Botrytis day


 

Riceviamo e pubblichiamo


La botritizzazione controlllata come opportunità per la produzione di “vini nobili” da uve passite

GIOVEDI’ 6 GIUGNO 2013 ore 17.00
Presso il Centro per la Sperimentazione in Vitivinicoltura
via Pieve 64 – 37029 San Floriano (VR)
PROGRAMMA
Registrazione partecipanti
Ore 17.00
“Esperienze del Centro per la Sperimentazione in Vitivinicoltura
sulla botritizzazione artificiale delle uve per vini passiti”
Emanuele Tosi, Centro per la Sperimentazione in Vitivinicoltura,
Provincia di Verona

Ore 17:20
“Selezione di ceppi di Botrytiscinereae loro possibile applicazione
in processi di infezione controllata per la produzione di vini passiti
botritizzati”
Marilinda Lorenzini, Università degli Studi di Verona

Ore 17:40
“Prove di botritizzazione controllata in fruttaio”
MichelaAzzolini,CentroperlaSperimentazioneinVitivinicoltura,
ProvinciadiVerona-UniversitàdegliStudidiVerona

Ore 18:00
“Proposte applicative per diversificare i vini passiti”
GiacomoZapparoli,UniversitàdegliStudidiVerona

Ore 18:30
“Discussione stimolata da due esempi di vini sperimentali ottenuti
con la botritizzazione controllata”

La partecipazione è gratuità ma per l’esiguità dei posti disponibili è
indispensabile la prenotazione alla Segreteria organizzativa
Azzolini Michela 045 9288543 – michela.azzolini@provincia.vr.it






I n tr o d uz i o n e
Botrytiscinerea è un fungo patogeno ubiquitario responsabile di danni alle piante e
alla frutta che generalmente viene contrastato durante il periodo vegetativo della
pianta con idonee pratiche di difesa fitosanitaria.
Tuttavia, nella filiera di produzione del vino l’infezione di B. cinerea dell’uva può
rappresentare un fattore positivo che interessa specifiche produzioni quali quelle di
alcuni vini speciali (Sauternes, Tokaij Aszù e Trockenbeerenauslese) prodotti con
differenti tecnologie di vinificazione, da uve infettate da botrite in una fase di
sviluppo chiamata “muffa nobile”. La maggior parte di vini passiti Italiani non sono
ottenuti dalla selezione di sole uve botritizzate, ma dall’ammostatura di grappoli che
presentano un livello di infezione e uno stadio di sviluppo del fungo diverso a seconda
della varietà, dell’andamento stagionale e dalle condizioni del fruttaio. La presenza di
muffa nobile condiziona significativamente la qualità chimica e sensoriale dei vini
ottenuti in relazione alla quantità di uva botritizzata presente all’ammostatura, in
quanto essa conferisce peculiari caratteri organolettici non riscontrabili negli stessi
vini ottenuti da uve sane .
Lo scopo di questo incontro è quello di divulgare i risultati ottenuti in questi anni di
sperimentazione condotte dal Centro per la Sperimentazione di Vitivinicoltura della
Provincia di Verona e all’Università degli Studi di Verona -Dipartimento di
Biotecnologie e stimolare un dibattito con enologi e produttori