LA VALLE CHE VORREI II

Venerdì 6 dicembre presso circolo Noi ore 20,30 – Via Chiesa, S. Pietro in Cariano.
Maggiori informazioni al 340 4915732

INTERVERRANNO:
Roberto Burdese, presidente Slow Food
Maurizio Pallante, fondatore e presidente del “movimento per la decrescita felice”
Averardo Amadio, presidente onorario WWF Veneto
Don Albino Bizzotto, fondatore associazione “beati i costruttori di pace”

* Serata aperta a tutti con ingresso libero presso circolo Noi ore 20,30 – Via don Oliboni, S. Pietro in Cariano. Maggiori informazioni al 340 4915732
La Valle che vorrei II è un momento molto importante per la valpolicella. La manifestazione unisce due percorsi da anni avviati dal Movimento per la Decrescita Felice e dall'Associazione Terra Viva, allo scopo di fare emergere idee e linee guida orientate allo stop al consumo di suolo, ad una mobilità eco-sostenibile, una urbanistica orientata alla ristrutturazione piuttosto che a nuova edificazione, a realizzare aree adatte a contenere attività artigiane al sostegno delle stesse, ad una politica che stimoli, con vari mezzi, una agricoltura in equilibrio con l'ecosistema, che favorisca lo sviluppo della fertilità del terreno e inquini gradualmente sempre meno. Insomma vorremmo agire dal basso, a partire dalle due associazioni che maggiormente si sono spese in questi anni per proporre progetti, soluzioni alternative alle attuali, adottate dalla maggiorparte dei comuni italiani. Una rivoluzione silenziosa, per accompagnare la politica verso scelte maggiormente oculate, che considerino la salute ed il bene comune prima degli interessi privarti e particolari.
Il primo incontro è stato fatto con una quarantina di associazioni all'inizio del 2012, quasi tre anni fa, all'agriturismo Agli Olivi nel paese della Valpolicella di Fumane. In quell'occasione abbiamo lanciato l'idea. Allora si chiamava per un PAT (piano di assetto territoriale) delle associazioni. Poi nel corso del tempo abbiamo raccolto tutta una serie di indicazioni da parte delle associazioni e le abbiamo confrontate con un progetto pratico ed attuato a Portogruaro, per comprendere la fattibilità del progetto.
Nel corso del tempo molte associazioni si sono aggregate andando ad incrementare quello che è un gruppo di tecnici, formato da architetti, ingegneri, termotecnici, esperti in case clima e case in paglia, in fotovoltaico e solare termico, in energia da fonti rinnovabili, in geotermia e mobilità eco-sostenibile.

L'anno successivo, in marzo del 2013 Terra Viva ha cominciato a muoversi sul piano culturale e politico, con la conferenza LA VALLE CHE VORREI: Enoturismo o ancora mattone? tavola rotonda con Sandro Boscaini presidente Masi Agricola, Maurizio Boselli docente Viticoltura a San Floriano, Paolo Manfrini direttore della div. turismo di Trentino Sviluppo. La serata, moderata dal giornalista Angelo Peretti, ha fornito il la per cominciare il dialogo e l'organizzazione di un percorso comune che unisse l'aspetto tecnico/scientifico a quello politico/culturale.

L'obiettivo dunque è applicare le linee guida elaborate nel percorso, ad una realtà territoriale specifica qual'è la Valpolicella. Dunque un territorio omogeneo, non un solo comune, che può, forse per la prima volta in Italia, fornire un messaggio d'inversione di rotta, di uscita dalla condanna del modello basato sulla crescita all'infinito, fenomeno per nulla realistico, già denunciato come causa dei nostri mali già negli anni settanta dal club di Roma, associazione non governativa, no-profit, di scienziati, economisti, uomini d'affari, premi nobel leader politici e intellettualiattivisti dei diritti civili, alti dirigenti pubblici internazionali, capi di stato di tutti e cinque i continenti.


L'intento propositivo e costruttivo è sicuramente compreso dalle associazioni. In particolare i quattro presidenti, tre nazionali ed uno regionali, ovvero Roberto Burdese, presidente Slow Food, Maurizio Pallante, fondatore e presidente del “movimento per la decrescita felice”, Averardo Amadio, presidente onorario WWF Veneto, Don Albino Bizzotto, fondatore associazione “beati i costruttori di pace”, hanno fatto un grande regalo con la loro adesione e partecipazione. Anche le associazioni locali ed i gruppi, dalla parrocchia all'associazione sportiva, verrenno successivamente coinvolti nel percorso, poichè l'intento è muoversi come territoruio andando al di la delle barriere sociali e dei gruppi di appartenenza. Una vera iniziativa dal basso in definitiva, senza l'appoggio o la benedizione di alcun partito, ne movimento di parte politica definito.

Ma non sarà una conferenza noiosa, al contrario sarà una conferenza al contrario, dove moltissimo spazio verrà dato agli interventi delle associazioni e delle singole persone presenti in teatro. Infatti Ii tempo delle relazioni iniziali sono limitate ad un quarto d'ora l'una, pur essendo i relatori di fama nazionale ed oltre. Ci soffermeremo, invece sugli interventi e le proposte/domande del pubblico. Le proposte dal pubblico non saranno formulate direttamente, ma saranno raccolte e lette da alcuni foglietti così da organizzare anche i tempi di esposizione ed evitare interventi troppo prolissi o monopolizzanti.

Insomma tutto è pensato per dare la parola prevalentemente alle persone ed organizzare così, un percorso continuativo per idee progettuali che anticipino e, in un certo qual modo, influenzino, le scelte della politica, piuttosto che rincorrere decisioni già prese, come sta succedendo sempre più speso in questi anni.

Il territorio vissuto e deciso dalla gente, anche politicamente, perchè no?