A PROPOSITO DI PESTICIDI TOSSICI

COMUNICATO STAMPA del 10 maggio 2012 - Campagna Nazionale in difesa del latte materno dai contaminanti ambientali
Pubblicato da: www.difesalattematerno.wordpress.com – difesalattematerno@gmail.com

Apprendiamo (qui) con vivo rammarico che sono stati riammessi sul mercato italiano il Basta
200, erbicida fogliare prodotto dalla Bayer Cropscience (a base di glufosinate ammonio) già
in precedenza sospeso in quanto classificato come "tossico", e che sono state rinnovate
deroghe per l'utilizzo di triciclazolo e del Vydate 10 per 120 giorni, quest'ultimo
contenente come sostanza attiva l'Oxamil, prodotto dalla multinazionale Dupont,
appartenente ai carbammati e già classificato come "tossico-pericoloso per l'ambiente".

Come genitori, madri, associazioni che promuovono l'allattamento, medici, ricercatori,
tutti parimenti impegnati per la difesa del latte materno dai contaminanti ambientali e dai
rischi complessivi dell'inquinamento specie sull'infanzia, esprimiamo la nostra più viva
preoccupazione al riguardo.
Vogliamo ricordare che l'esposizione anche a dosi infinitesimali di queste molecole può
essere pericolosa specie in fasi critiche dello sviluppo e della vita intrauterina, che nelle
valutazioni di rischio per la salute si tiene conto solo del singolo prodotto e non dell'effetto
"cocktail" che si realizza all'interno dei nostri stessi corpi, dell'interazione fra le varie
molecole, dei conseguenti effetti cumulativi e spesso sinergici che si vengono a creare,
nonché della molteplicità dei fattori di rischio e dei tempi di esposizione e delle
numerosissime altre variabili che sfuggono quando i problemi sono affrontati secondo
un’ottica riduzionistica e non sistemica, quale quella oggi dominante.
La letteratura internazionale segnala con sempre maggiore evidenza come le esposizioni
ambientali ad interferenti endocrini (fra cui moltissimi pesticidi) si associno ad una
crescente incidenza di patologie disfunzionali a carico di apparati e sistemi quali quelli:
riproduttivo, immunitario, metabolico, neuropsichico, ormonale; per non parlare della
crescente incidenza di cancro anche nell'infanzia e nell'adolescenza di cui il nostro paese
registra un ben triste primato.
Non capiamo davvero come possa L'Unione Europea sancire, da un lato, all' articolo 191 la
necessità del rispetto del Principio di Precauzione, ed il Parlamento Europeo ribadire tale
principio anche nel recentissimo Settimo rapporto su ambiente e biodiversità, e dall'altro
non operare concretamente in tale direzione.
Auspichiamo che voci indipendenti come le nostre siano maggiormente ascoltate e che la
salute dei cittadini di oggi - e soprattutto di domani - sia tenuta nella considerazione che
merita, ovvero al primo posto nella scala dei valori di una società civile.

www.difesalattematerno.wordpress.com