Piazza Isolo, diserbante il giorno del mercato bio

Associazioni ambientaliste e opposizione comunale in allarme per la campagna di diserbo che, con la bella stagione, il Comune sta mettendo in atto in diverse zone del centro e della città.
Giovedì 7 maggio, in piazza Isolo, sono spuntati avvisi dell'Amia con questo messaggio: «Attenzione: area trattata con diserbante in data 07-05-2015. Nome commerciale: Mastiff Ultra; principio attivo: Glifosate. È vietato l'accesso alle aree trattate per 24 ore».
I volantini erano affissi vicino alla fermata dell'autobus, su lampioni e panchine, all'ingresso del parcheggio, perfino sugli ulivi sotto la statua di San Comboni. Sarebbe stato forse più semplice transennare la piazza per impedire di avvicinarsi. Invece, proprio quella mattina, in piazza Isolo si teneva il mercatino biologico, e di persone ne giravano molte.

Francesco Badalini, presidente del Movimento per la decrescita felice (Mdf), spiega: «Siamo stati allertati da un nostro socio, basito perché la maggior parte della gente non prestava alcuna attenzione ai tanti ma piccoli avvisi dell'Amia, e il passaggio era continuo».
La notizia si è subito diffusa ad altre associazioni ambientaliste, come Terra Viva e Medici per l'ambiente – Isde. Tutte preoccupate perché il glifosate, o glifosato, il principio attivo utilizzato per sbarazzarsi delle erbe infestanti fra le pietre e nelle aiuole di piazza Isolo, è classificato come «probabile cancerogeno per l'uomo» dalla Iarc (International Agency for Research on Cancer), l'Agenzia dell'Oms per la ricerca sul cancro.
In particolare Giovanni Beghini, presidente dei Medici per l'ambiente, sottolinea che «la Iarc ha da poco innalzato il livello di pericolosità del glifosato da 2b a 2a, ovvero da “possibile” a “probabile” sostanza cancerogena. A Verona la notizia non è arrivata? Come possono il sindaco e il dirigente Ulss permettere a cuor leggero che si spargano queste sostanze?».
Il glifosfato, inventato 40 anni fa dalla multinazionale Monsanto, è tra gli erbicidi più usati al mondo, anche in Italia. Sulla sua pericolosità per l'uomo esistono studi contrastanti. La Iarc non l'ha inserito nel primo gruppo dei “sicuramente cancerogeni”, ma nei “probabili”, perché «è più che possibile che lo sia, ma non ci sono abbastanza prove». Lo scrupolo, però, ci starebbe tutto. .....

Il resto dell'articolo lo trovi su:

http://www.veronagreen.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=818:mercato-biologico-al-sapore-di-erbicida-in-piazza-isolo&Itemid=165