Una viticoltura sostenibile per l’alta Valpolicella

Venerdì 11 novembre ore 18
a Cavalo di Fumane
Teatro Parrocchiale

Convegno-DibattitoCome conciliare rispetto del territorio e sfruttamento economico attraverso un progetto
che unisca la salvaguardia della diversità colturale (viti, ciliegi, olivi, foraggio), lo sviluppo di vigneti
legati a vitigni autoctoni da valorizzare, il rispetto della morfologia del territorio, la nascita
di un turismo enologico ma anche ambientale che valorizzi il patrimonio ancora intatto
dell’alta collina valpolicellese


Interverranno:
Maurizio Boselli,
professore dell’Università di Verona, che presenterà uno studio sulle possibilità
di estendere la viticoltura alle zone di alta collina con la proposta di conservazione del territorio mediante
progettazione dei vigneti a "geometria variabile"  
Giovanni Beghini,
medico, rappresentante dell’associazione Terraviva, che tratterà di difesa dagli infestanti in modo naturale e dei vantaggi di una viticoltura che mira al biologico
Cecilia Trucchi,
proprietaria dell’Azienda Agricola Biologica Villa Bellini di Castelrotto di San Pietro
in Cariano, racconterà la sua esperienza di produttore di vini biologici
Damiano Tancon,
direttore del Servizio Forestale Regionale di Verona
Michele Cappelletti,
responsabile dell’ufficio vincolo idrogeologico del Servizio Forestale Regionale di Verona
che interverranno sulle tematiche ambientali dell’impianto dei vigneti in alta collina
Hans Onno Von Stepski Doliwa,
presidente dell'associazione regionale “Movimento turismo del vino” e proprietario della cantina Rechsteiner
di Oderzo di Treviso, interverrà sul valore dell’ambiente e del territorio per l’immagine dell’azienda viticola
e per lo sviluppo del turismo del vino
Moderatore: Massimo Rossignati, giornalista e segretario dell’Associazione culturale Borghi di Pietra