In Francia si discute di 14 bambini nati senza mani

In Francia si parla da giorni di un caso che coinvolge la sanità pubblica e quattordici bambini nati senza braccia, avambracci o mani in tre zone rurali, tra il 2007 e il 2017. Tra il 2009 e il 2014 sette bambini nacquero con una di queste malformazioni vicino al paesino di Druillat, nel dipartimento orientale di Ain; le loro famiglie vivevano tutte in un raggio di 17 chilometri da Druillat, vicino a campi coltivati a mais e girasoli. Le stesse malformazioni si presentarono in altri tre bambini nati tra il 2007 e il 2008 nella città di Mouzeil, nella regione occidentale della Loira Atlantica. Tra il 2011 e il 2013 altri quattro bambini nacquero nella città di Guidel in Bretagna, senza braccia, mani o avambracci.
Sul caso è intervenuta l’autorità pubblica francese, che giovedì scorso ha pubblicato i risultati della sua indagine, facendo riparlare di questa storia. L’agenzia ha detto che i casi nell’Ain rientrano nella media nazionale, che è di meno di 150 bambini nati con malformazioni all’anno, mentre gli altri rappresentano una concentrazione superiore. L’agenzia ha escluso cause genetiche e cromosomiche, e ha incontrato le famiglie per stabilire se le madri in gravidanza avessero assunto un cibo, un farmaco, una droga o una bevanda alcolica in comune, cosa che non era successa. Non avendo trovato un’ipotesi comune per l’origine della malformazione, l’ente ha deciso di non proseguire le indagini.
La decisione è stata molto criticata soprattutto da Remera, il Registro delle malformazioni della regione Alvernia-Rodano-Alpi, che ha sede a Lione ed è uno dei sei registri simili istituiti in Francia. L’agenzia accusa l’autorità pubblica di aver fatto «errori» metodologici e sostiene, stando a un’indagine che ha condotto per conto suo, che l’incidenza dei casi sia superiore alla media, circa il 58 per cento in più. Secondo la sua direttrice, l’epidemiologa Emmanuelle Amar, le cause andrebbero ricercate nell’ambiente circostante, che è rurale in tutti i casi: potrebbe essere un pesticida o una medicina data agli animali. A Chalamont, un altro paesino nell’Ain, nello stesso periodo in cui nascevano bambini senza mani erano nati anche alcuni vitelli senza coda.
La tesi di Remera è stata accolta da altre associazioni e politici. L’eurodeputato francese dei Verdi Yannick Jadot sospetta per esempio l’uso di pesticidi dannosi, vista la vicinanza di queste famiglie ai campi di mais e girasole. L’epidemiologo Bertrand Gagnière, che ha guidato l’indagine in Bretagna, ha risposto che «non ci sono prove per dire che è l’ambiente o che è l’agricoltura. In assenza di ipotesi, non ha senso lanciare ricerche in campo aperto, lo sappiamo che non portano a niente».
tratto da:
https://www.ilpost.it/2018/10/08/francia-caso-bambini-senza-mani/