Si, lo so, non c’è occasione migliore di questa per evitare
l’interrogazione d’inglese o il compito di ornato. Ma cosa vogliono insegnare quelli li a noi, che sappiamo già
tutto, che c’è già tutto su internet ? Ma dai, fuori il telefonino, finchè
parlano c’è di sicuro qualche gioco da fare o un bel pisolino fingendo
attenzione. Ma che combutta hanno fatto con i nostri insegnanti, anche quelli
antipatici, quelli dei brutti voti. Cari ragazzi e ragazze, noi non sappiamo nulla, non abbiamo scritto
libri, vorremmo solo trasmettere un’idea: non fidatevi di nessuno che non sia
la vostra stessa testa. Professori,
genitori, pubblicità, preti e politici, educatori, libri, televisioni, istituzioni e partiti, ‘o sistema tutto ci
vuole disciplinati, consumatori di cibi, oggetti, luoghi, viaggi, onde
elettromagnetiche, spettacoli, musiche, macchine, ci vuole clienti, ci vuole
pazienti, ogni tanto malati,
individualisti, ci vuole disinformati,
acritici, ci vuole pilotare le notizie, le cronache, la storia, le
esperienze, la mente. Ci vuole dare a bere tutto quello che gli sembra utile al
suo proprio sostentamento e dominio. Un confronto su qualche criterio dobbiamo usare per
scegliere, questo è l’obiettivo che mi pongo da questo incontro. Per tutte le
scelte, per esempio col cibo propongo questo: quello che la bisnonna non
riconoscerebbe come cibo non si compra. Oppure con le notizie: a chi giova dare
una notizia in una determinata maniera ?
Questa idea che mi è proposta è
proprio convincente, semplice e mi piace davvero ? Senza dover sempre
pensare ai complotti ma ci si deve
chiedere sempre chi ha interessi e chi trae vantaggio da qualsiasi scelta nelle
dinamiche sociali. Questo spettacolo, o oggetto, mi piace davvero, mi serve, mi
emoziona davvero o lo consumo perché così fan tutti? Il criterio fondamentale e
unico che vi propongo è: Questa cosa va bene per me, per i BENI COMUNI, per la
natura, per il pianeta ? Perché ognuno di noi, il nostro insieme, i beni
comuni, la natura ed il pianeta sono la stessa cosa, si identificano. Per beni
comuni intendo molte cose: l’acqua pubblica per prima ma anche la bellezza del
paesaggio, la salute della terra, dell’ambiente e degli esseri viventi ma anche
l’economia, la speranza, la fiducia nel futuro.
E venendo al tema dell’inquinamento chiediamoci: chi sono le
vittime di questa situazione ? Chi è
esposto fin dalla sua fetale a ogni forma di inquinamento ? Lo sappiamo
che l’aspettativa di vita in salute negli ultimi anni sta drasticamente
diminuendo ? Questo riguarda direttamente voi, non me. Chi vi può difendere ?
Chi può affermare il vostro diritto alla salute, al futuro, a sognare, alla
fiducia ed alla speranza ? Nessuno !
Solo voi, ma avete bisogno di informazioni, di confronti, anche di
organizzazione, Dovrete diventare ciascuno
una guardia ambientale e cominciare dai vostri comportamenti, dalle
vostre scelte, ed essere coerenti. Dalla scelta del cibo all’ attenzione alle
confezioni degli oggetti, dovrete
produrre zero rifiuti, dovrete
cancellare il concetto di rifiuto così come l’abbiamo inteso finora.
Vi voglio solo raccontare la storia di un diserbante, così
esemplare.
I protagonisti sono: A) rettili. Anfibi, batteri, funghi,
insetti, micorrizze, e tutta la natura
invisibile, sotterranea, B)Il diserbante
glifosate, prodotto dalla sua casa madre Monsanto C) la popolazione, con tutti i suoi
componenti, gli scienziati, gli agricoltori, le istituzioni di controllo, gli
ambientalisti e tutte le altre persone
inconsapevoli. 1974, guerra del Vietnam
al culmine, la chimica in agricoltura spazza via ogni forma tradizionale, in
tutto il pianeta, si parla di rivoluzione verde che aumenta la produzione
agricola, rettili anfibi e funghi stanno bene, gli ambientalisti ancora non
esistono. La Monsanto, dopo aver testato bene il suo progenitore Napalm in
Vietnam, brevetta il glifosate come sia diserbante che come antibiotico. E’ una
molecola molto “promettente” e ci investe molti soldi. Dieci anni dopo al
governo tedesco arrivano studi segreti (si è scoperto pochi anni fa)che parlano
di teratogenicità della molecola su
animali da laboratorio (poveri animali), mentre vengono pubblicati molti studi
a firma sia della Monsanto che di
istituzioni pubbliche che asseriscono l’innocuità del prodotto e l’inutilità di
ulteriori ricerche. Nel frattempo si “inventano” e si mettono in commercio le
piante OGM, per coltivare le quali è
indispensabile l’uso del glifosate e gli interessi delle multinazionali del
cibo diventano sempre più grandi: le stesse aziende multinazionale producono
sementi OGM, diserbanti e farmaci, in un circuito che aumenta la povertà dei
paesi del sud del mondo, la pratica delle monoculture, la diminuzione della
biodiversità, lo squilibrio ecologico ed economico del pianeta, la fame sempre
più diffusa. Contemporaneamente e per tutti gli anni successivi le vendite e
l’uso del prodotto sono in continua ascesa in tutto il mondo e fino ai giorni nostri, quando ben il 70%
della superficie arabile del PIANETA è trattata con questo diserbante. E se ne
trovano tracce nelle urine di metà della popolazione europea, nel latte
materno, nel 70% dei prodotti da forno, perfino nella pioggia e nelle acque
superficiali, almeno dove si ricerca. Gli agricoltori ne usano sempre di più,
molta parte della “natura invisibile sotterranea” sparisce ma i ricercatori, i
medici, molti scienziati ne denunciano gli effetti. Se si apre su PUBMED alla
voce glifosate spuntano 4-5000 pubblicazione su centinaia di riviste
scientifiche ogni anno, alcune dicono che fa male alcune che è innocuo e da
questo capisco chi le finanzia.
In anni recenti alcuni Paesi ne vietano il commercio, la
Danimarca, lo Sri Lanka, la Russia, recentemente l’Olanda, sulla base di queste
ricerche. Esse sostengono tutto quello che l’azienda produttrice nega. E questo
è un primo esempio di differenza fra ricerca indipendente e ricerca di parte.
Gli studi dell’azienda sono fatti nutrendo con dosi adeguate per tre mesi gli
animali di laboratorio, mentre negli gli studi del professor Seralini si porta avanti l’esperimento fino a due
anni. Dopo sei mesi negli animali
nutriti con alimenti OGM, che significa trattati con glifosate, cominciano a
comparire le prime malattie ed alla fine si manifestano insufficienza renale ed
epatica, tumori dell’ipofisi e della mammella e la durata della vita è più
breve. La ricerca sulla tossicità degli alimenti deve essere sempre
assolutamente indipendente è troppo importante la verità. Ma non solo da un
punto di vista sperimentale si osservano anomalie e pericoli, con importanti ricerche epidemiologiche
cominciano a rendersi evidenti anche danni alla specie umana., che sono
l’infertilità, alcune malformazioni alla nascita, la disbiosi intestinale, il
tumore alla mammella ed al testicolo, l’aritmia cardiaca, tutte spiegabili con
il meccanismo d’azione della sostanza.
Cosa si fa per prevenire, come principio di precauzione ? Chi
come dove quando perché deve intervenire ? In ogni regione c’è una ARPA (Az,
reg. prot. Amb.) ma in questo caso abbiamo alcune cose da eccepire sul suo
operato. La prima. Fra le analisi delle
acque che annualmente ARPAV fa non vi è questa sostanza (d’altra parte solo la
regione Lombardia lo fa) che è una delle più usate, e questo non è logico,
anche perché è la sostanza più presente nelle acque superficiali lombarde,
dall’80 al 90 % dei campioni ne contengono tracce. La seconda è che da parte
ARPAV si sostiene che è giusto non fare
queste analisi perchè c’è ancora la convinzione della non pericolosità del glifosate in base
agli studi degli anni ’80. Possibile che nessuno abbia avuto più il tempo di aggiornarsi? Il risultato è che le malattie aumentano,
l’aspettativa di vita in salute diminuisce, la biodiversità diminuisce, gli
agricoltori non imparano metodi alternativi, il pianeta è sempre più impregnato
da veleni. Le vendite del prodotto
aumentano in modo vertiginoso ogni anno.
La nostra generazione
si è accorta tardi dei danni che fa, ora sta veramente a voi, per la vostra
salute, e quella delle generazioni dopo
di voi, il compito di cambiare metodi, stile,
approccio, il compito di risanare questo pianeta malato. Se per la nostra
generazione le priorità sono state le varie forme di realizzazione personale
credo che per voi la priorità sia il risanamento ambientale.