P TPP - TTIP - CETA - TISA - EPA
IL 5 NOVEMBRE A VERONA MANIFESTEREMO IN CONCOMITANZA
CON LE DIMOSTRAZIONI EUROPEE CONTRO LE MULTINAZIONALI MOBILITIAMOCI e RIPRENDIAMOCI IL FUTURO
Le Grandi Multinazionali dell’America settentrionale e dell’Europa con questi trattati vogliono liberalizzare il commercio e gli investimenti, per produrre e distribuire i loro prodotti abbattendo i limiti dettati dalle leggi che in molti paesi proteggono la salute dei cittadini, l’ambiente, il lavoro e le produzioni locali. Un abbassamento delle tutele che colpirà i settori più deboli già colpiti dalla crisi.
Questo vale per il cibo, la sua produzione, distribuzione e consumo, così come per i farmaci, l’energia e la chimica, per i servizi pubblici e i beni comuni (scuola, sanità, acqua, previdenza e pensioni...),
la finanza, il sistema Bancario.
Tutto ciò a scapito delle produzioni locali, che non saranno in grado di sostenere la
competizione delle grandi Corporations, in primis l’agricoltura.
In Europa i lavoratori e movimenti sociali da qualche tempo si sono mobilitati per
fermare il TTIP con grandi manifestazioni in tutti i paesi, Italia compresa
Ma se oggi il TTIP (Trattato che liberalizza ulteriormente il commercio tra Europa e Stati Uniti sottoponendo eventuali controversie all’arbitrato di un tribunale privato) ha subito una battuta d’arresto, per le forti mobilitazioni che ci sono state in entrambe le sponde dell’Atlantico e per l’approssimarsi di importanti scadenze elettorali negli Usa e nella stessa Europa, per il CETA (Accordo tra Canada e UE simile al TTiP) invece si va verso la ratifica.
Durante il recente vertice di Bratislava del 23 settembre, infatti, i 28 i ministri economici dell’UE hanno stabilito l’obiettivo della firma in occasione del vertice euro canadese del 27 ottobre a Bruxelles. Per aggirare l’ostacolo della obbligatoria approvazione dei parlamenti dei 28 paesi dell’Unione, l’accordo verrà approvato ed entrerà in vigore subito, in via provvisoria e parziale, rinviandone
alcuni punti controversi (arbitrato-lavoro-sviluppo sostenibile).
In sostanza si creerà una situazione di fatto dalla quale sarà ben difficile
tornare indietro qualora qualche Parlamento lo rifiutasse.
Un cavallo di Troia per superare le mura delle resistenze che finora ha incontrato il TTIP
FACCIAMO APPELLO AI LAVORATORI, AI CITTADINI, ALLE FORZE SINDACALI
E POLITICHE, AI MOVIMENTI, ALLE ASSOCIAZIONI PERCHE’ SI ATTIVINO:
1) PER SOSTENERE LA BATTAGLIA PER BLOCCARE TUTTI QUESTI ACCORDI
2) PER DENUNCIARE IL GOVERNO ITALIANO CHE ATTRAVERSO LA FIGURA
DEL MINISTRO CALENDA SOSTIENE QUESTI ACCORDI E NON VUOLE CHE
I PARLAMENTI SIANO CHIAMATI A DECIDERE