CONFLITTO D’INTERESSI SULLA PELLE
DEI CITTADINI”
Roma, 15 marzo
2017 - L’ECHA,
l’Agenzia europea per le sostanze chimiche, ha deciso oggi che il glifosato non
è cancerogeno e non provoca mutazioni genetiche, ma seri “danni agli occhi” ed
è “tossico con effetti duraturi sulla vita in ambienti acquatici”.
L’assoluzione è arrivata nonostante l’allarme lanciato dall’Agenzia
internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della
sanità sulla pericolosità del noto diserbante.
"Una
conclusione – sottolinea la portavoce della Coalizione #StopGlifosato
Maria Grazia Mammuccini – che non convince e a cui si è arrivati
esaminando gli studi pregressi, compresi quelli delle aziende produttrici.
Abbiamo lanciato già alcuni giorni fa l’allarme sul possibile conflitto
di interessi di alcuni membri della Commissione che ha emanato questo parere.
Almeno tre di loro hanno lavorato per società di consulenza del settore
chimico, interessate a sostenere il glifosato e a non far partire un serio
ripensamento sull’uso globale dei pesticidi nell’agricoltura europea”.
Inoltre, come ammette
la stessa ECHA, questo parere è basato “esclusivamente sulle proprietà dannose
della sostanza. Non tiene conto della possibilità di esposizione alla sostanza
e quindi non tratta dei rischi di esposizione”.
Per Patrizia
Gentilini, dell’Isde- Associazione medici per l’ambiente, “in altre
parole, secondo il controverso parere dell’ECHA (formulato considerando anche
studi non pubblicati, non sottoposti a revisione e condotti dall’industria
produttrice), in se stesso il glifosato non indurrebbe in modelli sperimentali
il cancro o mutazioni genetiche. Questo parere, secondo quanto dichiarato dalla
stessa agenzia, esclude la valutazione dei rischi da esposizione prolungata di
esseri umani (agricoltori e consumatori), sui quali l’ECHA paradossalmente non si
esprime. Ma è proprio l’esposizione sia professionale che residenziale o
attraverso l’acqua e gli alimenti, che rappresenta un rischio per la salute
delle persone, specie delle frange più vulnerabili quali donne in
gravidanza e bambini”.
Per la
Coalizione italiana #StopGlifosato “questo parere ‘parziale’ indurrà la
Monsanto a tirare un respiro di sollievo. Molto meno sollevati
sono i cittadini europei che si trovano di fronte a un giudizio sostanzialmente
avulso dalla realtà dei rischi quotidiani. Per questo occorre
sostenere la raccolta di firme per l’Iniziativa dei cittadini europei (ICE)
indirizzata al parlamento e alla Commissione Ue, affinché ascoltino
gli allarmi che vengono da una buona parte della comunità scientifica e
decretino l’eliminazione dell’erbicida dai campi europei. In meno di due mesi
questa iniziativa di legge popolare contro il glifosato è stata firmata da
mezzo milione di cittadini: occorre raddoppiare l’impegno e presentare
il milione di firme necessario per ottenere un cambiamento di rotta nelle
politiche del laissez faire sulla salute e sulla pelle dei cittadini”.
Le 45 Associazioni
riunite della Coalizione italiana #StopGlifosato lanciano un appello a tutti i
cittadini per firmare e promuovere l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE)
contro il glifosato, per far sentire alla Commissione europea la propria voce
contro l’uso del glifosato e contro un modello di agricoltura non più
sostenibile basato sull’utilizzo della chimica di sintesi lungo tutta la
filiera agroalimentare.
Sono già tanti i
cittadini che hanno sottoscritto la petizione #StopGlifosato, ma dobbiamo
essere sempre di più per spingere la Commissione Ue ad assumere la decisione
finale sull’uso del diserbante a tutela degli interessi generali delle persone
e non degli interessi particolari delle multinazionali della chimica.
Firma la petizione ICE
Per essere sempre informato sulle attività della Campagna StopGlifosato seguici su Facebook, (hashtag #StopGlifosato)
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Aderiscono alla
Coalizione italiana #StopGlifosato:
ACP-ASSOCIAZIONE CULTURALE PEDIATRI - AIAB -
ANABIO- APINSIEME – ASSIS - ASSOCIAZIONE PER L’AGRICOLTURA BIODINAMICA -
ASSO-CONSUM – ASUD – AVAAZ - CDCA – Centro Documentazione Conflitti Ambientali
- CONSORZIO DELLA QUARANTINA - COSPE ONLUS - DONNE IN CAMPO CIA LOMBARDIA -
EQUIVITA - FAI - FONDO AMBIENTE ITALIANO – FEDERBIO - FEDERAZIONE PRO NATURA -
FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA - FIRAB - GREEN BIZ - GREEN ITALIA -
GREENME – GREENPEACE - IBFAN- ITALIA - IL FATTO ALIMENTARE- IL TEST - ISDE
Medici per l’Ambiente - ISTITUTO RAMAZZINI - ITALIA NOSTRA – LEGAMBIENTE –
LIFEGATE - LIPU-BIRDLIFE ITALIA - MDC-MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO - NAVDANYA
INTERNATIONAL - NUPA-NUTRIZIONISTI PER L’AMBIENTE - PAN ITALIA – Pesticide
Action Network - REES-MARCHE - SLOW FOOD ITALIA - TERRA NUOVA - TOURING CLUB
ITALIANO - UNAAPI-UNIONE NAZIONALE ASSOCIAZIONI APICOLTORI ITALIANI – UPBIO -
VAS-VERDI AMBIENTE E SOCIETA’ - WWF ITALIA - WWOOF-ITALIA
La Portavoce del Tavolo delle associazioni: Maria Grazia Mammuccini, 3357594514
Gli uffici stampa:
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stampa AIAB: Michela Mazzali,- m.mazzali@aiab.it – Cell. 348 2652565
Ufficio stampa FederBio: Silvia Pessini - silvia.pessini@ariescomunicazione.it - Cell. 348 3391007
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Ufficio
Stampa Lipu : Andrea Mazza andrea.mazza@lipu.it
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Calderaro – l.calderaro@legambiente.it - 06.86268353
Ufficio stampa Associazione Biodinamica: Silverback, Greening the Communication – Francesca Biffi f.biffi@silverback.it - cell: 333 2164430
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