Olio di palma: la deforestazione del Borneo continua. L’unica speranza sono i consumatori e le scelte consapevoli

Nell’ottobre 2015 Johan Reboul, un giovane liceale allora diciassettenne di Nimes, aveva lanciato sulla piattaforma Change.org una petizione per chiedere alla Lu, marchio francese di biscotti e prodotti da forno, di abbandonare l’olio di palma. A distanza di tre anni Reboul ha pubblicato un aggiornamento sulla spinosa questione. Lo youtuber Le Grand JD accompagnato dal giornalista  Bernard Genier (RTS), sono andati nel Borneo, Indonesia, e hanno testimoniato la loro esperienza in un videoprodotto dalla Radio Televisione Svizzera (RTS). Contrariamente a quanto affermano le aziende e gli enti certificatori, la distruzione delle foreste causata da olio di palma avanza con sempre più disastrose conseguenze sulla biodiversità e le tribù locali.
Il documentario evidenzia una situazione drammatica, dove solo il 5% della foresta naturale è ancora presente nell’isola. Le conferme di questi dati disarmanti arrivano anche dall’ambientalista David Gaveau, del Center for International Forestry research, che ha analizzando migliaia di immagini satellitari della zona Borneo dagli anni ’70 ad oggi.
olio di palma piantagioni borneo indonesia 2018Il video mostra che l’olio di palma, indipendentemente dalla sua cosiddetta etichetta sostenibile, è responsabile della deforestazione di massa in Indonesia e Malesia. Secondo Johan Reboul, questi ultimi luoghi incontaminati possono ancora essere salvati se i consumatori alzano la loro voce contro le multinazionali che usano l’olio di palma. La sua petizione è ancora attiva e ha ormai superato 200 mila firme. Per sottoscrivere l’appello su Change.org cliccare qui.

tratto da:
http://www.ilfattoalimentare.it/olio-di-palma-deforestazione-borneo.html