IL PARLAMENTO UE CANCELLA IL GLIFOSATO

Notizia estremamente positiva, che porta nuova luce nella complicata lotta contro i pesticidi.



Una coalizione di 45 associazioni italiane aveva promosso questa decisione da parte dei deputati UE. Successo senza precedenti.

Il Parlamento europeo ieri (25 ottobre 2017) ha votato a favore dell'eliminazione graduale del glifosato in 5 anni, come più o meno nella proposta originaria del comitato per l'ambiente (che aveva proposto tre anni).

Questa è una novità fantastica, in quanto questo periodo include l'estensione del precedente provvedimento e il periodo di grazia, il che significa che il Parlamento ha appena votato che entro 5 anni non ci sarà più il glifosato.

Il comitato scientifico di PAN Europe sta ancora esaminando i dettagli, ma sente di esprimere un grande GRAZIE a tutti per tutto il grande lavoro fatto.

In sostanza, il Parlamento europeo ha approvato la richiesta di divieto totale entro dicembre 2022 degli erbicidi a base di glifosato e restrizioni immediate sull'uso dell'erbicida.

L'Unione europea dovrà promulgare un divieto per l'uso domestico e uno per quello agricolo non appena saranno a disposizione alternative biologiche (ad esempio i cosiddetti sistemi di difesa integrata) sufficienti per il controllo delle erbe infestanti. Il convitato di pietra è stata Monsanto (la multinazionale acquistata da Bayer), produttrice del Roundup, di cui il glifosato è principale sostanza attiva.

Sull'uso del glifosato in agricoltura si è discusso molto negli ultimi tempi, tra chi, soprattutto agricoltori, ne difende l'effetto positivo che ha nella resa delle colture e chi, in primis una coalizione di 45 associazioni italiane, ne denuncia gli effetti negativi per la salute.

Dopo mesi, se non anni, di dibattiti e scambi di prove a favore di ognuna delle due posizioni, è arrivato il giorno della verità. Ovviamente il voto ha riacceso il dibattito, con l'intervento della Coalizione #StopGlifosato che si è appellata agli europarlamentari italiani, chiedendo loro di votare per l'eliminazione totale dell'erbicida, e Confagricoltura che invece ha sottolineato come i test scientifici non abbiano rilevato pericolosità per gli esseri umani nel glifosato, e come sia fondamentale che il Parlamento Europeo prenda una decisione in modo serio e basata su dati oggettivi.

La coalizione #StopGlifosato aveva inviato una lettera con un appello a tutti gli europarlamentari italiani chiedendo di impegnarsi perché il Parlamento Europeo si pronunciasse sulle decisioni da assumere sul Glifosato. In particolare nella lettera si sottolineava la necessità del rispetto del principio di precauzione a tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente, opponendosi alla possibilità di procedere ad una nuova autorizzazione a livello europeo. "Viste le difficoltà fra i paesi ad assumere una posizione contro o a favore," aveva dichiarato Maria Grazia Mammuccini, portavoce della Coalizione, "l'Europarlamento può assumere un ruolo importantissimo, in linea con il parere della Commissione Ambiente e anche con l'indicazione che arriva dall'Ice, l'iniziativa dei cittadini europei, grazie alla quale sono state depositate e consegnate alla Commissione Europea oltre un milione di firme per fermare l'erbicida."
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