”, spiegava nel giugno scorso l’agenzia di rating Standard & Poors, (fonte Il Sole 24 ore). Trenta miliardi di dollari, almeno. Malgrado la cancellazione del marchio Monsanto al momento della fusione con Bayer, la causa del crollo finanziario – che ha poi condotto in novembre il colosso farmaceutico tedesco ad annunciare il taglio del 10% della sua forza lavoro – sono gli ormai più di 13 mila procedimenti legali legati all’utilizzo dell’erbicida assassino, il glifosato, in agricoltura. L’ultima sentenza condanna la multinazionale a pagare 2 miliardi di dollari. Ne arriveranno molte altre. La Bayer-Monsanto è accusata di aver provocato il cancro conoscendo i pericoli cui andavano incontro i consumatori dei suoi prodotti. Silvia Ribeiro ricostruisce il quadro della vicenda sulla base delle inchieste e delle prove emerse: dalla corruzione di scienziati e giornalisti alle protezioni “a prescindere” della Casa Bianca. Ma in Europa e in Italia per produrre quello che arriva sulle nostre tavole si continua a usare il glifosato? Sì, un decreto ministeriale del 2016 del governo italiano chiarisce che per ora il divieto per uso agricolo è limitato al terreni costituiti da sabbia e vale solo prima di trebbiare. Il resto è liberissimo di farci ammalare. Fino a quando?

Sono già più di 13 mila le cause legali iniziate contro la Monsanto (adesso proprietà della Bayer) per aver causato il cancro ai querelanti o ai loro familiari con l’utilizzo dell’erbicida glifosato, sapendo dei pericoli che implicava e senza informare dei rischi  le persone esposte. Sono, per la maggioranza, persone che hanno utilizzato l’agrotossico sia nel loro lavoro agricolo, che nel giardinaggio o nei parchi. Nel 2015, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che il glifosato è cancerogeno per gli animali e probabile cancerogeno sugli umani.
Il primo processo vinto da una vittima, nell’agosto del 2018, è stato quello di D. Lee Johnsson, un giardiniere che per due anni ha utilizzato il glifosato in una scuola, a seguito del quale ha contratto il crancro linfoma no-Hodgkin. Un giudice di San Francisco ha condannato la Monsanto-Bayer a pagare 289 milioni di dollari in prima istanza, ma dopo che Bayer è ricorsa in appello, sono stati concordati 78 milioni. In un altro processo, nel marzo 2019, è stato sentenziato che la Monsanto-Bayer deve pagare 80 milioni di dollari a Edwin  Hardeman per essere responsabile della sua malattia. In Oakland, si sta per concludere un terzo processo simile, avviato dai coniugi Pilliod contro la Monsanto. Hanno 70 anni ed entrambi soffrono di cancro.  Ci si aspetta che ci sia nuovamente una sentenza multimilionaria a favore delle vittime (La sentenza è poi arrivatacondanna al pagamento di 2 miliardi di dollarindt).
Nel frattempo, in Europa, la Monsanto ha perso per la terza volta, nell’aprile 2019, il processo avviato dall’agricoltore francese  Paul François, che soffre di danni neurologici a seguito dell’utilizzo dell’erbicida Lasso, con un altro componente agro-tossico.
Bayer, che ha concluso l’acquisizione della Monsanto nel 2018, ha perso finora più di 30 miliardi di dollari per la diminuzione del valore delle sue azioni, a causa dell’impatto negativo delle sentenze nei processi sul glifosato. Il 26 aprile 2019, il 55 per cento degli azionisti di Bayer, ha votato contro le strategie del management, capeggiato da Werner Baumann, che ha difeso l’acquisto della Monsanto.
Il glifosato, creato dalla Monsanto nel 1974, è uno degli erbicidi più usati al mondo.  Si vende con molte marche, Faena, Rival, RoundUp, Ranger e altre. Le quantità applicate sono aumentate in modo esponenziale con la diffusione delle coltivazioni transgeniche resistenti agli erbicidi.L’aumento del suo uso ha prodotto resistenza in più di 25 tipi di erbe infestanti, creando un circolo vizioso in cui si applica sempre più glifosato. Sono state trovate quantità elevate di residui di glifosato negli alimenti, nelle fonti di acqua e nei test di urina, sangue e latte materno in diversi paesi e continenti, fondamentalmente nei maggiori produttori di transgenici.   
In tutti i casi dei processi menzionati, i giudici si sono espressi a favore delle vittime perché hanno scoperto che la Monsanto sapeva dei rischi e non lo ha spiegato nelle etichette né nella strategia di vendita dei prodotti.  Il punto è centrale, poiché l’argomento della Monsanto è che le agenzie di regolamentazione, come l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente (EPA nel suo acronimo in inglese), definiscono il glifosato come un erbicida a basso rischio.
Tuttavia, nel corso dei processi, la Monsanto ha dovuto fornire dei documenti interni che provano che fin dall’inizio aveva propri studi che dimostravano il potenziale cancerogeno del glifosato e che malgrado ciò, per decenni si è dedicata a scrivere articoli che brillavano come se fossero scientifici, negando la tossicità del glifosato. Poi concordava con diversi autori, presunti scienziati, affinché li pubblicassero a loro nome senza menzionare la Monsanto.
Diversi di questi articoli sono stati elencati dall’EPA per determinare che il glifosato era quasi innocuo per la salute. L’organizzazione US Right To Know ha pubblicato sul suo sito dedicato ai processi contro la Monsanto, documenti declassificati fino al 2019, con prove e nomi di diversi autori e articoli falsificati.
In un recente articolo su The Guardian, Nathan Donley e Carey Gillam denunciano che la Monsanto non ha mai realizzato studi epidemiologici sull’uso  del glifosato per vedere il suo potenziale cancerogeno ma ha invece destinato enormi somme di denaro (fino a 17 milioni di dollari in un anno) per fare campagne propagandistiche, pagare articoli di opinione di giornalisti di parte e agire come ghostwriter di articoli scientifici che affermano che il glifosato è innocuo o non comporta grandi rischi. Tutto questo è aumentato dopo la dichiarazione dell’OMS nel 2015.
Donley e Gillam rendono note anche le e-mail della Monsanto con il consulente di “strategia e intelligence politica”  Hakluyt, nel luglio 2018, che rivelano che la Casa Bianca afferma che “proteggerà la Monsanto” in qualsiasi caso e, nonostante gli studi che dimostrano la tossicità, non voteranno nuove norme.
Le prove per cui si deve proibire il glifosato, sono schiaccianti. Diverse città statunitensi e alcune latinoamericane lo hanno già stabilito. Il problema non investe solamente questo agrotossico e non riguarda solo Monsanto-Bayer. Tutte le multinazionali dell’agrobusiness utilizzano strategie simili per vendere veleno a scapito della salute e dell’ambiente. Occorre avanzare nell’eliminazione di tutti gli agrotossici.
Articolo pubblicato su La Jornada con il titolo El veneno que nos legó Monsanto.

Rinascere ...che festa! - Open week 2019






TORNA OPEN WEEK:
DAL 4 ALL'8 GIUGNO, TANTI APPUNTAMENTI GRATUITI
DEDICATI AL MONDO FEMMINILE E MATERNO


Programma:

MARTEDI 4 GIUGNO


8.30- 9.15 Buon giorno tutto il giorno! Meditazione d’estate. Con Giulia Ruben Kuzminac

9.30-11.00 
Riarmonizzazione e consapevolezza del pavimento pelvico.Con Maili Martarelli e Sara Franchini

10.00 – 18.00 
Colloqui informativi individuali con le ostetriche

11.00-12.30 La salute della vagina, candide, cistiti e compagnia bella. Con Caterina Rossi

11.20-12.40 
Valutazioni posturali individuali. Con Sara Franchini

16.30 - 17.30 
Il reiki e la cura. 
Con Maili Martarelli

17.30 - 18.30 
Portare con la fascia in estate. Con Margherita Chiappini

18.30-19.30 
Chi l’ha mai detto che per partorire bisogna soffrire?! 
Con le ostetriche

19.30 - 20.30 
Alla ricerca di Nemo, la sfida di essere papà oggi. Con Marco Rossi

20.45 – 21.45  
Schiena dolorante, un acciacco comune mal interpretato. Facciamo chiarezza. Con Sara Franchini




MERCOLEDI 5 GIUGNO
 

10.00 -11.00 Danz’intondo: danze in fascia e col pancione. Con Maili Martarelli

11.15 – 12.15 
Partorire in Forma, attività corporea in gravidanza. Con Sara Franchini

12.30 - 13.30 
Un utero è per sempre con il metodo Arvigo®, il trattamento addominale maya. Con Maili Martarelli e Lisa Forasacco

16.30 – 17.30 
Le mestruazioni, figlie e madri alleate nel femminile. Con Maili Martarelli 

17.45 – 18.30 
Sei in gravidanza?... let’s move! Con le ostetriche

18.30 – 19.30 
Partorire in Forma, attività corporea in gravidanza. Con Sara Franchini

19.30 - 21.00 
Riarmonizzazione e consapevolezza del pavimento pelvico. 
Con Maili Martarelli e Sara Franchini

21.00 -22.30 
 Il corpo della donna tra terra e cielo, danza il tuo movimento. Con Maili Martarelli




GIOVEDI 6 GIUGNO
 

9.30-10.30 In forma nel post-partum con il bimbo. Con Maili Martarelli e Sara Franchini

11.00 - 12.30 
Crescere Insieme, storie di maternità e di latte. Con le ostetriche

14.00 – 19.00 
Colloqui informativi individuali con le ostetriche

16.00 - 17.00 Pasticciando con i colori naturali, laboratorio per bambini.Con Rosaida Benini (attività all’aperto - annullata in caso di pioggia)    

17.30 - 19.00 
Pronto soccorso pediatrico, sbucciature, cadute e bernoccoli. Con Patrizia Lo Tartaro, pediatra

18.30 - 19.30 
Hipopressiva®, un toccasana per l’addome. Con Maili Martarelli 

19.30 – 20.30 
Un utero è per sempre con il metodo Arvigo®, il trattamento addominale maya. Con Maili Martarelli e Lisa Forasacco

20.30 – 22.00  
Dal taglio ritardato al lotus birth. Il diritto del neonato rispettato! In occasione della giornata mondiale del parto a domicilio. Con le ostetriche




VENERDI 7 GIUGNO
 

10.00 – 13.00 Colloqui informativi individuali con le ostetriche

10.00-12.30 Valutazioni posturali individuali.  Con Sara Franchini

10.30 – 11.30 
Baby-massaggino del pancino. Con Lisa Forasacco

11.45 – 12.45 
Luna di bimbo, 40 giorni tra gioia e fatica. Con le ostetriche

16.00-18.00 
Valutazioni posturali individuali. Con Sara Franchini

16.00 - 17.00 
Ma le coliche esistono? Con Lisa Forasacco

17.00 -18.30 
Allattamento prolungato e slattamento felice. Con Lisa Forasacco

19.00 - 20.30 
Comunicazione empatica in famiglia. Con Elisa Benzi

20.45 - 22.00  
Prepararsi a concepire e aumentare la fertilità di coppia. 
Con Lisa Forasacco e Maili Martarelli 




SABATO 7 GIUGNO
 

15.00 – 16.00 Paura del parto? Prevenire le lacerazioni e curare le ferite. 

16.00 – 17.00  Nascere a casa: Sicurezza, Salute, SostegnoCon le ostetriche.

Dalle 17.00  
RINASCERE CHE FESTA! Porte aperte e festa associativa per tutta la famiglia! Merenda e attività per bambini a cura dell’Associazione Culturale montessoriana “Liberi Fioriranno"



I BAMBINI SONO SEMPRE I BENVENUTI!

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito e
a prenotazione obbligatoria


Per prenotare il tuo posto:
328 6065380 (chiamate, SMS, WhatsApp) - mamaninfea@gmail.com



Gli eventi si svolgeranno presso la sede di Mamaninfea®, in via Crocetta 2 a Sommacampagna (VR)

NON TORNERANNO I PRATI

Giovedì 23 maggio ore 20.30 a Villa Venier di Arbizzano (Negrar) Albero Peruffo presenterà il suo libro sull'inquinamento da Pfas e sulla distruzione del territorio e della cultura in Veneto.

Alberto Peruffo, montecchiano, classe 1967, alpinista, ideatore di CCC e di NCPP, libraio ed editore, sovversivo per vocazione.


Alberto Peruffo, montecchiano, classe 1967.
Attivista, pioniere delle reti digitali culturali, sia come editore e artista, sia come connettore e costruttore di collettivi, è stato direttore-ideatore del FU-intraisass, poi iBorderline.net, rivista di letteratura, alpinismo e arti visive (dal 1999 al 2013) e di molti altri progetti culturali-esplorativi, ultimi la Zemu Exploratory Expedition K2014-150CAI (Himalaya del Sikkim, spedizione candidata ai Piolets d’Or 2015) e la Huantsan International Expedition 2018 (Cordillera Blanca Perù).
Dal 1999 lavora come libraio-editore-curatore “volante”, in vari luoghi. Sua base è la libreria La Casa di Giovanni a Montecchio Maggiore, sede della Casa Editrice Antersass e del gruppo di regia culturale CCC. Dal 2013 la vecchia libreria è chiusa al pubblico e aperta solo su appuntamento.

Festa in Lessinia


Nel verde dipinto di verde – Tra chi lotta e chi borbotta



Domenica 2 giugno, parco palude di Onara – Tombolo, PD
Ricco il programma della festa dal mattino al tardo pomeriggio, dalle escursioni alle conferenze, dal mercatino del Bio alle bancarelle della Biosostenibilità, dai giochi per bambini alla pranzata collettiva.
L’associazione La Biolca sarà presente con un suo gazebo, le pubblicazioni, Biolcalenda … venite a conoscerci!
Programma della giornata
Ore 8:30 ritrovo all’entrata del parco
Intervento del rappresentante del Water Museum of Venice
Ore 9:00 inizio escursioni con la guida
Ore 10:0 inizio della conferenza sul mondo delle api. Relatore silvano centenaro apicoltore e la partecipazione di Carlo Zanella presidente del Parco Palude di Onara
Ore 11:00 via alla grande conferenza sulle banke
Dalle ore 12:30, pranzata collettiva tra paninata e polentata con vari sughi
Nel primo pomeriggio ripresa delle attività. Si farà quindi il punto su varie tematiche: dai vaccini ai pesticidi, dalla canapa terapeutica alla SPV, dal cibo alla sostenibilità
ospite della festa l’avvocato Roberto Mastalia, presidente di Auret, che ci relazionerà sul tema della situazione vaccinale
Concertone di Luca Bassanese e la Piccola Orchestra Popolare
Per i bimbi dal mattino, al tardo pomeriggio, sempre attiva l’isola dei giochi e l’attivita’ degli animatori
Per altre informazioni e per scaricare il volantino www.radiogammacinque.it

Corso: Etere ieri e oggi


Sabato 1 giugno a Cervarese Santa Croce (PD)
Relatore: Mauro Hartsarich e Leopoldo Spessato
Eteri, una visione antica e moderna; la visione antroposofica degli Eteri, introduzione alla fisica micro vibrazionale. Geometria sacra e sperimentazione pratica dei punti energetici della Terra e dei campi Campi.
Programma:
ore 9,00 arrivo presso sede di AgriAton in via Bosco Fossona di Cervarese Santa Croce.
ore 9.30 lezione tenuta da Hartsarich Mauro: Eteri, una visione antica e moderna; la visione antroposofica degli Eteri, introduzione alla fisica micro vibrazionale.
ore 12,30 pausa pranzo preparato dalla Biolca e consumato presso sede AgriAton stile pic-nic (contributo € 10,00).
ore 14,30 riprese attività con Spessato Leopoldo: geometria sacra e sperimentazione pratica dei punti energetici della T erra e dei campi Campi. Energetic Land scape Hartsarich Mauro: applicazione pratica dei concetti della fisica micro vibratoria.
ore 17,00 conclusione attività. Tempo permettendo domande e dibattito.
Dove e quando: Sabato 1 giugno presso sede di AgriAton in via Bosco Fosson di Cervarese Santa Croce (PD)
Relatori: Mauro Hartsarich
 direttore scientifico presso Laboratorio Arkaios e Leopoldo Spessatoesperto in Omeointuitiva e titolare dell’Azienda Agricola AgriAton.
Quota di partecipazione: € 40,00 per i soci Biolca (i non soci devono aggiungere la quota associativa di €22,00 che dà diritto tra l’altro a ricevere il mensile Biolcalenda per un anno).
Per informazioni e/o adesioni: 049 9101155 (La Biolca) o 345 2758337 (Martina) o info@labiolca.it. Per info sui contenuti del corso: agriaton@gmail.com – Cell 339 771013

Plastica monouso stop: approvata la direttiva. Novità anche per le bottiglie: 9 su 10 dovranno essere riciclate entro il 2029

Divieto totale per alcuni oggetti e imballaggi in plastica monouso entro il 2021 e il 90% delle bottiglie in Pet riciclate entro il 2029. Queste sono solo alcune delle misure contenute nella nuova direttiva approvata dal Parlamento europeo lo scorso 27 marzo (dopo un primo voto nell’autunno 2018) per contrastare l’emergenza plastica, tutelare l’ambiente, mari e oceani in testa, e salvaguardare la nostra salute. Saranno infatti vietati alcuni dei prodotti in plastica usa e getta che più spesso sporcano le spiagge degli Stati membri (vedi infografica sotto) e per cui esistono già soluzioni alternative in commercio, riutilizzabili o biodegradabili. Si tratta di piatti e posate, cannucce, agitatori per bevande, cotton fioc, aste per palloncini, ma anche contenitori in polistirene espanso per bevande e cibi pronti da mangiare e pronti da cuocere, compresi come quelli usati da molte catene di fast food. Inoltre saranno vietati gli oggetti in plastica ossi-degradabile, che è difficilmente riciclabile e si degrada nell’ambiente contribuendo alla diffusione delle microplastiche.
takeout container
Dal 2021 saranno vietati piatti e posate usa e getta, cannucce e contenitori per cibi e bevande in polistirene
Per i prodotti e gli imballaggi in plastica monouso per cui non esistono molte alternative, come i contenitori in materiale diverso dal polistirene per i cibi “ready to eat” (compresi quelli dei fast food), pronti da cuocere e bevande, sono previste misure di “riduzione quantificabile” del consumo, da raggiungere entro il 2026, ma senza specificare obiettivi precisi (nella versione votata in precedenza si parlava del 25%). Per le bevande, inoltre, tappi e coperchi non dovranno essere separabili dal corpo del contenitore, in modo da ridurne la dispersione nell’ambiente. Queste misure comprendono la presenza nei punti vendita di alternative riutilizzabili all’imballo usa e getta e il divieto di distribuirli gratuitamente, come è successo per i sacchetti della frutta e della verdura. Per la prima volta ci sono anche novità per le bottiglie di Pet, grandi assenti nella maggior parte delle discussioni sull’emergenza plastica. Entro il 2026 il 77% dovrà essere raccolto e riciclato, per poi arrivare all’ambizioso obiettivo del 90% entro il 2029. Accanto a questi provvedimenti, il Parlamento europeo ha stabilito  che entro il 2025, le bottiglie di plastica dovranno contenere almeno il 25% di Pet riciclato, e il 30% entro il 2030.
plastica monouso spiagge parlamento europeo
I 10 rifiuti che inquinano di più le spiagge europee (Fonte: ©Parlamento europeo)