MAREZZANE NON SI TOCCA ... SI SPOSTA AL COPERTO

riceviamo e pubblichiamo
domenica 6 ottobre ore 18.00 presso il teatro NOI di S.Pietro in Cariano

MAREZZANE NON SI TOCCA (piano B)

Penelope, la perturbazione in arrivo, ci impedisce di festeggiare “Marezzane Non si Tocca” all’aperto sulle colline, ma non ci ferma nel continuare a tessere la nostra rete di relazioni.
Abbiamo pensato di recuperare la seconda parte della giornata.
Quindi domenica 6 ottobre alle ore 18,00 presso il teatro del circolo Noi di San Pietro in Cariano via don Oliboni:“Dal digiuno contro il consumo del territorio un’occasione per il futuro” saranno presenti Luca Martinelli giornalista di Altreconomia (http://www.altreconomia.it/site/) e don Albino Bizzotto, fondatore dei Beati Costruttori di Pace, che con il suo digiuno ha dato avvio ad una forte presa di coscienza contro il consumo del territorio e contro le grandi opere del Veneto (oltre 90 persone veronesi stanno a staffetta proseguendo tale iniziativa digiunoterritorio.blogspot.it).

Letture di Massimo Totola e Cristina Patuzzo.
Alla fine proviamo a recuperare un po’ di festa con gustosa cena sempre presso il Noi di san Pietro in Cariano con l’immancabile riso all’amarone & C.(tipo gelato al pero miso…)si rinnova quindi l'appuntamento con "Marezzane non si tocca!", manifestazione nata dalle associazioni Valpolicella 2000 e Comitato Fumane Futura in difesa della collina che la cementeria di Fumane vuole trasformare in miniera a cielo aperto.
Un momento di festa per tutti bambini e adulti, un’occasione di incontro per associazioni e cittadini che hanno a cuore il futuro della Valpolicella.
Malgrado l’impegno delle associazioni abbiano bloccato il processo di riammodernamento della cementeria di Fumane e il rilancio pluridecennale di tale attività, malgrado l’impegno per bloccare l’utilizzo dei rifiuti nel cementificio, malgrado il parere negativo vincolante espresso dalla Sovrintendenza contro i nuovi progetti di escavazione, Marezzane purtroppo non è salva.
L’intervento del presidente della provincia Miozzi e la benedizione del Prefetto hanno riattivato i canali politici e i funzionari regionali e ministeriali perché si riaprisse la partita di Marezzane.
La Cementirossi ha fatto ricorso contro il parere della Sovrintendenza che il TAR ha stroncato
senza mezze misure.
Eppure malgrado tutto questo la funzionaria della Soprintendenza responsabile del procedimento della Cementirossi ha dovuto dimettersi anche a seguito delle pressioni nel frattempo intervenute e la regione anziché chiudere la procedura con la dovuta delibera di Giunta con la cassazione del progetto ha accettato che la Cementirossi presentasse una modifica al progetto che consiste in sostanza in una riduzione del sedime della strada per raggiungere Marezzane, ma confermando per il resto la cancellazione della collina.
Marezzane, luogo del cuore del FAI, luogo di congiunzione tra la Valpolicella e la Lessinia è diventato simbolo delle contraddizioni che si stanno giocando in Valle.
Marezzane si lega infatti con le problematiche dell’area Lonardi e i progetti di biomassa di San Pietro, con i devastanti progetti edificatori previsti nei PAT e piani Intervento dei comuni e i processi di negrarizzazione, contro la devastazione infrastrutturale prevista nel Piano Provinciale, con le lotte condotte dai cittadini di Pescantina per mettere fine alla devastante esperienza di Ca' Filissine, con il progetto di istituire il Parco della Valpolicella, con chi promuove una agricoltura che promuova la diversificazione, la riduzione ed eliminazione dei pesticidi, con la devastante e incontrollata attività di cava in Lessinia.
Marezzane non si tocca è uno di questi momenti in cui cresce la consapevolezza che la Valle è a un Bivio e che è necessario uno stop chiaro al suo consumo, che occorre promuovere una diversa vivibilità, che la Valpolicella diventi luogo in cui si promuove una diversa cultura del vivere un territorio.
Oggi "la collina è ancora in gioco" oggi la Valpolicella è in gioco.