In merito al convegno "Cambiamenti climatici e conoscenza scientifica" di sabato 16 Novembre 2019 a Verona

Sabato 16 Novembre a Verona è stato organizzato il convegno “Cambiamenti climatici e conoscenza scientifica”, organizzato da “21mo secolo”, casa editrice di testi negazionisti, e patrocinato da SERIT srl, controllata di AMIA spa, a sua volta controllata di AGSM spa, società multiservizi che gestisce l’erogazione di energia a Verona in appalto comunale. Di fatto, quindi, un evento patrocinato e promosso dal Comune di Verona. E’ davvero inconcepibile che si possa ancora dar voce (in Italia come all’estero), quando si parla di clima, a convegni di stampo negazionista, a maggior ragione quando questo viene patrocinato dal comune stesso.

Non potremmo essere più d’accordo con Vito Comencini (organizzatore e promotore dell’evento) che dice: “Quando si parla di clima bisogna basarsi su teorie scientifiche e non su credenze comuni”. Lo stesso Comencini che si riferisce alle teorie scientifiche sul clima (e quindi a tutti gli studi dell’IPCC, organismo ufficiale dell’ONU che monitora l’emergenza climatica) come “un castello di sabbia facilmente confutabile”. Vogliamo nuovamente ricordare che la libertà d’opinione non dovrebbe essere confusa con la libertà di disinformare! E allora andiamo a vedere quanta disinformazione è stata fatta a questo convegno! Condividiamo quindi con voi l’articolo scritto da Emiliano Merlin, ricercatore presso l'Istituto Nazionale di Astrofisica di Roma, con cui noi di Fridays for Future Verona siamo andati alla conferenza. Qui di seguito un estratto, a cui alleghiamo il link per leggere l’articolo intero:

“In breve, la tesi principale di tutti i relatori, ripetuta più e più volte nel corso dei loro interventi, è quella della “non scientificità” degli studi mainstream sul surriscaldamento globale – quelli cioè “catastrofisti”, e che individuano cause antropiche per il cambiamento climatico in atto, ammesso e non concesso che tale cambiamento climatico ci sia. Peccato che saranno proprio i relatori a dare prova di assoluta non scientificità. Nelle loro slides non c’è un solo riferimento bibliografico chiaro, i grafici sono spesso datati e spesso illeggibili con labels minuscole, e vengono discussi in tutta fretta. C’è un accumulo di asserzioni senza evidenze, fallacie logiche, riproposizioni di noti hoax già da tempo confutati. Vorrei provare a riassumere alcune (chiedo perdono, non le ho annotate tutte) tra le domande e le obiezioni che avrei voluto muovere dopo ciascuna presentazione, se mi fosse stata data la possibilità di farlo, cosa che purtroppo non è avvenuta – come spiegherò – nonostante i proclami di Comencini che aveva dichiarato di aver invitato gli attivisti di FFF “per dar loro la possibilità di conoscere un punto di vista differente” (di fatto assumendo quindi che nessuno si informi, nessuno conosca le tesi negazioniste, e che i “gretini” – come qualcuno durante il convegno ci ha non troppo bonariamente e con grande originalità apostrofati – siano solo ragazzini ingenui e disinformati).”

https://orsomerlin.wordpress.com/2019/11/19/sono-stato-a-un-convegno-di-negazionisti-climatici/

Alcune delle frasi dette al convegno:
- “Massimo rispetto per i ragazzi scesi in piazza, ma devono sapere che manifestano per una cosa che non conoscono e per questo possono venire strumentalizzati."
- “Se Trump è uscito dal Trattato di Parigi è doveroso fare una riflessione."
- “Si dice che si vuole arrivare ad "emissioni zero”, ma le emissioni zero le avevamo 200 anni fa. E 200 anni fa avevamo la schiavitù.”]