L'ETÀ DELLA PLASTICA
Negli ultimi sessanta anni la plastica ha rivoluzionato la nostra vita e ormai avvolge tutto, anche il cibo che mangiamo ogni giorno. Basta pensare che il 90% degli imballaggi alimentari è in plastica, dalle bottiglie dell'acqua alle alici sott'olio, dagli utensili da cucina ai contenitori, ai piatti.
Le plastiche sono colorate, morbide, dure, trasparenti, ma per realizzarle servono plastificanti, antiossidanti, inchiostri, solventi. Una piccola dose di sostanze chimiche migra dal contenitore al cibo. Ci sono delle norme europee da rispettare e dei limiti da non superare perché alcune sostanze interferiscono col sistema endocrino, e altre sono cancerogene. Però si scopre che il limite consentito per il bisfenolo A, contenuto in molte lattine (dalla conserva al tonno), per le autorità sanitarie francesi non è sicuro, e quella sostanza in Francia è stata bandita. Un calcolo che nessuno ha fatto è sulla somma delle sostanze che a fine giornata una persona assume. Invece per quel che riguarda le dose massime giornaliere consentite, si riferiscono a un adulto di sessanta chili. Nessuno sa quale sia la dose tollerabile per un bambino. L'inchiesta ricostruirà i comportamenti quotidiani che espongono di più a questi interferenti endocrini, a partire dalle tende per doccia in pvc, e darà anche indicazioni su come limitare i danni...................
IL RESTO DELL'ARTICOLO CON VIDEO LO TROVATE SU:
http://www.report.rai.it/dl/LE PERSONE E IL PIANETA PRIMA DEI PROFITTI - STOP TPP - TTIP - CETA - TISA - EPA
P TPP - TTIP - CETA - TISA - EPA
IL 5 NOVEMBRE A VERONA MANIFESTEREMO IN CONCOMITANZA
CON LE DIMOSTRAZIONI EUROPEE CONTRO LE MULTINAZIONALI MOBILITIAMOCI e RIPRENDIAMOCI IL FUTURO
Le Grandi Multinazionali dell’America settentrionale e dell’Europa con questi trattati vogliono liberalizzare il commercio e gli investimenti, per produrre e distribuire i loro prodotti abbattendo i limiti dettati dalle leggi che in molti paesi proteggono la salute dei cittadini, l’ambiente, il lavoro e le produzioni locali. Un abbassamento delle tutele che colpirà i settori più deboli già colpiti dalla crisi.
Questo vale per il cibo, la sua produzione, distribuzione e consumo, così come per i farmaci, l’energia e la chimica, per i servizi pubblici e i beni comuni (scuola, sanità, acqua, previdenza e pensioni...),
la finanza, il sistema Bancario.
Tutto ciò a scapito delle produzioni locali, che non saranno in grado di sostenere la
competizione delle grandi Corporations, in primis l’agricoltura.
In Europa i lavoratori e movimenti sociali da qualche tempo si sono mobilitati per
fermare il TTIP con grandi manifestazioni in tutti i paesi, Italia compresa
Ma se oggi il TTIP (Trattato che liberalizza ulteriormente il commercio tra Europa e Stati Uniti sottoponendo eventuali controversie all’arbitrato di un tribunale privato) ha subito una battuta d’arresto, per le forti mobilitazioni che ci sono state in entrambe le sponde dell’Atlantico e per l’approssimarsi di importanti scadenze elettorali negli Usa e nella stessa Europa, per il CETA (Accordo tra Canada e UE simile al TTiP) invece si va verso la ratifica.
Durante il recente vertice di Bratislava del 23 settembre, infatti, i 28 i ministri economici dell’UE hanno stabilito l’obiettivo della firma in occasione del vertice euro canadese del 27 ottobre a Bruxelles. Per aggirare l’ostacolo della obbligatoria approvazione dei parlamenti dei 28 paesi dell’Unione, l’accordo verrà approvato ed entrerà in vigore subito, in via provvisoria e parziale, rinviandone
alcuni punti controversi (arbitrato-lavoro-sviluppo sostenibile).
In sostanza si creerà una situazione di fatto dalla quale sarà ben difficile
tornare indietro qualora qualche Parlamento lo rifiutasse.
Un cavallo di Troia per superare le mura delle resistenze che finora ha incontrato il TTIP
FACCIAMO APPELLO AI LAVORATORI, AI CITTADINI, ALLE FORZE SINDACALI
E POLITICHE, AI MOVIMENTI, ALLE ASSOCIAZIONI PERCHE’ SI ATTIVINO:
1) PER SOSTENERE LA BATTAGLIA PER BLOCCARE TUTTI QUESTI ACCORDI
2) PER DENUNCIARE IL GOVERNO ITALIANO CHE ATTRAVERSO LA FIGURA
DEL MINISTRO CALENDA SOSTIENE QUESTI ACCORDI E NON VUOLE CHE
I PARLAMENTI SIANO CHIAMATI A DECIDERE
Cerchiamo famiglie disponibili ad aprirci le porte di casa
CASTING
FAMIGLIE: Ogni volta che arriva la bolletta è un dramma? Il tuo
compagno/a passa ore sotto la doccia? Se pensi di aver bisogno di
ripetizioni in economia domestica e vuoi essere più amico dell’ambiente
questo è il programma che fa per te!
Cerchiamo famiglie disponibili ad aprirci le porte di casa e a raccontare il proprio rapporto con piccoli e grandi sprechi.
La trasmissione andrà un onda su una rete digitale molto nota. Una conduttrice entrerà nelle case, osserverà i consumi e gli sprechi e cercherà di aiutare la famiglia proponendo pratiche come l’autoproduzione di detersivi biologici oppure l’uso corretto dell’acqua quando si è sotto la doccia e via dicendo. Il programma andrà in onda a febbraio e le riprese inizieranno a fine ottobre. Se sei interessato invia una mail con i tuoi dati (nome, cognome, domicilio, numero di telefono, e una breve descrizione personale) a
elena.palin@gmail.com
Cerchiamo famiglie disponibili ad aprirci le porte di casa e a raccontare il proprio rapporto con piccoli e grandi sprechi.
La trasmissione andrà un onda su una rete digitale molto nota. Una conduttrice entrerà nelle case, osserverà i consumi e gli sprechi e cercherà di aiutare la famiglia proponendo pratiche come l’autoproduzione di detersivi biologici oppure l’uso corretto dell’acqua quando si è sotto la doccia e via dicendo. Il programma andrà in onda a febbraio e le riprese inizieranno a fine ottobre. Se sei interessato invia una mail con i tuoi dati (nome, cognome, domicilio, numero di telefono, e una breve descrizione personale) a
elena.palin@gmail.com
Invito delle dimostrazioni
Invito delle dimostrazioni della ditta Caffini. La macchina era già presente in entrambe le giornate che il Consorzio Valpolicella ha organizzato la scorsa estate a Tenuta Pule.
Falso biologico, Report smaschera gli imprenditori veneti in Romania
VENEZIA - È bastato cambiare un numero su un certificato per far passare undicimila tonnellate di grano duro convenzionale come biologico. La truffa è partita da San Paolo Di Civitate, provincia di Foggia. Gli enti che dovevano e potevano controllare sulla vendita se ne sono accorti sei mesi dopo, quando il grano è diventato semola e poi pasta spedita in tutto il mondo. Che cosa succede se poi si scopre che il grano non era biologico? Bisogna ritiralo dal mercato, ma dopo mesi è già cotto e mangiato.
L’inchiesta di Report di Bernardo Iovene andato in onda lunedì 10 ottobre, alle 21.30 su Rai 3 esplora il mondo dei certificatori e si sviluppa in Romania dove alcuni enti di certificazione italiani sono stati sospesi perché certificavano come biologici prodotti da imprenditori veneti trattati con fitosanitari e pesticidi. Gran parte del grano biologico che consumiamo arriva dai paesi dell’Est.
Bernardo Iovene si è trasformato in imprenditore agricolo per ricostruire come è stato possibile che in cinque anni siano transitate 350 mila tonnellate di falso biologico in Italia. A vigilare su tutto c’è il ministero delle Politiche agricole, ma proprio nel ministero e nel posto cruciale potrebbero annidarsi relazioni pericolose. Nell'anticipazione video di Report è stato intervistato anche l'imprenditore Massimo Roncon, dell'azienda agricola "Grains" di Arre (Pd), che invece produce produce granaglie biologiche da oltre 25 anni e che ha spiegato nel servizio come funziona veramente il biologico e che nulla ha invece a che vedere con le truffe oggetto del servizio televisivo. Roncon ha, a titolo personale, risposto ad una domanda del giornalista, chiarendo in modo chiaro il perché negli anni scorsi molti imprenditori italiani siano andati a sviluppare coltivazioni biologiche in Romania, evidenziando che tale sviluppo è stato determinato dal fatto che gli agricoltori italiani non volevano convertire le proprie produzioni dal tradizionale al biologico.
tratto da:
http://www.ilgazzettino.it/nordest/primopiano/report_inchiesta_falso_biologico_imprenditori_veneti_romania_truffa-2017014.html
L’inchiesta di Report di Bernardo Iovene andato in onda lunedì 10 ottobre, alle 21.30 su Rai 3 esplora il mondo dei certificatori e si sviluppa in Romania dove alcuni enti di certificazione italiani sono stati sospesi perché certificavano come biologici prodotti da imprenditori veneti trattati con fitosanitari e pesticidi. Gran parte del grano biologico che consumiamo arriva dai paesi dell’Est.
Bernardo Iovene si è trasformato in imprenditore agricolo per ricostruire come è stato possibile che in cinque anni siano transitate 350 mila tonnellate di falso biologico in Italia. A vigilare su tutto c’è il ministero delle Politiche agricole, ma proprio nel ministero e nel posto cruciale potrebbero annidarsi relazioni pericolose. Nell'anticipazione video di Report è stato intervistato anche l'imprenditore Massimo Roncon, dell'azienda agricola "Grains" di Arre (Pd), che invece produce produce granaglie biologiche da oltre 25 anni e che ha spiegato nel servizio come funziona veramente il biologico e che nulla ha invece a che vedere con le truffe oggetto del servizio televisivo. Roncon ha, a titolo personale, risposto ad una domanda del giornalista, chiarendo in modo chiaro il perché negli anni scorsi molti imprenditori italiani siano andati a sviluppare coltivazioni biologiche in Romania, evidenziando che tale sviluppo è stato determinato dal fatto che gli agricoltori italiani non volevano convertire le proprie produzioni dal tradizionale al biologico.
tratto da:
http://www.ilgazzettino.it/nordest/primopiano/report_inchiesta_falso_biologico_imprenditori_veneti_romania_truffa-2017014.html
Composto pesticidi nel sangue di delfini, pesci e uccelli
Esperti, campanello d'allarme anche per salute dell'uomo
(ANSA) - ROMA, 30 SET - Nel sangue di delfini, pesci e uccelli del Nord America scorrono anche composti chimici dagli effetti ancora sconosciuti. Per la prima volta scienziati canadesi hanno rilevato nel sangue di questi animali i composti PFPIA, una particolare famiglia di sostanze perfluoroalchiliche usate in pesticidi, vernici, impermeabilizzanti, stoviglie antiaderenti, già sotto osservazione perché potenzialmente pericolose per la salute dell'uomo.
Pubblicato su Environmental Science and Technology lo studio evidenzia che queste sostanze rimangono nell'ambiente per molto tempo, con ampie possibilità che possano essere inalate o ingerite da persone e animali. Questo particolare sottogruppo di sostanze perfluoroalchiliche una volta era impiegato soprattutto nei pesticidi, mentre ora continua a essere usato in diversi processi industriali, anche nella pulizia dei tappeti.
Gli scienziati hanno analizzato campioni di sangue prelevati da lucci dell'isola di Montreal, cormorani dei Grandi Laghi e delfini di Sarasota Bay, in Florida, e Charleston, South Carolina. Anche se in basse concentrazioni, i PFPIA erano comunque presenti nella totalità dei campioni. Una scoperta che secondo i ricercatori deve spingere a ulteriori studi, soprattutto dei potenziali effetti di queste sostanze.
(ANSA).
http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/animali/2016/09/30/composto-pesticidi-nel-sangue-di-delfini-pesci-e-uccelli_08b42c7b-c863-4af9-91ce-eec76129f2c7.html
Quality of food, quality of life
VALPOLICELLA E COLLINE DI VALDOBBIADENE
SABATO 8 OTTOBRE / MERCOLEDÌ 12 OTTOBRE
Sabato 8 ottobre 08:00 | 10:00 Partenza dalla Stazione di Venezia Santa Lucia con treno RV
2706 alle ore 8:12; arrivo alla Stazione di Verona Porta Nuova
alle ore 9:39.
Verona/Negrar 10:00 | 13:00
Percorso di avvicinamento con soste a Verona, breve visita alla
Cantina Sociale della Valpolicella in piena vendemmia
Negrar Villa Spinosa
13:00 Colazione presso Azienda Villa Spinosa con prodotti locali e
assaggio vini a cura del Consorzio Tutela Vino Valpolicella
Negrar Villa Spinosa
14.00 | 16.30 Convegno: Il paesaggio della Valpolicella un patrimonio di eccellenza da conoscere e custodire. Percorsi di attenzione e di valorizzazione ambientale (in collaborazione con Consorzio Tutela Vino Valpolicella)
17.00 | 19.00 Giro di Monte Castelon percorso sul paesaggio terrazzato e visita agli scavi del Tempio di Minerva
19:30 | 21:00 Cena d’accoglienza con prodotti tipici a Malga San Rocco (in collaborazione con Pro Loco di Marano Valpolicella)
21:30 Sistemazione in B&B
Domenica 9 ottobre Breonio
09:00 | 10:30 Breve visita di Breonio e trasferimento nell’abitato di Gorgusello per visita del mercato contadino
Ostello di Gorgusello
10:30 | 13:00 Conferenza tematica sui prodotti di eccellenza per la qualità della vita: un equilibrio responsabile tra uomo e territorio
Hernàndez Hernàndez Zulimar, Failed check-dams or new-born
terraced areas? Discussing results of a study on Fogo Island,
Cape Verde (Africa) Yamamoto Sanae, Changing terraced landscapes during the Chinese Society Transition – A case study on the Western development in Gansu Province
Angelica Dal Pozzo, Paesaggi terrazzati tra viticoltura intensiva e
hobby farming: diverse idee di qualità a confronto
Chrysafina Geronta, Soave dopo il riconoscimento. Riflessioni e
proposte sulla conservazione del paesaggio rurale storico
terrazzato delle colline vitate di Soave in seguito all’ingresso nel
Registro nazionale.
Gorgusello
13:00 | 14:00 Pranzo a base di prodotti locali con gnocchi di malga all'interno del mercato contadino. Partenza per visita Parco delle Cascate di Molina, con aree terrazzate e sito preistorico di Grotta di
Fumane
Molina 15:00 – 18:30
Trasferimento a piedi a Molina, visita del paese e del Parco delle
Cascate
Fumane 19:00 | 22:00
Serata di musica popolare alla Trattoria Val dei Progni, a cura del
gruppo “L’Eco dei Cantadori de la Val”.
Lunedì 10 ottobre San Giorgio di Valpolicella
09:00 | 13:30 Visita del borgo storico e convegno conclusivo con break offerto da associazioni locali
Soave 14:30 | 16:00
Visita al paesaggio rurale storico delle colline vitate del Soave:
un itinerario attraverso le pergole (con Andrea Turato e Aldo
Lorenzoni)
Rinfresco con assaggio vini tipici
Il programma continua a Valdobbiadene.....
CORSO LABORATORIO PRATICO DI APPLICAZIONE DI INTONACO COCCIOPESTO IMPERMEABILE
Ad ottobre la Rete Solare per l’Autocostruzione organizza il primo corso in Veneto
sull’intonaco coccio pesto impermeabile, con il patrocinio del Forum Italiano
Calce. Il corso sarà ospitato all’interno di una antica borgata ottocentesca
ristrutturata quasi completamente in autocostruzione, con interessanti soluzioni su
risparmio energetico, idrico e bioedilizia.
Il cocciopesto è un rivestimento murale a base di puro grassello di calce aerea
addizionata a polvere ottenuta da coppi e laterizi frantumati. Questo aumenta la
resistenza all’acqua e la possibilità di applicazione in esterno. Se opportunamente
steso e trattato ha ottime proprietà idrorepellenti è può essere utilizzato per
impermeabilizzare bagni o superfici a contatto con l’acqua. Le sue caratteristiche
di traspirabilità e igroregolazione lo rendono ideale per il risanamento naturale dei
muri umidi. E’ una tecnica fenicia adottata dai Romani, utilizzata in maniera
massiccia in acquedotti, cisterne, strade, pavimenti e terme, che si ritrova tuttora
in moltissime aree archeologiche in tutta l’area mediterranea. Viene usata come finitura per muri ma anche come pavimentazione, ed è tuttora praticata in Italia
da artigiani professionisti. Può avere colorazioni che vanno dal giallo ocra al rosso
chiaro a seconda del colore dei laterizi impiegati. E’ un materiale ideale per
applicazioni di bioarchitettura perché naturale al 100%, traspirante, igroregolatore
e di pregevole effetto estetico.
Nel corso, unico nel suo genere, si realizzerà un
intonaco in cocciopesto applicato su pareti e
superfici della casa, in sostituzione delle
piastrelle. Durante il corso si partirà dalla preparazione
delle miscele: coccio pesto, puro grassello di
calce e sabbia, per poi essere steso sulle pareti
e lavorato con attrezzi e pietre per renderlo
compatto ed idrorepellente. Infine sarà passata
una mano di sapone naturale diluito per
aumentare l'impermeabilità e la lucidatura.
Il corso è condotto dal maestro Danilo Dianti,
che ha una esperienza utraventennale
nell'utilizzo di pitture e intonaci esclusivamente
naturali e dall’arch. Daniela Re. Durante il corso
si potrà assistere al ciclo completo della
preparazione dell'intonaco, proprio come
facevano gli antichi romani. Verranno inoltre
fornite tutte le informazioni teoriche sul ciclo della calce, i materiali utilizzati, le
finiture possibili.
Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Per informazioni e iscrizioni:
corsi@autocostruzionesolare.it
320 2593653,
www.autocostruzionesolare.it
ORTOTERAPIA Terapia orticolturale
Corso a modulo unico finalizzato alla formazione di operatori in terapia orticolturale, interessati ad operare in ambito ri-abilitativo e terapeutico con il metodo dell’ortoterapia. Il corso prevede approfondimenti di competenze psico-educative (gestione del gruppo, rapporto con il paziente, capacità di cogliere segnali e sintomi, tecniche di ri-abilitazione) e di competenze agronomiche (programmazione e rotazione delle colture orticole, operazioni di manutenzione del verde). E’ inoltre presente un’area operativa nella quale si lavora alla creazione di percorsi riabilitativi soggettivi e di gruppo, attraverso l’utilizzo dell’ortoterapia.
La terapia orticolturale ha le sue fondamenta, scientificamente dimostrate, nel beneficio sull’individuo del lavoro a contatto con il verde, e si basa su tecniche riabilitative che nascono dalla fusione di competenze psicoeducative socio-sanitarie e agronomiche, discipline che assumono, in questo profilo professionale, pari dignità e importanza. Fino ad oggi, operatori di strutture sanitarie con vari titoli e qualifiche, armati di buona volontà, hanno spesso improvvisato laboratori di ortoterapia in spazi disponibili sia all'aperto che in strutture chiuse, senza essere supportati da una preparazione o professionalità specifica.
La Scuola Agraria, ente pioniere nell’ortoterapia che ormai da decenni opera con tale strumento sia presso la propria sede, sia presso varie realtà del territorio, ha ritenuto utile e necessario strutturare un corso di formazione teorico-pratico della durata di 160 ore per fornire una adeguata preparazione specifica a coloro che intendono operare con questo strumento.
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Il corso affronta le seguenti aree tematiche:
Area tecnica-agronomica
Area tecnica-agronomica
- Corretta impostazione e gestione di un orto produttivo
- Tecniche di manutenzione di un’area a verde (giardinaggio base)
- Vivaismo applicato
Area psico-educativa
- Il verde come complemento della terapia
- La disabilità: aspetti generali e specifici della disabilità intellettiva
- Approcci valutativi e tecniche ri-abilitative mediante l’orticoltura
Area operativa
- Creazione di percorsi riabilitativi soggettivi e di gruppo attraverso l’utilizzo dell’ortoterapia
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Opportunità di lavoro: l’operatore sociale con competenze in ortoterapia potrà svolgere la propria attività presso cooperative sociali (che spesso operano nel settore della manutenzione del verde e/o della produzione orticola), centri anziani, CPS, ospedali, scuole e tutte quelle strutture adibite ad accogliere e assistere persone con disagio o disabilità psichica sia momentanea che permanente. I corsi sull’ortoterapia possono essere quindi inseriti, a pieno titolo, nell’aggiornamento professionale degli operatori sanitari.
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La Scuola organizza periodicamente incontri di presentazione aperti a tutti gli interessati.
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Per ulteriori approfondimenti invitiamo a contattare
dott.ssa Carla Schiaffelli tel. 039 2302979 int. 2 sottoint. 2 c.schiaffelli@monzaflora.it
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Per ulteriori approfondimenti invitiamo a contattare
dott.ssa Carla Schiaffelli tel. 039 2302979 int. 2 sottoint. 2 c.schiaffelli@monzaflora.it
tratto da:
http://www.monzaflora.it/it-IT/corsi/ortoterapia/ortoterapia-terapia-orticolturale-unico
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