L’Assessorato all’Ambiente in collaborazione con la Consulta Ambiente del Comune di San Pietro in Cariano ha il piacere di invitarla al secondo ciclo di conferenze sulla Valpolicella sostenibile.
Secondo ciclo di conferenze sulla Valpolicella sostenibile
SENTIERI NEL BALDO: PERCORSI TRA ARTE, NATURA E TERRITORIO NELLA VALLE DEL TASSO E DINTORNI
Secondo incontro online: martedì 30 Marzo 2021ore 20.30
Dopo il successo del primo incontro online, martedì scorso, con oltre 150 partecipanti collegati, si prosegue domani sera alle ore 20.30 sempre tramite piattaforma Zoom (qui è possibile iscriversi attraverso il sito www.baldofestival.org e il link https://docs.google.com/forms/d/1IbsYD2yfPhqGpI7r-8xLL7MHYKKpD80D13U0lrYt-jI/edit), con la presentazione del geologo Michele Sommaruga, che approfondirà i caratteri geomorfologici della valle, incisa nel corso di milioni di anni.
Nel primo incontro, Raffaello Boni, responsabile Legambiente Garda-Baldo e appassionato che frequenta la valle del Tasso da oltre 40 anni, ci ha guidati in un viaggio virtuale alla scoperta di questo luogo eccezionale.
Con mappe, foto e video realizzati nelle varie stagioni, ci ha raccontato per oltre un'ora le origini della valle, percorrendo il corso del torrente, dal suo inizio presso località Pravazzar nel comune di Ferrara di Monte Baldo, lungo le pendici del Monte Baldo, attraverso le piane nei comuni di Caprino Veronese e Affi e fino al fiume Adige, in cui sfocia poco sopra località Sega di Cavaion Veronese, per un totale di circa 17 chilometri.
Tutto ciò si può rivedere nella registrazione dell'incontro, accedendo al sito www.baldofestival.org
https://www.youtube.com/watch?v=acMOPiVdm04&t=4411s
Rimanere stupiti e increduli di fronte alla bellezza di luoghi molto vicini a noi sarà inevitabile!
Ecco il link per poter accedere agli incontri:
Link zoom:
https://zoom.us/j/94044847618?pwd=blRKT0sxTGo4Um9XdW1KQUFHaFM4UT09
È nato il Biodistretto del riso piemontese
C’è la promozione, la tutela e la diffusione delle tecniche naturali applicate alla risicoltura alla base del nuovo Biodistretto del riso piemontese, associazione che racchiude una decina di produttori di biologico delle province diVercelli e Biella. Il sodalizio nasce nel cuore della Baraggia, a cavallo tra le due province, con l’obiettivo di valorizzare e diffondere l’agricoltura biologica, oltre che a promuovere la coltivazione di varietà di riso sostenibili per l’ambiente.
Tra le finalità dell’associazione infatti trovano ampio spazio la promozione, la tutela e la diffusione del patrimonio di conoscenze e tecniche colturali originali e naturali applicate alla risicoltura nate proprio in Baraggia. Come, ad esempio, la “pacciamatura verde”, scoperta e diffusa dal pioniere Fulvio Stocchi ed applicata da molti agricoltori appartenenti al Biodistretto.
“Produrre ottimo riso senza ricorrere a fertilizzanti o erbicidi chimici si può e ha effetti benefici sulla natura”, ha dichiarato il presidente del Biodistretto, Gianpaolo Andrissi.
“Occorre proseguire su questa strada per promuovere, sempre di più, la conoscenza di un modo nuovo, ed antico allo stesso tempo, di coltivare il cereale. Un lavoro che sta portando ad importanti risultati sul fronte della produzione agricola sostenibile, in armonia con le leggi naturali e con prodotti che conquistano crescenti fette di mercato”.
La sede dell’associazione sarà nella biblioteca comunale di Rovasenda, importante centro risicolo del Vercellese.
Fonte: ANSA – Vercelli Oggi
Agricoltura green: entra in campo la Tassonomia
di Andrea Dragotto
Un’altra spinta europea in direzione di un’agricoltura più sostenibile. Arriva dalla Tassonomia, una politica che ha come obiettivo l’orientamento degli investimenti finanziari verso progetti e imprese ambientalmente responsabili. La nuova strategia europea premierà le aziende in grado di promuovere un modello di produzione agricola alternativo a quello basato sullo sfruttamento intensivo del suolo e degli allevamenti. Solo questa agricoltura potrà infatti essere in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, di cui la Tassonomia è espressione.
La realizzazione di una reale transizione green dell’Europa non può prescindere dal rendere la produzione agricola sostenibile. Il motivo è che l’impatto ambientale del settore agricolo è enorme, a causa delle conseguenze che l’attuale modello ha sugli ecosistemi naturali.
Innanzitutto, l’espansione incontrollata dei campi coltivati e delle zone dedicate all’allevamento del bestiame ha comportato una significativa riduzione delle aree naturali e delle foreste. Questo ha dato luogo a una perdita di biodiversità senza precedenti. Secondo i calcoli del Wwf, tali trasformazioni hanno condotto a una diminuzione negli ultimi 50 anni del 60% dei vertebrati a livello globale. E anche del 75% delle varietà vegetali in passato addomesticate dall’uomo. Inoltre, aggiunge l’European Environmental Agency, l’agricoltura consuma circa il 40% dei 243 miliardi di metri cubi di acqua utilizzati a livello europeo per le attività economiche. Mentre le stime del rapporto Unesco uscito il 22 marzo parlano del 69% dei consumi idrici globali. .....
..... il resto dell'articolo lo trovi su: https://www.cambialaterra.it/2021/03/agricoltura-green-entra-in-campo-la-tassonomia/?utm_source=Newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterCLT
Pnrr: l’agricoltura bio è il grande assente
Ne hanno parlato Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio e Carlo Triarico, presidente dell’associazione per l’agricoltura biodinamica, in un webinar della Fondazione Est Ovest
di Barbara Battaglia
“Siamo a un momento di svolta per il biologico. I cittadini scelgono sempre di più il cibo bio: c’è stata una crescita, anche esponenziale, sia a livello di mercato interno che dell’export, anche nel 2020 durante la pandemia”. Così Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio ospite di un webinar promosso dalla Fondazione Est Ovest, insieme a Carlo Trarico, presidente di AssoBiodinamica, l’associazione per l’agricoltura biodinamica.
“Il modello di produzione e consumo del cibo basato sulla corsa continua verso prezzi più bassi – hanno spiegato i promotori dell’iniziativa – scarica sulla collettività i costi dell’inquinamento, del disinquinamento e della difesa del benessere delle persone. Un sistema che non è più sostenibile. Occorre una nuova visione per il futuro dell’agricoltura e del cibo”.
Di qui il contributo delle voci del bio e del biodinamico: “le esperienze più avanzate e diffuse che possono costituire il riferimento per l’agricoltura del futuro. Perché in grado di conciliare sostenibilità economica, sociale, ambientale e un approccio efficace nel contrasto al cambiamento climatico e nella tutela della biodiversità. Oltre che una concreta opportunità per i territori rurali e per l’occupazione”.
“Siamo di fronte a una trasformazione del modo di produrre e consumare cibo, che la pandemia ha accentuato, avendo messo ancora più in evidenza la connessione tra noi e l’ambiente – ha aggiunto Mammuccini – . Le tante crisi che stiamo attraversando, sanitaria, economica, climatica, sono tutte facce della stessa medaglia, di un modello produttivo basato sullo sfruttamento della Terra e delle persone. Durante la pandemia abbiamo avuto perfino paura di non aver abbastanza cibo. Ecco perchè la sicurezza alimentare è anche avere una agricoltura sana che sia in grado di produrre nel proprio territorio cibo di qualità. Occorre dunque fare informazione su questo: scegliendo un cibo si sceglie anche un modo di fare agricoltura. ‘Mangiare è un atto agricolo’, ha scritto Wendell Berry. Scegliere un cibo bio ha un valore molteplice: la propria salute ma anche la salute del pianeta, l’armonia – e non il conflitto – con la natura”.
Inoltre i cittadini sembrano più orientati al cambiamento. “Oggi anche il Green Deal europeo conferma questo trend. Le due strategie Farm to Fork e Biodiversità – ha aggiunto la presidente FederBio – rappresentano una svolta delle politiche europee: il modello intensivo basato sulla chimica di sintesi non è più sostenibile, serve un approccio agroecologico, che è quello su cui si è fondata prima l’agricoltura biodinamica e poi quella biologica. Si propone così di ridurre della metà l’uso dei pesticidi e degli antibiotici e di triplicare le superfici coltivate a biologico. Ognuno di noi ha una responsabilità, a tutti i livelli: bisogna fare pressione”. Ad esempio, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation EU, lo strumento comunitario messo in campo per rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19. ......
... il resto dell'articolo lo trovi su: https://www.cambialaterra.it/2021/03/pnrr-lagricoltura-bio-e-il-grande-assente/?utm_source=Newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterCLT
Campagna certificativa RRR
Aperte ufficialmente le iscrizioni alla campagna certificativa RRR (Riduci Risparmia Rispetta) 2021. La certificazione lanciata dal Consorzio Valpolicella per le aziende della DOC a tutela dell’ambiente, della sostenibilità sociale e la tutela del paesaggio.
Qualche dato: la superfice certificata RRR ha registrato un aumento del 12% rispetto al 2019, arrivando a totalizzare ad oggi 1210 ettari sul territorio. Le aziende certificate RRR sono passate da 82 nel 2018 a 142 nel 2020, segnando un +73%.
Per informazioni:
areatecnica@consorziovalpolicella.it
C. +39 3894421311
Normativa e procedure per la conversione biologica
CORSO ON LINE – FORMAZIONE A DISTANZA (COD.P4-25-21)
Crediti formativi riconosciuti da Ordine Dottori Agronomi e Forestali di Padova e Collegio Periti Agrari e Periti Agrari Laureati
N.B. NON SONO AMMESSE NUOVE ISCRIZIONI: priorità d’accesso agli esclusi dal precedente corso P4-09-20 che confermino la partecipazione. Eventuali ulteriori posti liberi saranno riservati agli iscritti già presenti nella “Lista d’attesa” dello stesso corso P4-09-20.
PRESENTAZIONE
La presente iniziativa formativa rientra nel Programma di formazione dei consulenti che operano o intendono operare nell’ambito della Misura 2 PSR “Servizi di consulenza , di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole”.
In particolare l’argomento della presente iniziativa fa riferimento agli Ambiti di consulenza n. 2 e 13 previsti dal PSR (vedi l’elenco qui https://bit.ly/36heuDC). Il consulente può completare il suo curriculum formativo frequentando le altre iniziative formative individuate nel programma di formazione disponibile alla pagina https://www.venetoagricoltura.org/2019/06/uncategorized/formazione-dei-consulenti/.
REQUISITO DI ACCESSO
L’accesso al corso è possibile esclusivamente da una postazione dotata di web camattiva e microfono. Non è consentita la frequenza con collegamenti svolti durante i trasferimenti in auto e l’eventuale tempo non viene considerato valido. Non è ammessa l’iscrizione di soggetti che hanno frequentato precedenti edizioni dello stesso corso.
PROGRAMMA (Scarica il dépliant-programma)
Il programma del seminario è di 8 ore articolato in 2 mezze giornate per complessive 4 sessioni della durata media di 2 ore circa ciascuna. Questa segmentazione è finalizzata a garantire l’efficacia di una frequenza attenta e partecipata alle lezioni. Il corso si conclude con una sessione extra-time per la compilazione di un test di apprendimento finalizzato al rilascio dell’attestato di frequenza con profitto. Non è ammessa l’iscrizione di soggetti che abbiano frequentato precedenti edizioni dello stesso corso.
Venerdì 26 marzo
1^ sessione ore 8.30- 10.30
Panoramica sull’agricoltura biologica, diffusione, regolamenti CE 834/07, 889/08 e novità normative (Reg.848/18, D.M. 9 aprile 2020)
Pausa [15 minuti]
2^ sessione ore 10.45-12.45
Norme tecniche di produzione agricola: gestione della fertilità, protezione delle colture, avvicendamenti, sementi
Martedì 30 marzo
3^ sessione ore 14.00-16.00
Gestione della documentazione per le aziende agricole con relativi casi pratici.
Pausa [15 minuti]
4^ sessione ore 16.15-18.15
Il sistema di controllo: verifiche in azienda, irregolarità, sanzioni; etichettatura dei prodotti biologici
ore 18.15 sessione extra-time dedicata al Test di apprendimento per il rilascio dell’attestato di frequenza con profitto
Le lezioni sono tenute da Emanuela Ussia, libera professionista esperta in agricoltura biologica.
MODALITÀ DI ISCRIZIONE
L’iscrizione deve essere effettuata esclusivamente attraverso la piattaforma www.regione.veneto.it/centroinformazionepermanente/
- Per gli utenti non ancora registrati alla piattaforma:
Accedere alla pagina www.regione.veneto.it/centroinformazionepermanente/Login.aspx dove sono disponibili tutte le istruzioni e informazioni di dettaglio per effettuare la registrazione nonché le informative sul rispetto della privacy (ex art. 13, Regolamento 2016/679/UE – GDPR).
Una volta effettuata la registrazione, che resta valida per la partecipazione a qualsiasi altra iniziativa di Veneto Agricoltura, si dovrà effettuare l’iscrizione allo specifico corso prescelto.
- Per gli utenti già registrati:
E’ sufficiente accedere con la propria password alla pagina: www.regione.veneto.it/centroinformazionepermanente/Login.aspx e indicare l’iniziativa a cui si intende partecipare.
Si consiglia agli utenti già registrati di controllare sul proprio profilo l’indicazione della mail e del cellulare e di verificare se quello indicato sia ancora attivo.
ATTESTATO DI FREQUENZA CON PROFITTO
Per il rilascio dell’attestato è necessario aver registrato il 85% delle ore di frequenza del corso e aver superato positivamente il test di apprendimento. Il test di apprendimento è composto da una serie di domande a risposta multipla. Viene considerato superato al conseguimento di almeno il 60% delle risposte esatte. Il test viene somministrato al termine della giornata formativa online e nel caso di iniziative organizzate su più giorni, potrà essere somministrato in modalità frazionata al termine di ciascuna giornata .
L’attestato verrà trasmesso via email agli interessati nei giorni successivi al corso e, qualora le normative sanitarie lo consentano, potrà esser ritirato stampato, previo appuntamento, presso la sede di Veneto Agricoltura.
L’attestato di frequenza con profitto riporterà, oltre al titolo e durata dell’iniziativa, l’ambito di consulenza definito dal PSR 14-20 del Veneto a cui si riferisce l’argomento dell’iniziativa.
L’attestazione di frequenza con profitto viene emessa secondo quanto previsto dal Decreto interministeriale 3 febbraio 2016 in attuazione del “Sistema di consulenza aziendale in agricoltura” istituito dall’articolo 1-ter del DL 24 giugno 2014, n. 91 convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116.
_______________________________________________________________________
Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020
Intervento 2.3.1 – Formazione dei consulenti
Organismo responsabile dell’informazione: Veneto Agricoltura
Autorità di gestione: Regione del Veneto Direzione AdG FEASR Foreste
PROGETTO BOSCÀJA - Contadini/e e imprese per il clima
Progetto nato per un rimboschimento responsabile della provincia di Verona. Le realtà sostenitrici di questa idea sono Ca’ Magre, A.Ve.Pro.Bi (Associazione Veneta Produttori Biologici), A.R.I. (Associazione Rurale Italiana), Co.Ge.V. (Cooperativa Gestione Verde), Terra Viva, Baldo Festival, Comitato Mag per la Solidarietà Sociale Onlus, Mag Mutua per l’Autogestione Cooperativa Sociale e la Rete delle Nuove Vite Contadine.
OBIETTIVO del PROGETTO: affrontare il problema del cambiamento climatico, divenuto oramai urgente ed improcrastinabile, facilitando l’incontro tra Contadine/i e possibili Sostenitori, ponendosi l’obiettivo di piantare nuovi boschi nella provincia di Verona e dintorni.
Per approfondire il contenuto del progetto:
http://www.comitatomag.org/i-
http://magverona.it/wp-
Per info: formazione.progetti@magverona.
BOSCÀJA
Contadine/i e imprese per il clima
OBIETTIVO
Affrontare il problema del cambiamento climatico, divenuto oramai urgente ed improcrastinabile, facilitando l’incontro tra Contadine/i e possibili Sostenitori, ponendosi l’obiettivo di piantare nuovi boschi nella provincia di Verona e dintorni.
RUOLI
Contadine e Contadini che si impegnano a piantare e manutenere i nuovi boschi nelle proprie aziende agricole o in appezzamenti conferiti da altri.
- Aziende e soggetti Sostenitori che si impegnano a fornire le risorse necessarie acché ciò avvenga.
- Comitato BOSCÀJA che si impegna nel coordinamento, promozione e supervisione del progetto cercando di mantenere la sostenibilità e la totale trasparenza.
RIFLESSIONI
- Oltre ai benefici ambientali, questa iniziativa avrà impatti positivi anche dal punto di vista sociale e da quello economico, creando occasioni di sviluppo locale.
- Per le imprese donatrici diventa opportunità per esprimere la propria responsabilità sociale e riparare ad eventuali impatti ambientali dovuti ai loro processi produttivi.
STRUTTURA GENERALE DEL PROGETTO
- Le aziende agricole che hanno terreni inutilizzati, marginali o che non riescono più a coltivare in maniera idonea a causa dell’invecchiamento degli agricoltori, si impegnano alla piantumazione e alla manutenzione per almeno dieci anni di minimo un ettaro di bosco.
- Le aziende saranno sostenute dal progetto nella realizzazione del bosco, coerentemente con gli obiettivi dell’azienda e la vocazione locale.
- L’azienda riceverà un contributo annuale per ogni ettaro, più il costo dell’insediamento. Si tratta di importi che vanno a compensare l’affitto del terreno, il mancato reddito, gli oneri di manutenzione.
- I fondi necessari saranno reperiti mediante l’adesione di industrie, società, artigiani, banche, assicurazioni, privati cittadini, che si impegneranno a versare la quota di almeno un ettaro per dieci anni.
- La proposta è rivolta specialmente alle attività che hanno inquinato e che tuttora inquinano in qualsiasi modo l’ambiente in cui viviamo e che, in questo modo, possono mettere in pratica una piccola compensazione ambientale per l’inquinamento perpetrato. Chiunque potrà comunque aderire al progetto in base a motivazioni proprie e personali. Per le imprese, tra l’altro, diventa sicuramente un’ottima opportunità per potenziare la propria responsabilità sociale, soprattutto in un’ottica di relazione con il territorio e di cooperazione.
IL PATTO PER I BOSCHI, TRA AZIENDE AGRICOLE E COMUNITÀ
Le aziende agricole si impegnano a dedicare uno o più ettari di terreno, per almeno 10 anni, ad un rimboschimento, garantendone quindi la piantumazione e la manutenzione, nonché, compatibilmente con le caratteristiche dell’impresa, la sua fruibilità. Le aziende agricole si impegnano anche a lavorare in rete e a partecipare alla diffusione del progetto.
I donatori, rappresentanti della comunità (imprese, istituzioni, cittadini/e) si impegnano a versare, singolarmente o aggregati, per dieci anni:
- 2.000€ / anno per i primi 5 anni anni per ogni ettaro di bosco che “adottano”;
- 1.300€ / anno per i successivi 5 anni per ogni ettaro di bosco che “adottano”.
«Biologici e contaminati, il problema è nei controlli». Intervista a Paolo Carnemolla, segretario FederBio.
SENTIERI NEL BALDO: PERCORSI TRA ARTE, NATURA E TERRITORIO NELLA VALLE DEL TASSO E DINTORNI
Ci vuole un Recovery Planet
54ª Edizione Vinitaly posticipata al 2022
26 marzo2021 - CET: 2a formazione ECVC Giovani - "Giovani, Agricoltura e Pandemie"
ANNULLATA EDIZIONE VINIVERI 2021 A CEREA
Da CAI (Consorzi Agrari d’Italia) una nuova linea di prodotti a marchio per sementi e concimi bio
Consorzi Agrari d’Italia (CAI) lancia una linea di prodotti a marchio proprio di sementi, concimi e prodotti fitosanitari per l’agricoltura tradizionale e per quella biologica. Una gamma venduta a prezzi agevolati rispetto a quelli di mercato, grazie alla capacità di CAI di negoziare alla pari, come soggetto forte e indipendente, con i principali player del settore.
Tra le sementi saranno immediatamente disponibili frumento tenero, frumento duro, e orzo bio. Già oggi CAI produce 1,1 milioni di sementi prodotti, per 4,4 milioni di quintali di cereali gestiti. Sul fronte dei concimi, l’offerta propone prodotti per la concimazione azotata, fosfatica e per l’agricoltura biologica.
Ad oggi CAI svolge già molti ruoli, dall’assistenza tecnica alle aziende agricole fino alla centrale acquisti per il collocamento delle produzioni. Fanno parte del Consorzio: Bonifiche Ferraresi Spa, Consorzio dell’Emilia, Consorzio del Tirreno, Consorzio Centro Sud e Consorzio Adriatico. Si tratta di una rete che produce 407 milioni di ricavi annui e conta più di 11mila soci.
Fonte: Sole 24Ore
Il futuro riparte dal Bio
Si terrà dal 9 al 12 settembre la 33° edizione di SANA - salone internazionale del biologico e del naturale. Dopo l’edizione di SANA Restart, la manifestazione rinnova l’appuntamento per gli operatori di un settore in costante crescita e che ha mantenuto la propria centralità anche nel difficile contesto della pandemia. Una fiera da vivere in presenza ed in completa sicurezza!
I settori della manifestazione
Nella prossima edizione saranno sei i settori della manifestazione, dove sarà possibile sviluppare contatti e business, in un evento che espande ulteriormente il panorama sull’intera filiera del Bio.
Amazon vende con il proprio marchio olio extravergine 100% italiano a prezzi stracciati. Come è possibile?
Le politiche promozional-
Per favore non si giustifichi questa operazione come una partita, un singolo affare, una miscela di olio vecchio e nuovo per liberare qualche cisterna. Non si può fare un’operazione de genere a danno dell’immagine dell’extra vergine italiano. È assurdo vendere in bottiglie di Pet olio extravergine 100% italiano, al pari di una miscela di oli comunitari ed extracomunitari con differenze di prezzo ridicole. Basta poco per vanificare gli sforzi e le energie spese dai produttori di eccellenza italiani sul mercato americano per proporre prodotti di qualità. Non si può buttare a mare questo patrimonio. Ecco perché non è possibile giustificare i direttori commerciali delle organizzazioni dei produttori e delle cooperative che attuano politiche speculari a quelle dell’industria. Per un profitto immediato svendono quanto di più prezioso può vantare l’olio nazionale: un’immagine, un’idea, un sentimento, un’aurea.
tratto da: https://ilfattoalimentare.it/olio-extravergine-oliva-amazon-prezzi.html