I conti (sul salmone) non tornano



Il salmone transgenico è il primo animale transgenico ad arrivare sulle tavole dei consumatori. “L’onore” spetta al salmone prodotto dalla AquaBounty Technologies, una società di Maynard, Massachusetts, che ha sviluppato il pesce geneticamente modificato e ha annunciato il 4 agosto scorso di averne venduto 4,5 tonnellate ai clienti canadesi.
Il pesce, una varietà di salmone atlantico, è progettato per crescere più velocemente, raggiungendo la dimensione di vendita in circa la metà del tempo – circa 18 mesi. AquaBounty ha venduto il suo primo batch commerciale a prezzo di mercato: 5,30 dollari per libbra (0,45 kg), secondo quanto spiegato dalla società che non ha voluto rivelare, però, chi lo abbia comperato.
Il pesce è stato allevato nelle vasche di un’azienda a Panama e ora la società ha in programma di ampliare la produzione aprendo un sito sull’isola Prince Edward del Canada, dove le autorità locali a giugno hanno dato la luce verde.

AquaBounty ha impiegato 25 anni per portare il suo salmone Ogm sulle tavole e ha sostenuto una lunga battaglia con i sistemi regolatori di diversi paesi. Il risultato è che tanto gli Usa che il Canada non richiedono al salmone-Frankenstein di essere etichettato come Ogm.
Ma a differenza del Canada, le battaglie politiche negli Stati Uniti hanno finora bloccato l’ingresso del salmone sul mercato a stelle e strisce.