Ringraziamo gli autori delle belle immagini
Jonny, il nostro presidente, ci relaziona sulla giornata e i link del mitico Simone
Un GRAZIE
ai ragazzi della Pro loco di San Giorgio (una macchina da guerra)
a noi ragazzi volontari (simpatici e sorridenti eccetto il solito spacca ciuffoli)
ai vecieti della cucina (gnocchi di malga e risotto all'amarone super)
Che giornata!
Ricchissima di emozioni, di contenuti, di relazioni, di sostanza e qualità!
Quando le emozioni saranno sedimentate la capirò meglio, per ora mi godo la leggerezza e la gioa che mi fanno sentire ad un metro da terra.
In conclusione. una storica giornata !
Ed è stata solo la prima edizione!
Il Nostro (di tutti noi) mitico Simone ci manda i link ai vari interventi del convegno
GRAZIE SIMONE a nome di tutti noi !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Apertura con Don Albino Bizzotto:
1° intervento:
https://youtu.be/tOV5Va71YSo?t=28m25s
2° intervento:
3° intervento michele Bottari Bellezza ed Economia:
4° intervento Antonio Tesini cooperativa Ca' Magre:
5° intervento Max Strata "Oltre il limite noi e la crisi ecologica":
6° intervento Gabriele Fedrigo:
7° intervento Vittorio Betteloni:
8° intervento Plants for the Planet:
9° intervento "el Gigi":
10° intervento agricoltore biologico:
11° intervento Giampietro centro culturale bioagriturismo Thirta:
Conclusioni con Don Albino Bizzotto:
Spezzoni della festa:
3) per quanto mi riguarda sono felice dell'entusiasmo di tutti i volontari delle associazioni e della partecipazione del pubblico stimata in circa 1.500 persone.
Sabato 3 ottobre 2015 a Verona
Sabato 3 ottobre 2015 - Verona: giornata di studio, riflessione e dibattito "Laudato Si
Simposio intorno alla Lettera Enciclica di Papa Francesco sulla cura della Casa Comune, che interroga il mondo cattolico e il mondo laico sulla necessaria conversione ecologica per fare pace con la natura e tra gli uomini.
Presso la Sala convegni della Gran Guardia,
piazza Brà, ore 10.00-18.00.
Promuovono: Missionari Comboniani e Movimento Nonviolento, con il patrocinio del Comune di Verona.
Intervengono: Gianni Tamino, Lidia Menapace, Cristina Simonelli, Guidalberto Bormolini, Giannozzo Pucci, Gabriella Falcicchio
Presso la Sala convegni della Gran Guardia,
piazza Brà, ore 10.00-18.00.
Promuovono: Missionari Comboniani e Movimento Nonviolento, con il patrocinio del Comune di Verona.
Intervengono: Gianni Tamino, Lidia Menapace, Cristina Simonelli, Guidalberto Bormolini, Giannozzo Pucci, Gabriella Falcicchio
TUTTI ALLA FESTA a San Giorgio di Valpolicella, domenica 27 settembre
IL PROGRAMMA di domenica 27 settembre prevede:
09:30 Apertura convegno con Don Albino Bizzotto “Ma IO, nel mio piccolo, cosa posso fare?”
10:00 I ragazzi ambasciatori della giustizia climatica presentano “Plants for planet”
11:00 Inaugurazione Mostra “RipensArte” con Tinto, Mancino, Tarasco, Giampaolo Manega e Puccio Pucci
12:30 Pranziamo insieme con gli Gnocchi di Malga, minestrone di fagioli e altre leccornie
14:30 Luca Donini ed Ennio Righetti, Jazz e Bossanova
15:30 “Ciccio e il pinguino esploratore” – Teatro per i bambini a cura di Teatro del Fontego
16:30 “Artica N&N natural noise” Zeno Fatti tromba e Massimo Totola computersound e voce
17:00 Presentazione del libro “Oltre il Limite – noi e la Crisi Ecologica” con l’autore Max Strata
17:30 “Sporco Mondo – Canti d’amore alla terra” Grazia De Marchi e i fratelli Tombesi.T esti e musiche di Marco Ongaro e Roberto Tombesi
17:30 Proiezione film su tema ambientale a cura di MDF Verona
19:00 Risotto all’Amarone, cena su prenotazione
20:00 “Encuentros – Inno al Mediterraneo” – Jamal Ouassini Ensemble Me. Con Vaghelis Merkouris, Alberto Capelli e Yassin El Mahi
Ritirare la nuova delibera sull'uso dei pesticidi in Trentino. Vi invitiamo a firmare la petizione
Vi invitiamo a firmare la petizione collegata al link che qualcuno ha lanciato e che chiede di fermare la scellerata delibera in oggetto:
PERCORSO DI VITICOLTURA BIODINAMICA
GRUPPO DI LAVORO PER LA VITICOLTURA BIODINAMICA
PERCORSO DI VITICOLTURA BIODINAMICA
4 INCONTRI DI STUDIO E FORMAZIONE PER PRODURRE UVE
DI QUALITÀ
Azienda agricola Marco Sambin
via Fattorelle 20/A Valnogaredo
Padova - Colli Euganei
1 OTTOBRE - 5 NOVEMBRE 2015
12 GENNAIO – 28 GENNAIO 2016
Il gruppo di studio e di lavoro sulla viticoltura biodinamica si propone di apprendere le
tecniche per il miglioramento del suolo e della sua gestione nel ciclo dell’anno per
migliorare l’energia vitale delle viti e aumentare la qualità dell’uva.
Obiettivi: Dare al partecipante gli strumenti pratici per migliorare la qualità del suolo e la
qualità dell’uva attraverso le tecniche dell’agricoltura biodinamica adatte al proprio
contesto.
Le lezioni saranno pratiche e teoriche.
Saremo ospiti in un’azienda vitivinicola dei Colli Euganei dove potremo ammirare un
paesaggio rurale molto stimolante e ricco di spunti pratici.
TRENTINO Fitofarmaci, la Lilt chiede uno studio sulla salute
TRENTO. «La cosa più importante è promuovere, finalmente, una ricerca seria e attendibile in provincia, per verificare se ci sono rischi per la salute correlati all’utilizzo dei fitofarmaci. Ad oggi, infatti, non esistono studi affidabili sul tema né in Italia né in Trentino. Ne esistono tanti, invece, fatti in Europa e negli Stati Uniti che dimostrano come le correlazioni tra patologie e pesticidi esiste. Però se l’Italia, da sola, consuma il 33% dei pesticidi di tutta Europa e se il Trentino è tra i territori che ne fa più uso nel Paese allora forse è il caso di approfondire la questione anche noi». E’ il presidente della Lilt (Lega italiana lotta ai tumori) del Trentino Mario Cristofolini a lanciare l’appello alla Provincia e in particolare all’Osservatorio epidemiologico del Trentino affinché si studi in maniera puntuale e precisa che rischi per la salute umana esistono utilizzando grandi quantità di fitofarmaci in agricoltura.
TRENTINO Diserbante cancerogeno M5S contro la Provincia

«E in Trentino cosa si fa per tutelare la salute di agricoltori e consumatori da questo pericoloso diserbante che viene utilizzato anche dalla Provincia lungo le nostre strade, finendo nei corsi d'acqua?» si chiede il deputato e portavoce M5S Riccardo Fraccaro «Assolutamente niente». Fraccaro ricorda che al consigliere provinciale M5S Filippo Degasperi, che con due interrogazioni e una mozione ha chiesto l'abolizione del glifosato, l'assessore all'ambiente e alle infrastrutture Mauro Gilmozzi ha risposto «che il diserbante viene utilizzato "perlopiù all'inizio della stagione", "soltanto in via residuale", solo quando non si prevede pioggia e lontano da specchi d'acqua e che gli operatori esposti al glifosato sarebbero adeguatamente preparati a gestirne l'utilizzo». Commenta Fraccaro: «Gilmozzi è troppo impegnato a parlare di Valdastico, di Tav e di Not, per interessarsi alla salute dei cittadini: risposte del genere non sono più accettabili e ledono il principio di precauzione. In provincia di Bolzano grazie all'intervento del MoVimento 5 Stelle il glifosato è stato bandito................
Il resto dell'articolo lo trovi su: https://www.ladige.it/news/politica/2015/09/19/diserbante-cancerogeno-m5s-contro-provincia
L’aratura profonda è da mettere in soffitta: finalmente lo dicono anche i nuovi PSR
Tutti i nuovi PSR approvati e in via di approvazione a Bruxelles contengono una misura di finanziamento indicata di solito con il numero 10.1, che riguarda i cosiddetti Pagamenti agroclimatici ambientali. Nell’ambito di questi sono previste misure specifiche di sostegno economico per gli agricoltori che si impegnano nei prossimi 5 o 6 anni ad abbandonare l’aratura profonda.
Le spiegazioni scientifiche di una scelta controcorrente
Perché l’Unione Europea e le Regioni spendono soldi per convincere gli agricoltori a evitare le arature? Ecco il testo ufficiale della misura 10.1.4 così come si legge nel PSR della Regione Emilia-Romagna:
Il contenuto di sostanza organica del suolo è il principale indicatore di qualità del suolo e la sostanza organica influenza la produzione, la regolazione del clima e la disponibilità idrica. La conservazione e il sequestro del carbonio nel settore agricolo rappresenta il fattore decisivo per la mitigazione dei cambiamenti climatici considerato che il suolo è il principale serbatoio di carbonio degli ecosistemi.Le lavorazioni, in particolare quelle che determinano il rivoltamento degli strati di terreno come l’aratura, espongono la porzione sottosuperficiale del suolo agli agenti atmosferici favorendo la mineralizzazione della sostanza organica. Al contrario i suoli dell’Emilia Romagna, se opportunamente gestiti, hanno la possibilità di sequestrare in media fino a 14 t/ha di sostanza organica, riducendo così il carbonio emesso in atmosfera e contribuendo alla mitigazione dei cambiamenti climatici.Il declino in atto della zootecnia determina un forte squilibrio nel bilancio della sostanza organica, per cui le aziende a indirizzo vegetale non sono in grado di reintegrare la materia organica consumata mediante le normali pratiche agricole.L’agricoltura conservativa è una tecnica produttiva, già diffusa in alcune aree, di cui è scientificamente comprovata l’efficacia nel preservare il contenuto di sostanza organica del suolo, fino a poterne invertire la tendenza degradativa.La riduzione o l’eliminazione delle lavorazioni e il mantenimento della copertura del terreno possono essere molto utili anche nelle aree acclivi della fascia collinare. In questi territori l’agricoltura conservativa è in grado di determinare una riduzione sino all’80% della perdita del suolo per erosione idrica superficiale.
Non crediamo in Altroconsumo

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ALTROCONSUMO Settembre 2015 Non crediamo in BIO (pdf)
Caro “Altroconsumo”, troviamo curioso che una rivista come la vostra abbia voluto sparare a zero contro i prodotti ortofrutticoli ottenuti con metodi di agricoltura biologica mettendo a confronto solo le caratteristiche del prodotto finale. Basti solo citare un recente lavoro scientifico (Baranski et al., 2014) per capire che le cose non stanno esattamente come avete scritto nel vostro articolo.
In passato, dopo la Seconda Guerra Mondiale, con l’avvento delle molecole di sintesi, in agricoltura si è puntato principalmente sulla quantità, sull’imperativo del produrre sempre di più e su un certo tipo di qualità basato su prodotti perfetti: mele, per esempio, senza nemmeno una macchia o una minuscola erosione, tutte uguali come palle di biliardo; non prodotti biologici ma tecnologici (è su tali concetti che i consumatori dovrebbero essere educati con una vera campagna di informazione!).
Queste mele, fatte soprattutto per l’occhio, sono state definite tempo fa da Giorgio Celli “pornomele”, belle da guardare ma pericolose da consumare perché spesso intrise di residui tossici. Ora, dall’indagine di “Altroconsumo” sembrerebbe che questo problema sia stato superato. Sembrerebbe … perché 4 residui di pesticidi, anche se sotto il limite di legge (che scandalosamente non prevede ancora il cumulo), non sono, a nostro parere, da prendere a cuor leggero. La ricerca scientifica sta infatti indagando sugli effetti sinergici che queste sostanze possono avere sulla salute, anche se rinvenute nei vari alimenti “sotto il limite”............
il resto dell'articolo lo trovi su:
L’agricoltore francese avvelenato dall’erbicida vince la sua battaglia contro Monsanto

tratto da:
Pesticidi 'miccia' del diabete: sale del 60% il rischio di contrarre la malattia
Lo rivela uno studio presentato al congresso europeo di diabetologia, in corso a Stoccolma. Nelle future mamme quadruplicano i pericoli della forma gestazionale. Gli autori: "Risultati devono essere interpretati con cautela". L'esperto:"Difficile stabilire nesso causa-effetto"
STOCCOLMA - Sostanze ad alto impatto sulla salute, potenzialmente cancerogene e in grado di alterare il sistema endocrino e quello riproduttivo. Sostanze inquinanti, come benzene o idrocarburi, pesticidi o alcuni tipi di plastiche. Sono i cosiddetti interferenti endocrini, rischiosi perché - come dice il nome - riescono ad interferire con i nostri meccanismi ormonali modificandoli. Adesso, come se non bastasse, arriva uno studio britannico appena presentato al congresso in corso a Stoccolma della società europea per lo studio del diabete, l'Easd, che dimostra come alcune classi di pesticidi aumentino di oltre il 60 per cento il rischio di ammalarsi di diabete.
Lo studio. Secondo lo studio, una meta analisi di 21 lavori differenti operata da studiosi dell'Imperial College di Londra e dell'università greca di Ioannina, l'esposizione ai pesticidi è in associazione con un aumentato rischio di sviluppare il diabete del 61 per cento, e ogni pesticida - o meglio ogni classe di fitofarmaci - varierebbe la percentuale di rischio di malattia. Questo tassello aggiungerebbe un pizzico di conoscenza in più nei confronti di una malattia - il diabete appunto - che è diventata incontrollabile e rischia di diventare quella che scardinerà, con i suoi costi in aumento vertiginoso, i sistemi sanitari di mezzo mondo. La genesi del diabete infatti non è così chiara ed è una patologia che sempre più mostra quanto la sua genesi sia a metà tra i fattori ambientali e genetici. Adesso l'evidenza mostra come anche i contaminanti ambientali, i pesticidi in particolare modo, abbiano un ruolo importante.
Glifosato, in California è cancerogeno. E in Italia? Il Governo risponda al M5S

E in Italia? I deputati del M5S della Commissione Agricoltura hanno presentato al Governo già da diversi mesi un'interrogazione e una mozione ma l'Esecutivo non si è degnato di dare alcuna risposta. Evidentemente le priorità dell'agenda di Governo sono altre. Perché preoccuparsi dei veleni che finiscono nel nostro piatto se ci sono questioni di gran lunga più "vitali" come ad esempio la vetrina di Expo?... Tra le istanze avanzate dal M5S al Governo nei due provvedimenti, ci sono: la richiesta su quali iniziative l'Esecutivo intenda adottare per ridurre l'impatto degli erbicidi sull'ambiente e sulla salute; la necessità di sostenere e intensificare l'attività di ricerca scientifica sugli effetti che nel tempo possono provocare tali sostanze e garantire ai cittadini una corretta informazione, a partire dall'indicazione in etichetta dei prodotti alimentari.
Una questione che in questi giorni in Italia ha determinato anche la mobilitazione di numerose associazioni ambientaliste e dell'agricoltura biologica che chiedono il bando della produzione, commercializzazione e uso del glifosato.
Perché il Governo non si degna di rispondere? A quali interessi in realtà sta dando ascolto? Se vuole sedare ogni dubbio, risponda all'interrogazione e alla mozione depositate dal M5S. O il suo silenzio lo renderà complice.
Perché il Governo non si degna di rispondere? A quali interessi in realtà sta dando ascolto? Se vuole sedare ogni dubbio, risponda all'interrogazione e alla mozione depositate dal M5S. O il suo silenzio lo renderà complice.
trato da:
http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/agricoltura/2015/09/glifosato-in-california-e-cancerogeno-e-in-italia-il-governo-risponda-al-m5s.html
Il glifosato è cancerogeno: la California vuole che sulle etichette dei prodotti ci sia questa avvertenza

Il glifosato è l’erbicida più diffuso al mondoe sino al 2001 il suo brevetto è stato detenuto dalla Monsanto, che lo commercializza con il nome di Roundup e lo utilizza anche in combinazione con alcune sementi geneticamente modificate di mais, soia e cotone. Monsanto, dopo aver definito “scienza spazzatura” la valutazione dello Iarc, ha deciso di far fare un’altra valutazione a degli esperti indicati dalla società Intertek Scientific & Regulatory Consultancy, sulla base degli stessi studi utilizzati dallo Iarc. I commenti alla proposta dell’Agenzia per l’ambiente californiana, però, non potranno entrare nel merito della valutazione scientifica effettuata dallo Iarc. La proposta di etichettatura riguarda anche tre insetticidi: il malathion, anch’esso giudicato “probabilmente cancerogeno” dall’Agenzia dell’Oms, il tetrachlorvinphos e il parathion, giudicati “potenzialmente cancerogeni”.
Pesticidi: la Corte di giustizia Ue dà torto all’Efsa. Occorre trasparenza sulle opinioni degli esperti esterni. Accolto il ricorso di Pesticide Action Network Europe e ClientEarth

Pesticidi, comitato contro Zeni «La riforma svende la salute»
L'assessore (trentino) accusato di ignorare le esigenze dei cittadini e di favorire l'industria.
Hanno fatto passare il documento come migliorativo e sostenibile, credendo che la gente non sia in grado di capire che ridurre le distanze equivale ad aumentare il rischio». Il Comitato per il diritto alla salute in Val di Non boccia il nuovo regolamento sui trattamenti fitosanitari proposto dalla Provincia: «È molto pericoloso per la salute in quanto riduce notevolmente le distanze di non uso di atomizzatori dalle case e dalle aree sensibili e renderà impossibili i controlli, poiché le distanze variano secondo il tipo di pesticida usato (tossico, nocivo, irritante, eccetera), i mezzi utilizzati e come sono usati (atomizzatore normale, munito di antideriva, tunnel, la pressione, il volume d'aria eccetera). Le forze dell'ordine preposte alla vigilanza come faranno a controllare che queste cervellotiche norme siano rispettate?».
Sotto accusa l'assessore alla salute Luca Zeni: «Con questo regolamento la Provincia ha svenduto la nostra salute, economia, ambiente e qualità della vita alle lobby dell'agricoltura industriale (in forte crisi economica) e alle multinazionali che producono e vendono pesticidi. Il nuovo assessore alla salute Luca Zeni ha anche demolito il faticoso cammino che noi come Cds Val di Non avevamo intrapreso con le istituzioni, grazie alla disponibilità del precedente assessore Donata Borgonovo Re, per riequilibrare il rapporto tra agricoltura e società.
Zeni non ha nemmeno tenuto minimamente conto che la misura più votata dai cittadini per migliorare la salute, nel recente e partecipato sondaggio previsto dal piano della salute provinciale, era quella di eliminare i pesticidi».
Il Comitato chiede ai sindaci di applicare «misure più restrittive e soprattutto efficaci». Ai residenti in Trentino, il Comitato chiede di manifestare la loro indignazione scrivendo a Luca Zeni, all'assessore all'agricoltura Michele Dallapiccola e a Paride Gianmoena , presidente del Consiglio delle autonomie, chiedendo il ritiro della proposta.
ARTICOLO TRATTO DA:
(grazie sempre al nostro bravo Simone Bernabè che ci scova queste prelibatezze di articoli)
Messaggio di solidarietà al presidio del 9 Settembre contro lo "sblocca Italia"
DA TERRAVIVA
ISDE (non fa parte della nostra rete ma è allineata con noi su tanti temi) mi chiede di mettervi al corrente della sua iniziativa di solidarietà contro lo "sblocca Italia".
Intendiamo con questo messaggio esprimere la nostra condivisione e piena solidarietà al presidio indetto per il 9 Settembre davanti a Montecitorio per contrastare il Decreto Legge definito “Sblocca Italia”. Fin dal primo momento in cui esso è stato emanato abbiamo espresso la nostra più profonda preoccupazione riguardo al “fervore” legislativo del Governo in materia ambientale. In realtà le nostre perplessità riguardano l’intero percorso legislativo che con “Destinazione Italia”, “Ambiente Protetto” e “Sblocca Italia” ha visto uniti senza soluzione di continuità questo Governo e il precedente in un’azione che ci fa retrocedere sul piano delle tutela dell’ambiente e della salute verso una condizione peggiorativa rispetto all’attuale quadro normativo Comunitario. Abbiamo espresso le nostre perplessità nel documento “Come ti smantello il passato e ti trivello il futuro” scaricabile dal sito; invitiamo tutti a leggerlo: http://www.isde.it/wp-content/uploads/2015/09/2014-10-Documento-ISDE-contro-Sblocca-Italia-Come-ti-sotterro-il-passato-ti-trivello-il-futuro.pdf
La volontà del Governo centrale di effettuare una profonda revisione delle competenze Stato Regioni, assegnando allo Stato il ruolo di guida, imponendo soluzioni anacronistiche e insostenibili e riducendo di fatto l’autonomia dei vari territori anche nelle Regioni a Statuto Speciale, ci sembra spinta da logiche che vanno contro i principi e le azioni che la Comunità Europea e la stessa comunità scientifica internazionale chiedono che siano assunti da tutti i Governi nel prossimo incontro di Parigi: abbattimento delle emissioni di gas serra globali, adozione di misure per contrastare i cambiamenti climatici, difesa del suolo come elemento centrale degli equilibri della biosfera e come luogo di produzione salubre del cibo, difesa della qualità e dell’accesso alle risorse di acqua dolce sempre più scarse.
Con questi provvedimenti il Governo invece riduce gli incentivi alle fonti rinnovabili vere confermandoli per le cosiddette assimiliate e mantenendo di fatto la distorsione del mercato a favore di queste ultime; apre la strada al “carbone pulito”, al settore geotermico ad alta entalpia (tutt’altro che scevro da pericolose ricadute ambientali!), alle trivellazioni per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi.
Si ignora completamente l’appello di ricercatori e scienziati che dimostrano come la strada delle energie fossili sia del tutto perdente; nei SIN si permette di aggirare l’obbligo di bonifica secondo il principio comunitario del “chi inquina paga” anzi si concedono agevolazione economiche per riconversioni industriali che, senza alcuna garanzia per una vera bonifica, aggiungono nuovo inquinamento.
Addirittura si è data la possibilità ai grandi poli produttivi di scaricare a mare e in corsi d’acqua secondo la loro capacita produttiva oltre i limiti finora consentiti, metalli pesanti pericolosi quali alluminio, arsenico, cromo, ferro, piombo, cadmio nichel, mercurio e solventi organici. Come dire che più si è grandi e più si è autorizzati ad inquinare!
Con il decreto “Sblocca Italia” si è poi consentita tutta una serie di superamenti e semplificazioni di vincoli ambientali visti come ostacolo alla crescita economica e non come controllo e garanzia delle difesa di diritti collettivi a salvaguardia dell’ambiente e della salute.
In particolare all’art.35 gli inceneritori di rifiuti, che per la normativa italiana rientrano fra le industrie insalubri di classe I, vengono definiti “infrastrutture e insediamenti strategici di preminente interesse nazionale, ai fini della tutela della salute e dell’ambiente” e, in base ad evidenti errori di valutazione e di calcolo, ne viene prevista la costruzione di nuovi e per quelli esistenti ne viene disposto l’utilizzo al massimo della loro potenzialità con superamento dei vincoli territoriali. In questo modo non vengono sanzionate le amministrazioni che non raggiungono neppure gli obiettivi minimi di raccolta differenziata, vengono penalizzate quelle che li hanno ampiamente superati, si pone un freno ad una vera gestione virtuosa dei rifiuti e si consente il peregrinare di ingentissime quantità di rifiuti attraverso tutto il Paese.
Tutto ciò è a dir poco paradossale in quanto vengono completamente ignorati sia la normativa vigente in ambito europeo - recepita anche dal nostro Paese - che indica la scala delle priorità nella gestione dei rifiuti privilegiando riduzione e recupero di materia rispetto al recupero di energia, che lo stesso Piano Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti, incluse le indicazioni fornite dal Comitato Tecnico Scientifico per la sua attuazione.
Anche su questi temi il parere di noi Medici per l’Ambiente non è mancato, con il recente Position Paper sulla gestione sostenibile dei rifiuti scaricabile dal sito ISDE (http://www.isde.it/wp-content/uploads/2014/02/2015-08-12-Position-Paper-RIFIUTI-finale.pdf).
Per tutti questi motivi intendiamo ribadire, auspicando la massima partecipazione all’iniziativa, la nostra piena condivisione a questo presidio in cui si riconoscono le tante realtà di Cittadini, Comitati, Associazioni, Società Scientifiche che da tempo la salubrità del proprio ambiente ed il futuro dei propri figli.
Per ISDE Agostino Di Ciaula, Patrizia Gentilini, Ferdinando Laghi, Vincenzo Migaleddu
7 Settembre 2015
Gios: i fitofarmaci preoccupano «L'agricoltura dovrà cambiare»
Il professore sta esaminando gli effetti del settore in Trentino

E quella intensiva, professore?
«Si potrebbe discuterne...».
Professor Gios, è una risposta un tantino «democristiana»...
«Sì, lo ammetto. È che sto ultimando una ricerca, in corso da tre anni, sulle esternalità positive e negative dell'agricoltura trentina, calcolando i flussi di utilità/benessere che non passano dal mercato, le esternalità su paesaggio, inquinamento, salute, depurazione, biodiversità... Aspettiamo che lo studio sia ultimato».
Intanto, cosa può dire?
«Che si può sicuramente migliorare...».
Lei, di recente, in un incontro organizzato dall'Unione diplomati di San Michele, ha usato toni severi parlando degli effetti sulla salute dell'impiego dei fitofarmaci. Conferma?
«Diciamo che ci sono seri motivi di preoccupazione, soprattutto per le malattie legate alla degenerazione del sistema nervoso. Ma, ripeto, i dati sono in corso di elaborazione».
La Giunta provinciale ha approvato il nuovo regolamento sulle fasce di rispetto nell'uso dei pesticidi. Che gliene pare?
«Una decisione in qualche misura obbligata. Accettabile che si voglia tutelare i luoghi sensibili, ma è difficilmente praticabile: come si fa a fare i trattamenti tra le 22 e le 6 del mattino? Il tutto mi pare un po' cervellotico. Ma soprattutto non viene affrontata la questione vera: la dispersione oltre una certa distanza, per cui la quantità di prodotto nell'aria resta più o meno identica. È un inizio, ma i problemi restano. E il problema di fondo è che in Trentino c'è un'agricoltura di tipo urbano, frammista alla residenzialità. Non siamo in California o nel Midwest degli Stati Uniti».
.................................................
L'ARTICOLO CONTINUA SU:
http://www.ladige.it/popular/ambiente/2015/09/04/geremia-gios-fitofarmaci-agricoltura-preoccupano
Il biologico conquista terra

Eppure gli italiani confermano di apprezzare sempre più un’agricoltura a minore impatto ambientale, o comunque praticata con metodi che fanno meno ricorso a mezzi chimici di sintesi. E ancora di più lo confermano i consumatori, visto che la domanda di prodotti alimentari biologici nei supermercati, nel primo semestre di quest’anno sono aumentati di quasi il 20%.
Che il settore continui a tirare lo confermano innanzitutto i dati elaborati dal Sinab, il Sistema nazionale d’informazione sull’agricoltura biologica del ministero delle Politiche agricole, sulla base delle informazioni trasmesse da Organismi di controllo e Regioni relativi a tutto il 2014.
I dati definitivi saranno presentati al Sana, «Salone internazionale del biologico e del naturale» organizzato da Bologna Fiere (dal 12 al 15 settembre), ma in ogni caso saranno quasi tutti di segno «più».
Le superfici coltivate con metodo biologico l’anno scorso si sono attestate a un milione e 388mila ettari, con un aumento del 5,4% rispetto al 2013. E qui, in termini assoluti, vale sottolineare che in un anno sono stati convertiti, dall’agricoltura convenzionale a quella bio, oltre 80mila ettari.
L’incidenza di questa superficie su quella agricola totale in Italia è stata pari al 10,8%, contro il 10,1% dell’anno prima, con un incremento quindi del 6,9 per cento.
È aumentato anche il numero degli operatori (+5,8%), con 55.433 addetti certificati, di cui quasi il 77% (42.546) rappresentato da aziende agricole, poco meno del 23% (12.628) da preparatori-trasformatori e una minima parte (259, pari allo 0,5% scarso) da importatori. ..........................
IL RESTO DELL'ARTICOLO LO TROVI SU.........
IL BIOLOGICO E NON A VERONA E DINTORNI
E' USCITA L'EDIZIONE 2015/2016
IL BIOLOGICO E NON A VERONA E DINTORNI Guida all’economia sostenibile.
La seconda edizione contiene un elenco dettagliato con l’indirizzo di tutte le realtà presenti sul territorio:
negozi e supermercati Bio, aziende agricole Bio
mangiare e bere Bio, mercatini Bio e a km 0
gas e sistemi paralleli, orti collettivi
agriturismi e b&b, commercio equo/solidale
curiosità, Verona Vegana, architettura bioecologica, operatori olistici, notizie utili.
Unica nel suo genere è uno strumento indispensabile per chi ha scelto di avvicinarsi al bio o per chi già lo conosce bene e vuole essere informato sulle novità, ma anche e soprattutto per le aziende del settore che vogliono farsi conoscere.
CARATTERISTICHE TECNICHE:
stampato in 10.000 copie e distribuita gratuitamente presso i punti vendita di Verona e Provincia, mercatini ecc.
numero pagine/facciate: 44. Autocopertinato
formato finito mm: 150x210 - formato aperto mm: 300x210
carta: uso mano FSC g 100 - stampa Grafiche Mave: 4/4 col. (colori vegetali)
confezione: punto metallico.
Chi desidera una copia (gratuita) la trova nei vari punti vendita Bio, nella Libreria Pagina12 in Corte Sgarzerie a Verona, contattare il 349 8073064 o inviare una mail a: info@pietropaolosimoncelli.it
Pesticidi: se vicino agli asili solo di notte, ecco le nuove regole
Pesticidi: se vicino agli asili solo di notte, ecco le nuove regole
„Pesticidi: se vicino agli asili solo di notte, ecco le nuove regole
„
Trenta metri di distanza da parchi e giardini pubblici, aree sportive ed aree verdi interne a plessi scolastici e asili nido, strutture sanitarie e socio assistenziali per tutti i prodotti fitosanitari qualora non siano adottate misure di contenimento della deriva; a 10 metri per i fitosanitari classificati tossici, molto tossici e/o recanti in etichetta le frasi di rischio previste dal PAN qualora, viceversa, siano adottate misure di contenimento della deriva; a 5 metri per i prodotti fitosanitari diversi da quelli precedenti se si contiene la deriva; a distanze inferiori (0-5 metri), ma solo per la distribuzione di prodotti fitosanitari non tossici, se si utilizzano sistemi di distribuzione dei fitofarmaci "a tunnel", lance azionate a mano con pressione moderata e proporzionata alle dimensioni della coltura, atomizzatori dotati di misure di contenimento della deriva.
“
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„Pesticidi: se vicino agli asili solo di notte, ecco le nuove regole
„

PER LEGGERE IL TESTO DELLA DELIBERA CLICCA QUI: delibera distanze fitosanitari
Sono queste le distanze minime per i trattamenti fitosanitari, contenute nella delibera approvata oggi dalla Giunta provinciale in attuazione del Piano nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN), che risale al 22 gennaio scorso. Tra le regole c'è anche quella che obbliga ad effettuare i trattamenti fitosanitari in prossimità di tali aree "sensibili", ovvero asili e scuole di ogni ordine e grado, solo nella fascia oraria che va dalle ore 22.00 alle 6.00. Secondo quanto comunica la giunta si tratterebbe di criteri più restrittivi rispetto a quelli previsti dal decreto nazionale: vista la realtà trentina, con un'alta concentrazione di frutteti in determinate zone, si è deciso di rafforzare le tutele per la salute dei cittadini. I Comuni a loro volta potranno, se lo riterranno opportuno, applicare criteri ancor più restrittivi.
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ALLESTIMENTO PRATICO DEL PREPARATO 500 E VISITA AZIENDALE
Domenica 27 settembre 2015, dalle ore 9:30 alle 17:00
Presso l’azienda “IL SERRAGLIO” di Marco Mazzanti
Località Ospital Monacale (FE), via Serraglio n. 7
Incontro con attività pratica di allestimento del preparato 500, o Cornoletame, visita aziendale e pranzo in agriturismo con prodotti aziendali. Con Marco Mazzanti e Fabio Fioravanti.
Contributo 50 euro. La quota comprende anche il pranzo (menù vario, piatti tipici e/o vegetariani).
Vi sarà modo di assaggiare il pane VIRGO (Progetto Bio Pane per il recupero e la valorizzazione di accessioni di frumento tenero di antica costituzione che rappresentano il materiale di partenza utilizzato per l'ottenimento di varietà migliorate per caratteristiche salutistiche e nutrizionali, per la cerealicoltura biodinamica e biologica).
Oltre all’allestimento pratico ed all’interramento del preparato 500, verranno forniti anche elementi utili per il corretto impiego, per la dinamizzazione, modalità e tempistiche di applicazione. Grazie all’uso di questo preparato da spruzzo è possibile stimolare l’umificazione della sostanza organica, favorire i cicli vitali ed esaltare la naturale attività biologica del suolo, favorendo la fertilità dei terreni.
Il suolo rappresenta la base per la vita sulla Terra. Una risorsa unica. Per questo va tutelato, amato e salvaguardato; la vita sul pianeta dipende dalla fertilità dei terreni.
La tutela di questa risorsa e la salvaguardia dell’ambiente rappresentano ormai delle priorità. Occorre dunque sostenere e lodare quelle persone che se ne prendono cura e che praticano una sana agricoltura.
Una sana agricoltura permette anche e soprattutto di produrre cibo di qualità, vitale e fonte di benessere. Contribuisce, inoltre, alla stabilità ecologica, all’equilibrio dell’ecosistema ed alla salvaguardia della biodiversità.
L’AZIENDA
L’organismo aziendale. Collocata nella versatile pianura ferrarese e racchiusa da una fitta siepe di confine, l'azienda si estende per 26 ha, di cui 20 coltivati a foraggi, cereali, frutta e ortaggi in rotazione, mentre i restanti 6 ha sono suddivisi tra i fabbricati rurali (quali la stalla per bovini da carne, il ristorante agrituristico, magazzini e fienili vari) e gli importanti elementi naturalistici (maceri, boschetti e siepi interne) ripristinati o realizzati ex novo a più riprese nel tempo.
Agricoltura biodinamica e ciclo chiuso. L'orientamento colturale è di tipo biodinamico, centrato cioè sull'utilizzo dei preparati da spruzzo e da cumulo e su un'impostazione aziendale denominata "a ciclo chiuso", un particolare modello che prevede la produzione interna dei foraggi per i bovini allevati i quali forniscono la quantità di concime necessaria a fertilizzare i campi, in una circolarità di fabbisogni che si autosostengono irrobustendo il ciclo produttivo. Gli strumenti e le pratiche biodinamiche, applicate con coscienza e consapevolezza, consentono di raggiungere sia nei prodotti ottenuti (le merci) sia nell'ambiente agricolo, elevati livelli di qualità nell'equilibrio.
Passione e rispetto per la natura, un'estrema attenzione alla qualità dei processi produttivi e la ricerca di rapporti più autentici e diretti con i consumatori: queste, accompagnate dall'inesauribile vena di ottimismo ed entusiasmo, le caratteristiche salienti dell'Azienda Agricola Biodinamica “Il Serraglio”, una realtà che da 30 anni opera nel settore dell'agricoltura biodinamica proponendo beni alimentari, servizi e attività formative.
Toccheremo con mano vari aspetti inerenti alla gestione aziendale ed alla coltivazione.
Ulteriori informazioni sul sito www.ilserraglio.com
Portare con sé abbigliamento da lavoro, indumenti e calzature di ricambio
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