SCIOPERO DELLA FAME DI DON ALBINO BIZZOTTO, A DIGIUNO PER L'EMERGENZA AMBIENTE IN VENETO

Riceviamo e pubblichiamo
Ha riscosso molta attenzione, non solo sui media locali, lo sciopero della fame intrapreso da Don Albino Bizzotto per invitare amministratori ed opinione pubblica in genere a riflettere sulla gestione del territorio in cui viviamo.

Vengono citate alcune opere come ad esempio la Superstrada Pedemontana Veneta, Veneto City, la Valsugana, la Valdastico Nord e la Valdastico Sud, in quanto opere di notevole rilevanza e sulle quali si sono spese e si spenderanno molte parole e polemiche.
Non sono solamente le associazioni e realtà che si occupano di questioni di ambientali a dover riflettere su queste e moltre altre opere, ma tutti noi cittadini non possiamo non raccogliere l'invito alla riflessione che Don Bizzotto, attraverso questa iniziativa estrema, intende fare.

Ad essere messo in discussione è il nostro rapporto con il territorio e la necessità di comprendere che il suolo, ed in genere tutte le risorse naturali, non sono illimitate e da ciò deriva la necessità che ogni opera venga adeguatamente valutata certamente nei suoi vantaggi, ma anche nelle sue conseguenze di lungo periodo. La costruzione di una strada, di un centro commerciale, etc... comporta un consumo irreversibile di risorse il cui costo graverà anche sulle generazioni future.

Nell'area dei Colli Euganei sono molti i temi di interesse, dalla questioni cementifici con le relative prospettive di divenire anche centri di smaltimento di alcuni rifiuti, ai progetti di riforma dell'Ente Parco Colli Euganei, dalle nuove lottizzazioni commerciali al diffondersi di impianti a biogas.

L'iniziativa di Don Bizzotto ci infonde ulteriore energia per portare avanti la diffusione della consapevolezza dei cittadini su questi temi, affinchè le scelte compiute sul territorio diano la giusta importanza alle tematiche ambientali e, ci auguriamo, si possa sviluppare ancor più un senso civico volto alla tutela dell'ambiente in cui viviamo attraverso i comportamenti quotidiani di ognuno di noi.

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