BIOFACH, NUMERI DA RECORD NONOSTANTE L’EFFETTO CORONAVIRUS. ITALIANI SODDISFATTI





Si è chiusa con successo la trentaduesima edizione di Biofach, la fiera B2B leader a livello mondiale per il settore del biologico. Nonostante le preoccupazioni relative alle eventuali defezioni causa Coronavirus, i numeri finali superano tutti i record precedenti.
3.792 espositori provenienti da 110 Paesi su una superficie espositiva di 57.609 m², ovvero due padiglioni occupati in più rispetto all’anno precedente, e oltre 47.000 visitatori professionisti da 136 Paesi, in particolare da Germania, Austria, Italia, Francia e Olanda. Non solo, il programma convegnistico di primo livello, con gli oltre 10.000 partecipanti complessivi, conferma Norimberga la più grande piattaforma internazionale per scambiarsi informazioni e fare networking.
Soddisfazione anche tra gli espositori italiani presenti in fiera. “In questi giorni siamo riusciti a ottenere diversi buoni nuovi contatti, soprattutto con buyer provenienti all’area balcanica”, ci ha spiegato Simona Finessi, responsabile retail per l’Italia di Veritas Biofrutta, società del bio del Gruppo Mazzoni conosciuta al mercato con il brand Very Bio. “Per noi i Paesi di questa zona sono molto importanti per il prossimo futuro e li guardiamo con attenzione perché nell’Est UE vediamo una potenziale grande crescita del bio a fronte di una domanda quasi satura nei mercati dell’Europa occidentale. Inoltre abbiamo avuto manifestazioni di interesse da distributori svizzeri, altro mercato per noi molto attraente che vorremmo ulteriormente sviluppare”, ha concluso Finessi.
Positivo anche il giudizio di Gerhard Eberhöfer, responsabile vendite Bio Val Venosta (nella foto sotto): “La fiera è andata molto bene; abbiamo visto tanta vivacità e presenza di visitatori, più che al Fruit Logistica di Berlino. Penso che il Biofach abbia fatto un ulteriore salto in avanti. Non so dare un giudizio rispetto alla presenza o meno di asiatici; dal nostro stand non osserviamo nessun calo di presenze”.Non del tutto d’accordo Mirko Conte, sales manager per il fresco della pugliese BioOrto (nella foto sotto): “Questa manifestazione, a cui ormai partecipiamo da diversi anni, si è confermata interessante e positiva; peccato solo per l’allarme Coronavirus che, secondo noi, ha fortemente condizionato la partecipazione da Asia e Stati Uniti con assenze pesanti che influiscono sul nostro bilancio finale”.
Irrilevante, infine, ‘l’effetto virus asiatico’ per Amico Bio e Mace’. Per entrambe le realtà, la prima protagonista nel comparto dell’ortofrutta biodinamica mentre la seconda operativa nella produzione di succhi di frutta e nel settore degli snack, la fiera si conferma un appuntamento a cui ogni operatore bio non può mancare. (c.b.)