Divieto totale per alcuni oggetti e imballaggi in plastica monouso entro il 2021 e il 90% delle bottiglie in Pet riciclate entro il 2029. Queste sono solo alcune delle misure contenute nella nuova direttiva approvata dal Parlamento europeo lo scorso 27 marzo (dopo un primo voto nell’autunno 2018) per contrastare l’emergenza plastica, tutelare l’ambiente, mari e oceani in testa, e salvaguardare la nostra salute. Saranno infatti vietati alcuni dei prodotti in plastica usa e getta che più spesso sporcano le spiagge degli Stati membri (vedi infografica sotto) e per cui esistono già soluzioni alternative in commercio, riutilizzabili o biodegradabili. Si tratta di piatti e posate, cannucce, agitatori per bevande, cotton fioc, aste per palloncini, ma anche contenitori in polistirene espanso per bevande e cibi pronti da mangiare e pronti da cuocere, compresi come quelli usati da molte catene di fast food. Inoltre saranno vietati gli oggetti in plastica ossi-degradabile, che è difficilmente riciclabile e si degrada nell’ambiente contribuendo alla diffusione delle microplastiche.
Per i prodotti e gli imballaggi in plastica monouso per cui non esistono molte alternative, come i contenitori in materiale diverso dal polistirene per i cibi “ready to eat” (compresi quelli dei fast food), pronti da cuocere e bevande, sono previste misure di “riduzione quantificabile” del consumo, da raggiungere entro il 2026, ma senza specificare obiettivi precisi (nella versione votata in precedenza si parlava del 25%). Per le bevande, inoltre, tappi e coperchi non dovranno essere separabili dal corpo del contenitore, in modo da ridurne la dispersione nell’ambiente. Queste misure comprendono la presenza nei punti vendita di alternative riutilizzabili all’imballo usa e getta e il divieto di distribuirli gratuitamente, come è successo per i sacchetti della frutta e della verdura. Per la prima volta ci sono anche novità per le bottiglie di Pet, grandi assenti nella maggior parte delle discussioni sull’emergenza plastica. Entro il 2026 il 77% dovrà essere raccolto e riciclato, per poi arrivare all’ambizioso obiettivo del 90% entro il 2029. Accanto a questi provvedimenti, il Parlamento europeo ha stabilito che entro il 2025, le bottiglie di plastica dovranno contenere almeno il 25% di Pet riciclato, e il 30% entro il 2030.