Gli attributi dei sistemi agricoli sostenibili
Un articolo pubblicato
sull'International Journal of Agricultural Sustainability evidenzia dieci
prerogative dei sistemi agricoli sostenibili. Si tratta di un’esigenza, più che di una
possibilità, come ben evidenziato nell’abstract di seguito tradotto:
“Ci sono molte visioni su come perseguire
un’agricoltura sostenibile che fornisca cibo a sufficienza e servizi
ecosistemici per le generazioni presenti e future in un'era di cambiamento
climatico, aumento dei costi energetici, disagio sociale, instabilità
finanziaria e crescente degrado ambientale. I necessari nuovi sistemi agricoli
capaci di affrontare le sfide di un mondo in rapida evoluzione richiedono
almeno dieci attributi che definiscono un Agricoltura Verde. Una delle maggiori
sfide è l’individuazione di obiettivi che qualsiasi strategia di produzione
agricola deve soddisfare per invertire le tendenze insostenibili causate da
scorrette tecnologie agricole. Solo quei modelli di agricoltura che soddisfano
tali obiettivi minimi promuovendo al contempo le comunità rurali verso la
sovranità alimentare, energetica e tecnologica possono essere considerati forme
sostenibili di Agricoltura Verde. Tenuto conto della diversità dei contesti
ecologici, socio-economici, storici e politici in cui si sono sviluppati e si
stanno evolvendo i sistemi agricoli, è saggio definire una serie di principi
flessibili e adattabili a livello locale oltre che i confini di sostenibilità e
resilienza per gli agroecosistemi del prossimo futuro.”
Ecco i dieci ‘attributi’ del sistema agricolo
sostenibile.
1.
Impiega varietà e razze locali, in modo da esaltare la diversità genetica e
migliorare l'adattamento al mutare delle condizioni biotiche e ambientali
2.
Evita l'uso non necessario dell’agrochimica e di altre tecnologie che
incidono negativamente sull'ambiente e sulla salute umana (come macchinari
pesanti, colture transgeniche, ecc)
3.
Si serve in maniera efficiente delle risorse (nutrienti, acqua, energia,
ecc); impiega in misura ridotta energia non rinnovabile e limita la dipendenza
da fattori di produzione esterni all’azienda
4.
Valorizza principi e processi agroecologici, come ciclo dei nutrienti,
azotofissazione, controllo biologico mediante la promozione di sistemi di
produzione agricola diversificati e l’ottimizzazione agroecosistemica della
biodiversità funzionale
5.
Innova tramite il ricorso al capitale umano sotto forma di conoscenze
scientifiche e competenze tradizionali e moderne; promuove reti di innovazione
e tecnologie appropriate grazie all'uso del capitale sociale e al rispetto
dell’identità culturale
6.
Riduce l'impronta ecologica del sistema di produzione, distribuzione e
consumo, in modo da ridurre al minimo le emissioni di gas a effetto serra e
l'inquinamento del suolo e dell'acqua
7.
Promuove pratiche che aumentano la disponibilità di acqua potabile, il
sequestro del carbonio, la conservazione di biodiversità, suolo e acqua
8.
È maggiormente capace di adattamento ai cambiamenti in base alla
possibilità di rispondere in modo tempestivo alle perturbazioni, perseguendo un
equilibrio tra la capacità di adattamento a lungo termine e l'efficienza a
breve termine
9.
Rafforza la resilienza del sistema agricolo mantenendo la diversità
dell'agroecosistema
10. Conserva dinamicamente le eredità
socio-culturali del patrimonio agricolo permettendo la coesione sociale e il
senso di orgoglio e di appartenenza, riducendo la migrazione
A cura di Luca Colombo
Green Agriculture: foundations for biodiverse, resilient and productive
agricultural systems
Parviz Koohafkan [1], Miguel A. Altieri [2] and Eric Holt Gimenez [3]
1 Land and Water Division, Food and Agriculture Organization (FAO) of the
United Nations, Viale delle Terme di Caracalla, 00153 Rome, Italy
2 College of Natural Resources, University of California, Berkeley, CA
94720, USA
3 Institute for
Food and Development Policy (Food First), Oakland, CA 94618, USA