Mission
L’espressione
fare salotto, nata nel Seicento e rimasta in voga fino a oggi, indica
l’uso di uno spazio privato per incontrarsi, dialogare e anche
scontrarsi.
Nella loro vicissitudine storica, i salotti furono spazi di confronto tra intellettuali e non, in alcuni casi vere e proprie fucine di idee.
L’idea del nostro salotto eclettico nasce nella scia di questa tradizione. Un gruppo di amici, uomini e donne, giovanissimi, giovani e meno giovani, intellettuali e non, che per congiuntura si sono ritrovati a condividere la bellezza di Villa Betteloni – luogo unico per la sua amenità e la sua storia poetica – decide di fare di quel luogo uno spazio.
Spazio e luogo non sono sinonimi, non indicano la stessa cosa. Un luogo è una dimensione in cui appaiono elementi secondo un certo ordine o posizione. Uno spazio è un luogo praticato, animato dai movimenti di chi lo vive.
Il salotto eclettico si propone come uno spazio di condivisione e riflessione, in incontri su temi inerenti la quotidianità del nostro vivere, affrontati da vari punti di vista: filosofico, letterario, musicale, bioetico, enogastronomico... per questo il salotto è eclettico, ma anche perché è pensato come un momento di incontro e scambio tra le idee di tutti i presenti.
In questo sta la sua particolarità culturale: non vi sarà l’ascolto di una voce unica, ma l’interazione delle voci di molti e molte.
Nella loro vicissitudine storica, i salotti furono spazi di confronto tra intellettuali e non, in alcuni casi vere e proprie fucine di idee.
L’idea del nostro salotto eclettico nasce nella scia di questa tradizione. Un gruppo di amici, uomini e donne, giovanissimi, giovani e meno giovani, intellettuali e non, che per congiuntura si sono ritrovati a condividere la bellezza di Villa Betteloni – luogo unico per la sua amenità e la sua storia poetica – decide di fare di quel luogo uno spazio.
Spazio e luogo non sono sinonimi, non indicano la stessa cosa. Un luogo è una dimensione in cui appaiono elementi secondo un certo ordine o posizione. Uno spazio è un luogo praticato, animato dai movimenti di chi lo vive.
Il salotto eclettico si propone come uno spazio di condivisione e riflessione, in incontri su temi inerenti la quotidianità del nostro vivere, affrontati da vari punti di vista: filosofico, letterario, musicale, bioetico, enogastronomico... per questo il salotto è eclettico, ma anche perché è pensato come un momento di incontro e scambio tra le idee di tutti i presenti.
In questo sta la sua particolarità culturale: non vi sarà l’ascolto di una voce unica, ma l’interazione delle voci di molti e molte.
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