L’agricoltura veronese, quello che l'Accademia non dice

DA: www.verona-in.it

l rapporto L’agricoltura veronese dell’Accademia di Agricoltura Scienza e Lettere denuncia la cementificazione del suolo  veronese ma non dice come molti agricoltori, proprietari terrieri, siano protagonisti attivi nel consumo del suolo. L’Accademia di Agricoltura Scienza e Lettere ha di recente pubblicato L’agricoltura veronese, il rapporto periodico sui mutamenti che avvengono nel territorio. Il volume, ben curato e denso di dati, manifesta tuttavia delle evidenti omissioni quando affronta due temi cruciali e interconnessi del territorio veronese: il consumo del suolo e i nuovi vigneti.

Il consumo del suolo. Nel rapporto troviamo che la superficie provinciale territoriale per il 13% è coperta da costruzioni, strade e infrastrutture varie, così che nel veronese si costruisce di più che in Lombardia che con il 12,2% è la regione più edificata d’Italia. Il territorio veronese dal 1970 ad oggi ha perso 25.000 ha di suolo agricolo. Gli autori del rapporto parlano giustamente di un processo di “cementificazione della campagna” e “povertà di paesaggio” e denunciano le conseguenze di questa situazione con “frane e alluvioni in primis”. Una delle prime conseguenze è infatti l’impermeabilizzazione dei suoli che impedisce da un lato la penetrazione dell’acqua meteorica nel sottosuolo per rimpinguare le falde, dall’altro l’accelerazione in superficie della stessa acqua verso i fiumi con problemi di erosione, piene, esondazioni e allagamenti. ..........................
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