L'apicoltura (come la salute nostra e dell'ambiente) non è conciliabile con l'agro-chimica industriale!

Questo l'articolo della C.I.A. Piemonte (preso in considerazione solo perchè attuale e acritico):
http://www.ciapiemonte.it/2017/10/glifosato-lefsa-avrebbe-copiato-dai-dossier-forniti-da-monsanto-e-una-bufala/

Al quale ho risposto con questa riflessione:

Glifosato: la bufala dell’Efsa che avrebbe copiato dai dossier forniti da Monsanto


Che l'ufficio stampa della CIA Piemonte beva le frottole del capo dell'EFSA è comprensibile, quello che è inaccettabile è che nè i primi (addetti stampa non meglio precisati) nè il secondo (capo EFSA) non abbiano (o meglio facciano finta di non avere) capacità intellettive di ciò che scrivono.
Bernhard Url, Direttore esecutivo di EFSA, lamenta "una serie di azioni per screditare il processo scientifico su cui si basa la valutazione Ue di glifosate" sostenendo che EFSA in questo processo abbia seguito un criterio scientifico e non copiato i dossier di Monsanto.
Il bello è che lui stesso fornisce la soluzione in due punti successivi:
1) “Se lo RMS (l'ente nazionale accreditato per la valutazione, in questo caso il BfR tedesco, che ha effettuato lo studio per conto di EFSA) concorda con una particolare sintesi o una valutazione, può incorporare  il  testo  direttamente  nella  bozza  di  relazione  di  valutazione”;
2) Peraltro, nella sua relazione valutativa (EFSA) del rinnovo di glifosato, in acronimo RAR, si evidenziano numerosi passaggi nei quali i testi del dossier di Monsanto sono stati modificati e corretti ove ciò era necessario.
Quindi non è vero che la valutazione UE è copiata, ma il fatto è che EFSA, concordando pienamente con il dossier di Monsanto, ne riporta semplicemente la documentazione tale e quale. In altre parole, non hanno copiato ... ma hanno avuto la stessa idea!
Pertanto le voragini scientifiche della valutazione EFSA non sarebbero colpa dell'agenzia europea, ma vanno attribuite a Monsanto e la disinformazione nasce, sempre secondo Bernhard Url, dalla mancata conoscenza degli iter normativi dell’EFSA.
Questo significa che un responsabile della sicurezza alimentare europea si possa nascondere dietro il fatto che sia stata rispettata la procedura prevista, ma senza tenere in nessun conto i risultati della ricerca internazionale che contraddicono completamente le attestazioni prive di fondamento di Monsanto.
E' come se potessimo scientificamente affermare che la terra è piatta, laddove la procedura amministrativa con la quale abbiamo ricavato tale affermazione segue una procedura prevista, anche se tutti gli elementi conoscitivi ci dimostrano il contrario!
L'unica affermazione giusta nell'articolo di CIA Piemonte è quella finale "Non resta quindi che annotare l’ennesimo caso di disinformazione sul glifosato", ma riferita all'articolo stesso.

A presto,
Fabio Taffetani