In occasione dell’appuntamento promosso a Roma da Coldiretti, Ismea e Verona Fiere, “Il biologico ‘Made in Italy’ nelle strategie europee” in cui è stato presentato il Rapporto "Bio in cifre 2020", la Ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova in un intervento ha sottolineato che "L'agricoltura biologica nel nostro Paese rappresenta una realtà significativa e dovrà giocare un ruolo da protagonista nel prossimo futuro. Vogliamo che il biologico poggi le sue basi su fondamenta forti e lo diciamo con chiarezza: se qualcuno in Europa pensa di far aumentare le superfici a biologico abbassando il livello delle regole, in modo da fare diventare tutto biologico, noi non ci stiamo. "Siamo ben disposti a lavorare verso una crescita del settore, bisogna però tener conto delle peculiarità di ciascuno Stato membro e della crescita possibile in ogni realtà. Soprattutto non vogliamo che una crescita indistinta avvenga a discapito delle regole sulla qualità delle produzioni, che noi vogliamo siano sempre più rigorose e attente".
"Tutto il nostro agroalimentare si poggia, e si radica, sulla distintività e sulla eccellenza della qualità e il biologico deve essere una delle punte di diamante, in un'ottica di tutela dell'ambiente e della biodiversità. Se abbassiamo l'asticella delle regole, se riduciamo il rigore del controllo sul biologico facciamo un favore ai competitor delle nostre aziende e danneggiamo tutto il sistema agroalimentare italiano". Dunque, regole rigorose e grande attenzione in fatto di controlli sulle importazioni. Passaggio che la Ministra ha voluto ulteriormente sottolineare.
"E' fondamentale", ha proseguito, "mantenere sempre alta l'attenzione sulle garanzie per i consumatori e sul rispetto delle regole da parte degli operatori. Un settore in così rapida crescita è infatti molto esposto a rischio di frodi. Sui controlli ho sempre chiesto di migliorare il lavoro, aumentare le verifiche, tenere un rapporto di collaborazione attivo con le imprese. La qualità e la sicurezza del bio passano anche da un efficiente sistema di controlli. E l'Italia anche su questo è all'avanguardia".
"Vogliamo mercati aperti", ha detto ancora Bellanova, "dove esportare le nostre eccellenze, ma con regole chiare e rispettate da tutti. Particolare attenzione oggi poniamo anche alla possibilità che le innovazioni tecnologiche (come ad esempio la blockchain) possono portare al sistema di controllo per il biologico. L'innovazione deve essere a servizio del miglioramento di tutto il comparto".
Infine: "Sulle importazioni dobbiamo essere attenti e vigili", ha evidenziato, in riferimento ai dati riportati nel Rapporto sulla crescita delle importazioni di prodotti bio. "L'Italia si è molto impegnata negli anni passati per la modifica della normativa europea che, con i nuovi regolamenti in vigore a breve, finalmente introduce il principio di conformità alle regole europee per le produzioni biologiche da paesi extra Ue".
In chiusura, l'appello per l'approvazione del Testo Unico per il biologico. "Al Senato", ha detto la Bellanova, "chiedo di approvare quanto prima il Testo Unico per il biologico. Si tratta di una legge che può dare ancora più slancio e opportunità al settore".
Fonte: Ufficio Stampa Mipaaf