Giovedì 28 ottobre alle ore 18 GIORNATA DI PRESENTAZIONE al Country House.

Giovedì 28 ottobre alle ore 18 

GIORNATA DI PRESENTAZIONE al Country House.


L‘ass.Terra Viva Verona organizza dei laboratori in Natura per 

i bambini e le bambine nella fascia di età dai 3 agli 8 anni.


DOVE? al Country House dalla Caterina


QUANDO? Tutti i sabati dalle ore 9 alle 13 con merenda 

a partire dal 6 NOVEMBRE 2021


Tutte le attività saranno guidate da due educatrici con gruppi di 15 bambini massimo. I bambini/e avranno la possibilità di vivere esperienze immersi nel contesto naturale del proprio territorio dove la Natura e il Bosco offriranno opportunità di raccogliere materiali, esplorare, osservare, giocare.. ed acquisire i principi dell Ecologia e della Sostenibilità Ambientale.

 

COSTO: La partecipazione ai laboratori prevede la Tessera Associativa Terra Viva di 10 euro + il costo del laboratorio.



INFO

Daniela 340 5521643 - ddassunta@libero.it

Marisa 349 0709354 - martemuccimarisa60@ gmail.com


Country House dalla Caterina 

località Cà Tripoli, 1 - 37022 Cavalo VR

Archeologia a Fumane


 

PRIMO APPUNTAMENTO al Polo didattico Zanotto di Verona


 

GLI OLI ESSENZIALI: SPECIALE HALLOWEEN - alla BIOLCA

Domenica 31 ottobre 2021 dalle 14.30 alle 17.30 

Relatrice: Francesca Masini riflessologa

Quali essenze ci ricordano Halloween e come possiamo diffonderle con le decorazioni casalinghe.

Programma
Oli essenziali: come si ottengono. Come si giustifica il loro costo relativamente elevato. Come si classificano, cosa contengono e attraverso quali modalità si possono utilizzare.
Cenni sugli usi terapeutici, cosmetici e di igiene personale.
Quali essenze ci ricordano Halloween e come possiamo diffonderle con le decorazioni casalinghe. Verranno suggerite idee per realizzare prodotti e oggetti utili per la propria casa o da poter regalare.
Il corso è completo di un piccolo manuale.

Dove e quando: Domenica 31 ottobre 2021 dalle 14.30 alle 17.30 presso la sede Biolca a Battaglia Terme – Padova
Relatrice: Francesca Masini riflessologa, operatrice erboristica ed esperta in oli essenziali e alimentazione tradizionale.
Quota di partecipazione: € 35,00 per i soci Biolca (i non soci devono aggiungere la quota associativa di € 22,00 che dà diritto a ricevere il mensile Biolcalenda per un anno).
Per informazioni e/o iscrizioni: 049 9101155 (Biolca) o 345 2758337 (Martina) o info@labiolca.it


APIMELL 2021 – MOSTRA INTERNAZIONALE DI APICOLTURA E DELLE ATTREZZATURE APISTICHE


Sulla spinta dei nuovi bandi in uscita nel Nord Italia a supporto delle nuove professioni in apicoltura, la ripresa fieristica vede dal 30 ottobre al 1° novembre 2021 l’edizione internazionale di APIMELL, principale appuntamento per il mondo del miele a Piacenza Expo. Diversi i bandi attivati o in procinto di essere attivati con misure finanziarie significative per il biennio di transizione 2021-2022 del PSR.

Tante le azioni dedicate: sostegno per l'assistenza tecnica alle aziende, corsi di formazione e comunicazione, acquisto dei presidi sanitari e analisi dei prodotti dell'apicoltura. A questo si aggiunge l'acquisto di sciami di api e famiglie con regine per favorire il ripopolamento minacciato dagli effetti dei cambiamenti climatici. Molte le Regioni italiane che si sono attivate prevedendo interventi anche per l’insediamento di giovani agricoltori.

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha ufficialmente aperto il bando per l’accesso ai finanziamenti per il settore apistico per il 2022 e le modalità di ripartizione delle somme assegnate per l’esecuzione del Sottoprogramma nazionale del Piano apistico nazionale.

Il Piano apistico nazionale prevede un cofinanziamento al 50% dell’Unione Europea per un importo complessivo di € 10.333.074 di cui € 1.158.000 sono stati riservati al Sottoprogramma nazionale gestito direttamente dal Mipaaf e i restanti € 9.175.074 sono ripartiti fra le Regioni e Province autonome.

La campagna apistica 2022, che per quest’anno sarà prolungata fino al 31 dicembre 2022, contraddistinguerà la conclusione dei Programmi apistici triennali e fungerà da raccordo con i futuri Piani Strategici Nazionali, che partiranno il 1° gennaio 2023 e si risolveranno il 31 dicembre 2027.

Il futuro dello sviluppo rurale e dell’apicoltura di qualità passa allora necessariamente per APIMELL, una vetrina prestigiosa e completa per conoscere tecnologie, attrezzature e servizi legati alla produzione del miele e dei suoi derivati. Una mostra mercato dove acquistare direttamente dalle principali case produttrici le migliori soluzioni per l’attività apistica.

Piacenza Expo ha ritenuto di affiancare in questa edizione di APIMELL l’emergente fiera dedicata alle attrezzature e tecnologie per la forestazione, FORESTALIA, e riproporre una speciale edizione di BUON VIVERE, rassegna commerciale legata alle tipicità agroalimentari. Una combinazione espositiva che rende imperdibile questo evento per le migliaia di visitatori non solo professionali.

Un appuntamento dunque importante e atteso dall’apicoltura italiana ed europea che potrà visitare, in completa sicurezza, il quartiere fieristico di Piacenza Expo rinnovato per l’occasione con nuovi servizi e dotazioni funzionali alla migliore esperienza fieristica.

APIMELL 2021 – MOSTRA INTERNAZIONALE DI APICOLTURA E DELLE ATTREZZATURE APISTICHE

30-31 ottobre, 1° novembre 2021
Orario di apertura: 9,30-18,00
Ingresso € 10,00 con acquisto on line su 
www.apimell.it
Piacenza Expo SpA adotta i protocolli sicurezza previsti dalle normative per gli eventi fieristici.

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Piacenza Expo spa – tel. 0523602711 – email: commerciale2@piacenzaexpo.it

https://www.apimell.it

Il futuro della biodiversità agricola

Le minacce alla biodiversità agricola si fanno sempre più intense. Pur essendo meno note, non sono meno gravi e preoccupanti di quelle ambientali. Le determina soprattutto il totale asservimento dei governi e delle istituzioni internazionali ai mercati dell’agrobusiness e ai modelli intensivi. Si vengono a creare così agroecosistemi semplificati e pesantemente contaminati con biocidi e altri prodotti agrochimici. Nei giorni scorsi si è conclusa la prima parte del vertice internazionale della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), la cosiddetta COP15. Le Nazioni Unite, tramite la Convenzione per la Diversità Biologica (CBD), si erano proposte nel 2010 in Giappone di porre fine entro il 2020 alla perdita di biodiversità nel mondo. Dieci anni dopo, nessuno dei target che la comunità internazionale si era prefissata è stato raggiunto 

Foto Riccardo Troisi 

Si è conclusa nei giorni scorsi la prima parte del vertice internazionale della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), la cosiddetta COP15. L’appuntamento, che ha visto il confronto tra 195 paesi, è fondamentale per condividere un sistema di regole e obiettivi che permetta di arrestare la perdita drammatica di biodiversità nel mondo.

Sebbene meno conosciuta della COP sul clima, la COP sulla biodiversità ha un’importanza almeno identica. Oggi infatti tre quarti dell’ambiente terrestre e circa il 66% dell’ambiente marino sono stati significativamente modificati dalle azioni umane, fatto che ha determinato un crollo del numero di specie animali e vegetali, così come un crollo della biodiversità coltivata.

Per porre rimedio a questa situazione, si stima che ogni anno saranno necessari più di 700 miliardi di dollari. Ma il punto è: dove andranno questi fondi? La preoccupazione dei movimenti sociali e di alcune ONG come Crocevia, è che verranno destinati a false soluzioni, aumentando la privatizzazione delle aree naturali ancora integre, cacciando le popolazioni indigene e le comunità locali dai luoghi che hanno accudito per decenni, utilizzando i “servizi ecosistemici” per farne moneta di scambio su mercati del carbonio dedicati.

Ciò che davvero sarebbe necessario, invece, è una inversione a U dal modello dell’agricoltura industriale, primo fattore di distruzione dell’ambiente e di riduzione della biodiversità. Ecco perché Crocevia segue e partecipa ai negoziati della Convenzione sulla Biodiversità in supporto alle reti e ai movimenti di piccoli produttori e Popoli Indigeni. 

Vogliamo che il prossimo pacchetto di regole che i governi riuniti nella CBD concorderanno comprenda il riconoscimento dell’agroecologia contadina e del modo di vita indigeno come pratiche capaci di invertire la perdita di biodiversità, garantirne la vera conservazione dinamica e l’evoluzione.

L’importanza della biodiversità agricola

La biodiversità agricola sta scomparendo rapidamente, a causa del supporto incondizionato da parte della governance globale all’agricoltura intensiva: l’agricoltura e l’acquacoltura ormai ridotte a industrie appiattiscono la biodiversità agricola, creando un mondo di sementi, alberi, razze e specie acquatiche omogenei e spesso modificati geneticamente per includere tratti limitati, che sono utili al mercato ma non all’equilibrio degli ecosistemi. Si vengono a creare così agroecosistemi semplificati e pesantemente contaminati con biocidi e altri prodotti agrochimici.

Mentre la pandemia di COVID continua, dobbiamo ricordarci che i rischi di zoonosi sono sempre maggiori in ambienti con poca biodiversità e con presenza massiccia di allevamenti intensivi. L’espansione dell’agricoltura industriale in aree remote crea lo spazio perché patogeni rari possano accedere a ospiti vulnerabili, dando origine a nuovi e più virulenti ceppi di influenza e coronavirus come il COVID-19.

Dall’ascesa dell’agricoltura industriale, avvenuta con la rivoluzione verde, la biodiversità è stata considerata incompatibile con l’agricoltura. Purtroppo, la direzione non sembra cambiare. 

Le Nazioni Unite, tramite la Convenzione per la Diversità Biologica (CBD), si sono poste nel 2010 ad Aichi, in Giappone, obiettivi sfidanti per porre fine entro il 2020 alla perdita di biodiversità nel mondo. Tuttavia, un decennio dopo, nessuno dei target che la comunità internazionale si era prefissata è stato raggiunto. Intanto continua da ormai 3 anni la discussione sul prossimo quadro di regole e obiettivi da darsi di qui al 2030. 

I negoziati, in grave ritardo anche per causa della pandemia, dovrebbero portare ad approvare un nuovo piano ambizioso per la conservazione della biodiversità.

Un approccio sbagliato

Ma rimangono forti dubbi che questo nuovo tentativo riuscirà a raggiungere lo scopo: l’attuale lavoro verso il cosiddetto Global Biodiversity Framework post-2020, infatti, ha un approccio produttivista nella sua limitata attenzione all’agroecologia, e un approccio coloniale alla conservazione, proponendo di preservare più terra possibile dall’uso umano sostenibile, e violando così il diritto alla terra dei Popoli Indigeni, oltre a negare migliaia di anni di cura e co-produzione con la Natura.....

... il resto dell'articolo lo leggi su: https://comune-info.net/ein-gioco-il-futuro-della-biodiversita/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=Sottrarre+alle+destre+la+protesta+contro+il+Gp

Il 46% delle aziende agricole italiane pronte a spendere per la sostenibilità

Attenzione alla conservazione delle risorse naturali e alla riduzione dei fattori produttivi, ma anche un forte interesse per un parco macchine moderne a zero emissioni e per lo sviluppo di nuovi impianti per la valorizzazione energetica delle biomasse di origine agricola.
È la ricetta per gli investimenti green delle aziende agricole italiane che intervistate dall’Istituto di Scienze e Tecnologie per l’Energia e la Mobilità Sostenibili del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR Stems) – in collaborazione con il Dipartimento di scienze della formazione (DSF) dell’Università degli studi Roma Tre, L’Informatore Agrario e FederUnacoma – hanno dichiarato in quasi la metà dei casi (46%) di essere disposte a investire più di 10 mila euro per limitare l’impatto della propria attività agricola sull’ambiente e sul clima, con un 7,4% del campione pronto a spendere più di 100 mila euro.
Secondo i risultati l’indagine, presentata il 22 ottobre a Eima International e realizzata su un campione rappresentativo di 456 conduttori di aziende agricole e agro-meccaniche, la disponibilità alla spesa è influenzata soprattutto dalle dimensioni (circa tre quarti delle aziende disposte a spendere più di 50 mila euro sono medio-grandi, sopra i 20 ettari) e dall’orientamento produttivo dell’impresa, con una propensione all’investimento molto più elevata nei settori, come quello zootecnico, in cui il problema dell’inquinamento è particolarmente sentito, o in filiere in cui l’adozione di pratiche sostenibili nella produzione rappresenta un driver anche per il mercato: non è un caso che almeno un’azienda orto-florovivaistica su dieci (13,7%) dichiari una soglia di spesa superiore ai 100 mila euro.
Ad oggi, la maggior parte delle aziende dichiara di aver investito prevalentemente sulla conservazione delle risorse naturali e sulla riduzione degli input produttivi: quasi il 40% degli intervistati ha adottato soluzioni agronomiche e tecnologiche volte al risparmio idrico, mentre sono più della metà (55%) quelli che si sono impegnati per ottimizzare l’utilizzo dei fattori di produzione (ad esempio fertilizzanti, fitofarmaci, sementi).

Giovedì 28 Ottobre alle 18 GIORNATA DI PRESENTAZIONE


Giovedì 28 ottobre alle ore 18 

GIORNATA DI PRESENTAZIONE al Country House.


L‘ass.Terra Viva Verona organizza dei laboratori in Natura per 

i bambini e le bambine nella fascia di età dai 3 agli 8 anni.


DOVE? al Country House dalla Caterina


QUANDO? Tutti i sabati dalle ore 9 alle 13 con merenda 

a partire dal 6 NOVEMBRE 2021


Tutte le attività saranno guidate da due educatrici con gruppi di 15 bambini massimo. I bambini/e avranno la possibilità di vivere esperienze immersi nel contesto naturale del proprio territorio dove la Natura e il Bosco offriranno opportunità di raccogliere materiali, esplorare, osservare, giocare.. ed acquisire i principi dell Ecologia e della Sostenibilità Ambientale.

 

COSTO: La partecipazione ai laboratori prevede la Tessera Associativa Terra Viva di 10 euro + il costo del laboratorio.



INFO

Daniela 340 5521643 - ddassunta@libero.it

Marisa 349 0709354 - martemuccimarisa60@ gmail.com


Country House dalla Caterina 

località Cà Tripoli, 1 - 37022 Cavalo VR

Nuovo progetto da Terra Viva


 

Fiera: Fa’la cosa giusta! - Trento 22 | 23 | 24 ottobre 2021

Agricoltori biologici, botteghe del commercio equo, associazioni, cooperative sociali e aziende. Incontri, approfondimenti e laboratori. Il tutto unito da un unico filo in cui si intrecciano passione, amore, rispetto per l’ambiente e le persone.

Questo e molto altro alla Fiera che da 17 anni ormai riempie di colori e profumi i padiglioni di Trento Fiere nell’ultimo fine settimana di ottobre, o lì intorno…

Sorella dell’omonima fiera nazionale di Milano, Fa’ la cosa giusta! Trento è una preziosa occasione per incontrare e conoscere da vicino aziende, progetti e buone prassi amministrative che sul territorio locale, ma non solo, stanno costruendo un’economia più attenta alle persone e all’ambiente.

Biglietti e costi

0-4 anni: gratis
4/18 anni: € 1,00
Adulti: € 5,00

acquista on line!

Venerdì 22 ottobre 14.30 – 18.30
Sabato 23 ottobre 9.00 – 19.00
Dom 24 ottobre 9.00 – 19.00

https://falacosagiustatrento.org/informati/




da AVEPROBI: Corso FSE gratuito: CEREALI: gestione terreno, lavorazioni, trasformazione, filiera e i vantaggi della rete d’impresa


Corso FSE gratuito, ricolto ad agricoltori, dipendenti, partecipi e coadiuvati familiari a Monfumo (TV)  

c/o Fattoria didattica CA’ CORNIANI e Bassano del Grappa (VI)  c/o Fattoria Sociale CONCA D’ORO

ORARI IN FASE DI DEFINIZIONE
Per info e iscrizioni, entro 21 ottobre: info@aveprobi.org   
oppure: venetoorganico@gmail.com

lezione 1.
4 ore venerdì 03 DICEMBRE 2021
(Ca Corniani – orario pomeridiano/serale)
Gestione terreno cerealicolo e innovazioni tecniche sul campo
rel. Fasolo

lezione 2.
3 ore venerdì 10 DICEMBRE 2021
(Ca Corniani – orario pomeridiano/serale)
Fare rete in agricoltura 1:
fiscalità, rete d’impresa, progetti finanziabili

rel. Russolo

lezione 3.
4 ore venerdì 14 GENNAIO 2022
(Ca Corniani – orario pomeridiano/serale)
Progetto CONSEMI: la casa del seme
rel. Grazian
Rete Semi Rurali

lezione 4.
4 ore venerdì 28 GENNAIO 2022
(Conca d’Oro – orario pomeridiano/serale)
Esperienza italiana di filiera e trasformazione
rel. Pellegrino

lezione 5.
4 ore sabato 29 gennaio 2022
(Conca d’Oro – orario mattina)
Dal chicco al pane con i cereali antichi
rel. Pellegrino

lezione 6.
3 ore venerdì 1 febbraio 2022
(Ca Corniani – orario pomeridiano/serale)
Fare rete in agricoltura 2:
fiscalità, rete d’impresa, progetti finanziabili

rel. Russolo

lezione 7.
6 ore venerdì 11 febbraio 2022
(c/o aziende agricole – mattina/pomeriggio)
Visita sul campo: sovesci, sementi e coltivazione
rel. Fasolo

Vinitaly Special Edition supera le aspettative

Con oltre 12.000 operatori professionali, più di 2500 buyer (circa il 22% del totale) e 60 nazioni rappresentate, Veronafiere archivia oggi l’edizione speciale e straordinaria di Vinitaly, terza ed ultima tappa italiana di collegamento alla 54^ edizione in programma dal 10 al 13 aprile 2022. 

“Si tratta di un risultato al di sopra delle nostre aspettative  dichiara il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese -. Aziende, consorzi, associazioni agricole e di filiera e operatori hanno premiato il progetto di questa iniziativa business che ha registrato un elevato tasso di contatti e di vendite, oltre a un indice di soddisfazione 
unanime. Il terzo evento in presenza targato Vinitaly - conclude Danese  si inserisce in uno scenario di grande accelerazione dell’export made in Italy e del vino tricolore su tutti i principali mercati target, compreso quello nazionale grazie alle collaborazioni attivate con Fipe e Vinarius. Viviamo una congiuntura di forte ripresa che 
trova in Veronafiere un driver fondamentale per l’internazionalizzazione delle pmi e del vino italiano, impegnato ad accrescere il valore delle vendite”. 

Per quanto riguarda la mappa dei Paesi presenti a Vinitaly Special Edition, Europa (con i Paesi del Nord, Germania e Franca in testa), Russia, Stati Uniti e Canada guidano la domanda di vino italiano in fiera, seguiti da Est Europa (Romania, Ucraina, Polonia, Bielorussia, Bulgaria e Repubblica Ceca), Regno Unito e Cina, che 
ha fatto il suo ritorno proprio a Verona. “Una geografia - commenta Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere  perfettamente allineata con i dati di crescita registrati sui mercati internazionali che, nei primi 7 mesi di quest’anno, hanno rilevato complessivamente un rimbalzo del 15% sullo stesso period
dell’anno scorso. Abbiamo mantenuto l’impegno dichiarato, ossia di una special edition altamente qualificata, grazie anche al supporto di Ice-Agenzia - prosegue Mantovani - con operatori esteri provenienti proprio dalle aree in cui il vino italiano sta crescendo in maniera significativa. Ora - conclude il direttore - puntiamo al 2022, per realizzare un grande 54° Vinitaly”. 

Tra le aree di interesse di operatori e buyer, quelle dedicata al biologico e agli organic wine hanno registrato un’impennata dell’affluenza. Nel corso della tre giorni, infatti, le 42 aziende espositrici di questo segmento hanno visto riempirsi le agende di appuntamenti b2b soprattutto con i rappresentanti del Nord Europa e della Germania. Mentre sul fronte delle nuove tendenze, il calendario di masterclass della Mixology ha 
registrato il tutto esaurito. Riscontro positivo anche per Sol&Agrifood ed Enolitech, anch’essi in versione straordinaria.

La Conferenza sul futuro dell’Europa e l’emergenza climatica: verso il COP26 - il rapporto IPCC e il destino del nostro pianeta


 

Giornata Mondiale dell’Alimentazione

 


Il suono e le bio-frequenze - LA BIOLCA

Domenica 17 ottobre dalle 9.00 alle 17.30

Relatore: Roberto Modelli, ricercatore per lo sviluppo e l’equilibrio del potenziale umano.


Una giornata dedicata all’apprendimento teorico/pratico di questo sistema antico/moderno per l’equilibrio psico-fisico, la gestione delle problematiche fisiche e la cura personale di piccoli e grandi disturbi

Si utilizzano le onde sonore che rientrano nella gamma uditiva per regolare l’organismo, e creare così una condizione ottimale per una determinata cellula o un determinato organo.
Ogni oggetto, sia esso vivo o inanimato, possiede un suo campo elettromagnetico che, nel momento in cui interagisce con altri campi di questo tipo, produce reazioni opposte, complementari o neutre. Una risonanza equilibrata rappresenta la condizione di salute ottimale mentre la disfunzione, è dovuta a una situazione di dissonanza tra le parti degli organi coinvolti.

La tecnica Suono Equilibrium si serve principalmente di un sistema con micro diffusori per riportare l’organismo in una condizione di equilibrio tramite la trasmissione di frequenze risonanti. Questi segnali passano attraverso i tessuti “sani”, e ristabiliscono la giusta risonanza in quelli “non sani”.

Vengono così regolate le frequenze sonore percettibili in modo che, una volta applicate al corpo tramite il contatto diretto con la parte interessata, o attraverso i meridiani dell’agopuntura, possano avere un effetto stimolante, calmante, o rigenerante.

Le ricerche, cominciate nei primi del ‘900 da menti illustri, si sono sviluppate fino ad oggi portando risultati significativi sia nella medicina tradizionale che in quella non convenzionale.
Materiale necessario per partecipante: un computer portatile o un tablet o smartphone con sistema Android, un paio di cuffie adatte al proprio apparecchio, si consiglia abbigliamento comodo e un cuscino o tappetino.

Dove e quando: Domenica 17 ottobre dalle 9 alle 17.30 presso la sede Biolca a Battaglia Terme – Padova
Conduce:
 Roberto Modelli – Ricercatore suono e bio-frequenze e autore del libro di riferimento autoprodotto (gratuito in PDF).
Quota di partecipazione: per i soci Biolca: € 80,00 (i non soci devono aggiungere la quota associativa di € 22,00 che dà diritto, fra l’altro, a ricevere il mensile Biolcalenda per un anno). Nell’intervallo di mezzogiorno, possibilità di pranzare in sede con un menù biologico vegetariano (contributo € 10).
Per informazioni e adesioni: 049 9101155 (Biolca) o info@labiolca.it o 345 2758337 (Martina)

Caro materie prime e aumenti dei costi di Logistica. Quali gli impatti sul Bio?


Costi di produzione che lievitano: ecco uno dei fenomeni che la pandemia ci lascia in eredità. L’aumento riguarderà i prezzi delle materie prime e dell’energia, così come i costi della logistica. La questione, definita da alcuni “senza precedenti”, è spinosa e l’analisi delle conseguenze complessa.

Si tratta, infatti, di un tema caldo che pone tanti quesiti: come impatterà il caro delle materie prime su filiere sempre più connesse tra di loro? Si riverbererà anche sugli scaffali? Se sì, in che misura? I prezzi all’ingrosso dell’agroalimentare quanto verranno trainati dal costo delle materie prime?

Si può avanzare qualche ipotesi, sulle filiere verosimilmente più interessate da questi aumenti: latte, formaggio e derivati da cereali.

Funzionale per orientarsi nelle informazioni e avanzare qualche riflessione e analisi, ecco alcune suggestioni fornite dai dati di queste filiere.

I dati di Bmti, Borsa merci telematica italiana, offrono evidenze molto puntuali. Per quanto riguarda i cereali, l’aggiornamento di settembre riporta “dopo l’impennata registrata tra luglio e agosto, la crescita dei prezzi del grano duro sul mercato italiano si è attenuata in avvio di settembre, in linea con quanto osservato sul mercato canadese”. In particolare, i prezzi attuali del grano duro nazionale si attestano comunque su valori elevati, vicini ai 500 €/t, “non molto lontani dalle quotazioni record toccate nei primi mesi del 2008 ed in aumento del 60% circa rispetto ad un anno fa”.

Scenario analogo, quello del grano tenero. Si rileva, infatti, un rallentamento in avvio di settembre, dopo l’aumento dei prezzi dei grani nazionali ad agosto. “Le quotazioni rimangono tuttavia elevate, attestate sulla soglia dei 250 €/t, in crescita del 35% circa rispetto ad un anno fa”, riporta Bmti.

Per quanto riguarda, invece, il settore lattiero caseario, “il mese di settembre e l’avvio di ottobre hanno visto proseguire la corsa dei prezzi all’ingrosso delle materie grasse, con nuovi rincari sia per il burro che per la panna”. Nello specifico, i prezzi attuali del burro pastorizzato sono più alti di oltre +50% e quelli della panna del +19%. Il Parmigiano Reggiano DOP tiene, mentre il Grana Padano DOP ha mostrato una leggera debolezza.

Sono dati, questi, che vanno in una direzione piuttosto chiara. Gli scenari che si possono prospettare, coinvolgendo – per non dire travolgendo – anche il settore del biologico, sulla scia di questa tendenza, sono molteplici. Carlo Alberto Buttarelli, direttore ufficio studi e relazioni di filiera di Federdistribuzione, commenta: “Nel largo consumo, caratterizzato da oltre dieci anni da un trend deflattivo, preoccupa un eventuale cambio di scenario, anche se le stime dicono si tratti di fenomeni transitori”. È presto, però, per giungere a misurazioni puntuali di questi temi, “depurandoli dell’eventuale componente speculativa”, conclude. Vedremo.

tratto da: https://greenplanet.net/caro-materie-prime-e-aumenti-dei-costi-di-logistica-gli-impatti-sul-bio/

Ad Ospedaletto di Pescantina


 

"I colori dell'autunno in Valpolicella" concorso fotografico

Per maggiori informazioni visita il nostro sito: https://www.valpolicellaweb.it/i-colori-dellautunno-in.../




Piazza Bra - Hostaria dall'8 al 10 Ottobre 2021

Durello in piazza dei Signori, Custoza e Garda doc in Cortile Mercato Vecchio, Lugana in piazza Bra, arriva "Hostaria". Torna dall’8 al 10 ottobre 2021 il festival del vino e dei sapori, quest’anno dedicato alla memoria di Nicoletta Ferrari, fondatrice di DisMappa. Per tre giorni 350 referenze vinicole si riuniranno nel centro storico scaligero. Da piazza Bra a cortile del Tribunale, la città sarà un percorso alla scoperta di una delle eccellenze del territorio scaligero, il vino.





Domenica 10 ottobre, 14-18 - Oasi Ponton

Evento organizzato dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità del Centro Nazionale Biodiversità Forestale di Peri (VR) in collaborazione con l'Associazione Nour.

Presso l' Oasi di protezione faunistica "Oasi Ponton", la prossima domenica 10 ottobre, dalle 14 alle 18, si terranno laboratori didattici ed educativi per bambini e adulti, e visite guidate al percorso dell'oasi alla ricerca della flora alloctona e delle specie aliene.
Pianteremo anche un albero, lasciando spazio alla biodiversità locale.🌿
🌱



Corso di Agricoltura e Orticoltura Biologica e Biodinamica a LA BIOLCA

Primo incontro 20-21 novembre
Secondo incontro 4-5 dicembre

Corso base per conoscere e approfondire nuove e sane pratiche agricole e fare delle scelte consapevoli a tutela della propria salute e della salute dell’ambiente.

Sempre più giovani si avvicinano all’agricoltura. Il bisogno di fuggire da lavori alienanti in ambienti malsani spinge i giovani a fare delle scelte radicali come quella di intraprendere un’attività libera, autonoma, autosufficiente a contatto con la natura come può essere quella dell’agricoltura. Ma non l’agricoltura convenzionale che fa uso di prodotti chimici di sintesi ma un’agricoltura di qualità che rispetti la natura e che porti beneficio fisico e psicologico a chi la pratica. 
Stiamo parlando di agricoltura biologica e biodinamica che come presupposto hanno il rispetto per la natura e i suoi ritmi e che forniscono prodotti sani e puliti.

Il corso si svolge in due fine settimana (sabato e domenica) dalle 9,00 alle 17,30 con cadenza quindicinale:

  • Primo incontro: 20-21 novembre
    AGRICOLTURA E ORTICOLTURA BIOLOGICA
    Principi di base, aspetti generali e specifici con esempi tecnico pratici per l’orticoltura in pieno campo (prima giornata) e in coltura protetta tunnel e serra (seconda giornata). 
    Durante le due giornate verranno affrontate le principali tematiche dei due diversi ambienti e in particolare: struttura del suolo e sua conservazione, gestione della Sostanza Organica, preparazione dei terreni per la coltivazione, gestione dell’acqua e delle irrigazioni, differenze e caratteristiche di semina e trapianto, interazioni tra pianta e suolo, gestione delle principali malattie e parassiti vegetali, sovesci e compost, brevi cenni sulle tecniche di coltivazione delle principali specie orticole.
    Relatori: Luca Michieletto, agronomo, libero professionista e consulente presso aziende agricole biologiche; Antonio Bassan, tecnico produttore orticolo bio di Latisana/Bibione.
  • Secondo incontro: 4-5 dicembre
    AGRICOLTURA E ORTICOLTURA BIODINAMICA
    Partiremo dall’ecosistema terra: le specie che lo abitano e come si relazionano tra di loro per poi passare all’organismo agricolo: all’interno dell’ecosistema pianeta si sviluppa il nostro organismo agricolo, come lo pensiamo e progettiamo affinché possa mantenere un dialogo con ciò che lo circonda.
    Tratteremo la biodinamica come tecnica agronomica, i principi che la regolano, i risultati in campo e la qualità dei prodotti che ne derivano, nonché i benefici.
    Infine affronteremo la funzione dei preparato 500 e 501.
    Relatore: Gianluca Bergianti agricoltore e viticoltore biodinamico, titolare della società agricola Terrevive di Carpi (Mo) “La biodinamica anima la terra e le piante. L’uomo è custode e tutore. Vive un vigneto intelligente”.

Sede di svolgimento: presso la sede Biolca in Via G. Marconi 13 a Battaglia Terme – Padova
Quota di partecipazione: per i soci Biolca per l’intero corso € 190,00 (i non soci devono aggiungere la quota associativa di € 22,00 che dà diritto a ricevere il mensile Biolcalenda). 
N.B. Nell’intervallo di mezzogiorno possibilità di pranzare in sede con un menù biologico vegetariano (contributo € 10,00).

Per info e iscrizioni: 049 9101155 (La Biolca) o Martina 345 2758337 o info@labiolca.it 

Vinitaly Special Edition - CONVEGNO: Il mercato del vino nella distribuzione moderna: nuovi equilibri e opportunità

Vinitaly Special Edition • Rossini - Centroservizi Hall 6-7 Piano +1

lunedì, 18 ottobre 10:00 • 12:00 (CEST)


Descrizione

L’Istituto di ricerca IRI presenterà la ricerca IRI per Vinitaly con i dati statistici sulle vendite del vino italiano nel canale della Distribuzione Moderna, nei primi 9 mesi del 2021. Saranno anche illustrate le classifiche dei vini più venduti e di quelli emergenti. Commenteranno le statistiche rappresentanti delle cantine e di distributori sia della Grande Distribuzione che della rete dei Discount.

Intervengono:

  • Virgilio Romano, Business Insight Director IRI
  • Alessandra Corsi, Direttrice marketing prodotto e marca del distributore Conad
  • Francesco Scarcelli, Responsabile Beverage, Coop Italia
  • Giuseppe Cantone, Direttore Commerciale MD SpA
  • Federvini, Marcello Ancarani (Direttore Vendita Italia del Gruppo Santa Margherita)
  • Unione Italiana Vini, Enrico Gobino (Direttore Marketing Gruppo Mondodelvino).

Moderatore: Luigi Rubinelli, giornalista

Lingue evento: Italiano

Modalità di partecipazione: Evento riservato al pubblico di Vinitaly Special Edition 2021

MARCIA PERUGIA-ASSISI 10 OTTOBRE 2021, PER PRENDERSI CURA DEGLI ALTRI

 «Quest’anno, mentre speriamo in una rinascita e in nuove cure, non tralasciamo la cura. Perché, oltre al vaccino per il corpo, serve il vaccino per il cuore: e questo vaccino è la cura. Sarà un buon anno se ci prenderemo cura degli altri». (Papa Francesco, 1 gennaio 2021)

«Questo è tempo di costruttori!» (Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, 31 dicembre 2020)


«Dobbiamo far sì che «questo tempo sia speso per appianare gli odi e le divisioni –ce ne sono tante– sia tempo per sentirci tutti più fratelli, sia tempo di costruire e non di distruggere, prendendoci cura gli uni degli altri e del creato. Un tempo per far crescere un tempo di pace». (Papa Francesco, 1 gennaio 2021)

«Ciascuno di noi, uomini e donne di questo tempo, è chiamato a realizzare la pace: ognuno di noi, non dobbiamo ignorare questa responsabilità. Noi siamo tutti chiamati a realizzare la pace e a realizzarla ogni giorno e in ogni ambiente di vita». (Papa Francesco, 1 gennaio 2021)

Per adesioni e informazioni:
Comitato promotore Marcia PerugiAssisi, via della viola 1 (06122) Perugia
Tel. 335 6590356 – fax 075 5721234

email adesioni@perlapace.it
www.perlapace.it – www.perugiassisi.org


#CambiamoAgricoltura presenta il suo Manifesto


La Coalizione #CambiamoAgricoltura con questo Manifesto presenta i principi fondamentali che dovranno essere alla base del PSN a partire dalla coerenza con gli obiettivi delle Strategie Ue Farm to Fork e Biodiversità 2030, con 11 richieste e proposte per i contenuti del PSN che vanno dal sostegno trasversale all’agricoltura biologica, alla salvaguardia del suolo e della biodiversità sia selvatica che agricola, passando per una radicale riforma della zootecnia e per il benessere animale, fino al sostegno all’agricoltura sociale e al sistema della cooperazione e della conoscenza.

FederBio firma il Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto!

 La sigla da parte della Federazione Italiana del Biologico e Biodinamico del Manifesto di Slow Food conferma il ruolo centrale del vino biologico all’interno del processo di transizione verso un’agricoltura sempre più sostenibile che tuteli la biodiversità.

Si consolida la partnership tra FederBio, Slow Food e BolognaFiere avviata nel 2020 e finalizzata a incrementare le sinergie per promuovere un nuovo modello agricolo e alimentare, la conservazione del paesaggio e delle risorse della natura e mettere in luce le ricadute anche sociali che genera un sistema basato sulla produzione di cibo buono, pulito e giusto.

Nel percorso di collaborazione, in occasione di SANA 2021, FederBio ha firmato il Manifesto Slow Food per il vino buono pulito e giusto, il decalogo che fornisce le linee guida per una produzione vitivinicola improntata al rispetto del territorio, degli eco-sistemi e dei diritti di tutti gli attori della filiera.

FederBio si unisce così alla Slow Wine Coalition, la rete mondiale che coinvolge gli operatori del settore che puntano a una produzione basata su processi sostenibili in grado di favorire la tutela del paesaggio e una sempre maggiore crescita sociale e culturale dei modelli agricoli.

La sigla del Manifesto sancisce il ruolo centrale della produzione vitivinicola biologica nel percorso di transizione agroecologica. Dai dati presentati da SINAB a SANA 2021 emerge, infatti, che la superficie viticola bio italiana è cresciuta negli ultimi dieci anni di oltre il 124%.

“La firma del Manifesto Slow Wine è un momento decisivo di un percorso iniziato oltre un anno fa insieme a Slow Food, fondato su valori condivisi come il rispetto del suolo, il rifiuto dell’uso dei pesticidi e la protezione della biodiversità. Il ruolo della Slow Wine Coalition sarà decisivo per promuovere ulteriormente lo sviluppo del vino bio come leva strategica per la crescita dei territori rurali. Dal 26 febbraio al 1° marzo 2022 è prevista la prima edizione della Slow Wine Fair a BolognaFiere. Si tratta di un’importante manifestazione internazionale che metterà a confronto operatori e appassionati del settore», ha commentato Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio.

“Slow Food crede molto nel progetto Slow Wine Coalition e nel Manifesto che ne costituisce le fondamenta, al punto da aver inserito questa iniziativa tra quelle strategiche per i prossimi anni a livello internazionale. Per questo motivo, la firma di FederBio e il conseguente coinvolgimento dei suoi associati è per noi motivo di grande soddisfazione: ci offre il riconoscimento importantissimo di una delle più importanti organizzazioni del mondo del bio, non solo a livello italiano, e ci apre a significative opportunità” dichiara Giancarlo Gariglio, coordinatore della Slow Wine Coalition. “Abbiamo già sul tavolo una prima, grande occasione di collaborazione: la Slow Wine Fair che dal 26 febbraio al 1° marzo ci vedrà assieme protagonisti nei padiglioni di BolognaFiere.”

“Si formalizza, oggi, un ulteriore elemento della collaborazione iniziata lo scorso anno con Slow Food – dichiara Gianpiero Calzolari, presidente BolognaFiere – a cui si unisce, ora, un nostro partner storico, FederBio. Insieme realizzeremo un progetto che andrà a valorizzare una delle filiere italiane più prestigiose, quella vitivinicola. La nuova collaborazione porterà alla realizzazione di un nuovo evento, SANA Slow Wine che, anche avvalendosi del know-how di BolognaFiere nel settore biologico/naturale, saprà offrire ai produttori di vino che si riconoscono nel percorso agroecologico un’occasione di visibilità strategica e irrinunciabile agli inizi del prossimo anno a Bologna”.

Slow Wine Coalition: https://slowinecoalition.slowfood.it/

Slow Wine Fair: https://slowinefair.slowfood.it/