On. Ministro Maurizio Martina
Ministero delle politiche agricole,
alimentari e forestali
Via Venti Settembre, Roma
Gentile Signor Ministro Martina,
Pesticide Action Network
Europe (PAN Europe) et Pesticide Action Network Italy (PAN Italy) stiamo
seguendo attentamente l’implementazione della Direttiva 2009/128/EU sull’uso
sostenibile dei pesticidi (SUD); siamo pertanto contenti che la DG SANTE abbia pubblicato
il suo report
di valutazione., ed ancora piu contenti sapere
che il consiglio, Lei inclusa, abboa Abbiamo anche avuto il
piacere di rilevare la conferma del suo impegno, presso la tavola rotonda del
Consiglio Agricoltura del 6 novembre 2017, nell’assicurare una futura seria
implementazione di tale Direttiva.[HC1]
Vogliamo ricordare che la
scadenza del report di valutazione di cui sopra era prevista per il 26 novembre
2014 (SUD Art. 4.3) e che ora è il momento di agire seriamente per recuperare
il tempo perduto nell'implementazione del SUD.
La valutazione di PAN Europe dei piani
d'azione nazionali (NAPs) del 2013 mostra chiaramente che, anche se la maggior parte degli Stati Membri
utilizza i NAPs per raccogliere informazioni sull'uso dei pesticidi nel proprio
paese, non sono stati fatti molti progressi.
Dopo la pubblicazione
della relazione di valutazione della DG SANTE abbiamo preparato il rapporto di valutazione di PAN
Europe, in
cui esaminiamo l'adozione delle azioni da quando i NAPs sono stati preparati
nel 2011-2012. La nostra analisi mostra che sono stati compiuti progressi nel
campo dei controlli sulle attrezzature di irrorazione e nello sviluppo di corsi
di formazione e schemi di certificazione riguardanti il modo migliore per
spruzzare i pesticidi. Invece, sono stati compiuti pochissimi progressi nel
promuovere l'adozione di tecniche alternative, che sono la chiave per garantire
una seria riduzione dell’uso dei pesticidi. Concludiamo pertanto che i
principali risultati conseguiti dall'adozione del SUD sono le decisioni in
Olanda, Francia, Lussemburgo e Belgio di interrompere l'uso di pesticidi (in Italia, limitatamente al
glifosato) nelle
aree pubbliche a partire dal 2017-18.
Accogliamo con favore la
raccomandazione contenuta nella relazione di valutazione della Commissione in
cui si chiede “agli Stati Membri (...) di
migliorare la qualità dei loro piani, principalmente stabilendo obiettivi e
indicatori specifici e misurabili per una strategia a lungo termine". Rileviamo
inoltre con interesse che la relazione afferma: "La gestione integrata delle specie nocive è una pietra angolare
della Direttiva ed è quindi particolarmente preoccupante che gli Stati Membri
non abbiano ancora fissato obiettivi chiari e non ne abbiano assicurato
l'attuazione, compreso un uso più diffuso di tecniche di gestione del suolo, ome la rotazione delle colture '.
Nello specifico, in
occasione del Consiglio sull’Agricoltura dello scorso 6 novembre, Lei ha
ribadito l’importanza di un’adeguata formazione degli agricoltori relativamente
all’uso dei prodotti fito-sanitari; ha altresì sottolineato il ruolo decisivo
svolto dalla ricerca nel riuscire a codificare regole agronomiche precise da
far rispettare ai produttori e la necessità per gli agricoltori di avere
affidabili modelli previsionali a livello agro-meteorologico. Tuttavia, ci
permettiamo di evidenziare che il ruolo della ricerca dovrebbe essere ORA
SOPRATTUTTO quello di fare un ulteriore passo avanti rispetto a questo stato di
cose al fine di riuscire a proporre agli agricoltori VALIDE ALTERNATIVE all’uso
dei pesticidi. Lei ha ragione: l’Italia vanta una consolidata esperienza in
materia: non sarebbe ora che questa esperienza diventi trampolino di lancio per
assicurare l’adozione di alternative efficaci, diffuse e sostenibili ai
pesticidi? Gentile Signor Ministro:
se non ora, quando?
Invitiamo ciascuno Stato membro a rivedere il proprio NAPs come
segue:
ü Obiettivi
e calendari seri: il nuovo PAN deve
fissare obiettivi quantitativi di riduzione del 50% da ottenere in 10 anni,
seguendo il modello della Francia e, se necessario, accompagnandolo con
l'istituzione di una tassa sui pesticidi (come è stato fatto con grande
successo in Danimarca).
ü Misure
serie per proteggere l'ambiente acquatico e l'acqua potabile, con l'istituzione
obbligatoria di zone cuscinetto.Il
42% degli ecosistemi d'acqua dolce dell'UE soffre di tossicità cronica. Pesticidi vietati decenni
fa, come l’atrazina, un erbicida perturbatore reprotossico ed endocrino,
continuano a riapparire.
ü La
revisione del NAP per sviluppare un piano di impollinatore strategico -
proteggere le api e gli impollinatori: sebbene non sia esplicitamente menzionato nel SUD, è ormai sempre più riconosciuto che i pesticidi, principalmente insetticidi ma anche fungicidi,
hanno una vasta gamma di effetti letali e sub-letali sugli impollinatori in
condizioni sperimentali controllate e a livello di campo.
La UE ha recentemente dato il via a una propria strategia di impollinazione. È tempo ormai di diventare
coerenti e smettere di fornire deroghe all'articolo 53 per le autorizzazioni di
emergenza e promuovere invece soluzioni basate sulla natura, iniziando con la
creazione di fasce tampone di fioritura sul campo che attirano non solo gli
impollinatori, ma anche i predatori naturali per gestire i parassiti. La
invitiamo a guardare alcuni dei filmati che abbiamo prodotto con le
testimonianze degli agricoltori su come ciò possa essere fatto.
ü La revisione del NAP per elaborare un piano strategico sulla protezione del
suolo: la
presidenza estone ha riportato il dibattito sul suolo nell'agenda dell'UE. Come recenti studi dimostrano, il
45% del suolo d'Europa contiene residui di glifosato. Chiediamo agli Stati Membri
di includere la salute del suolo nel dibattito sulla revisione del NAP.
Invitiamo i ministeri nazionali e in particolare i sistemi nazionali di
consulenza agricola a guardare e organizzare eventi locali in occasione del sesto simposio a Bruxelles il 31 gennaio
2018, che
PAN Europe organizzerà in collaborazione con l'Organizzazione internazionale di
controllo biologico (IOBC) e l'Associazione internazionale dei produttori di
biocontrollo (IBMA) sull'implementazione del SUD (l'argomento specifico di
quest'anno è l'adozione della gestione integrata delle specie nocive nella produzione
di cereali).
ü Sviluppare
buoni indicatori UE sulla dipendenza dai pesticidi: dal 2011, Eurostat pubblica
annualmente i dati sulla vendita di pesticidi nell'UE.
Al
fine di garantire il monitoraggio sulla dipendenza quantificabile dall'uso dei
pesticidi, dobbiamo basarci sull'articolo 67 del regolamento UE 1107/2009 sulla
commercializzazione e la vendita di prodotti fitosanitari in cui gli agricoltori
sono tenuti a tenere una relazione sui prodotti utilizzati. Invitiamo gli Stati
Membri a assicurarsi che queste statistiche siano raccolte a livello di azienda
agricola e inoltrate ad Eurostat, consentendo di garantire la pubblicazione di
dati settoriali sull'uso dei pesticidi.
Chiediamo
una revisione del regolamento (CE) n. 1185/2009 relativo alle statistiche sui
pesticidi per garantire che vengano rilasciate maggiori informazioni su
sostanze specifiche nell'UE, rispettando il diritto dei cittadini alla
conoscenza.
ü Partecipazione
delle parti interessate alla revisione del PAN: chiediamo agli Stati Membri di garantire che il piano d'azione
nazionale riveduto sia preparato a breve, che i gruppi ambientalisti e di donne
siano coinvolti nella preparazione della revisione del PAN e che i nuovi piani
siano pubblicati all'inizio 2018.
Siamo consapevoli del fatto che non è sempre facile essere
agricoltori, soddisfacendo i requisiti di qualità richiesti dai mercati, dalle
banche, etc., tuttavia, quello che secondo noi dovrebbe fare la politica
dell'UE è pensare a più lungo termine e ricordare che l'agricoltura dovrebbe
lavorare con la natura e che una gestione diversa potrebbe col tempo aiutare,
non solo gli agricoltori a ridurre l'uso di pesticidi, ma anche i sistemi agricoli
a diventare più resilienti alle pressioni esterne.
Tuttavia, nell'intero dibattito sull'uso dei pesticidi,
ribadiamo l'importanza di abbandonare un approccio basato sui raccolti a breve
termine e la necessità di un sistema basato maggiormente suiricavi a breve e
lungo termine[1]. È
importante ricordare anche le numerose soluzioni naturali già applicate in alcune zone dell'Europa, le quali
consentono l’aumento sia della biodiversità che del profitto degli agricoltori.
Chiediamo pertanto agli Stati Membri di riflettere su queste
considerazioni nelle discussioni sulla riforma della PAC. Oggi alcuni degli
Stati Membri che godono dei pagamenti per ettaro più elevati sono, secondo i calcoli di PAN Europe, anche quelli che
utilizzano maggiormente i pesticidi e l'attuale PAC non
prevede riduzioni nel loro utilizzo.
La comunicazione della PAC si concentra sugli approcci
basati sui risultati: PAN Europe chiede che la riduzione dell’uso dei pesticidi
diventi uno degli indicatori di risultato e che il dibattito riguardante SUD e
PAC diventi molto più interattivo. Alcune riflessioni su come procedere in
questa direzione sono presenti nel rapporto di
valutazione di PAN Europe.
Grazie in anticipo per la considerazione relativa ai punti
sopra esposti.
Cordialmente,
FrancoisVeillerette
PAN Europe
Fabio Taffetani
PAN Italia
[1]Jacquet
F. et al. 2011: l’uso dei pesticidi può essere ridotto del 30%
senza conseguenze sul raccolto e sui margini; eLechenet et all 2017: l’uso dei
pesticidi può essere ridotto del 42% nel 59% delle (946) aziende
agricoleanalizzatesenza conseguenze sul raccolto).
[HC1]Non
possiamo fare l’introduzione un po piu interessante??