Glifosate: l'uso di un metodo analitico in un programma di monitoraggio delle acque superficiali

Il Glifosate, classificato agente cancerogeno 2A dallo IARC(marzo/luglio 2015), è la molecola ad azione fitosanitaria (erbicida) più impiegata al mondo, basta pensare che nella sola Toscana si registra, per i formulati a base del principio in questione, una vendita media annua di circa 100 tonnellate (elaborazione ARPAT su dati SIAN - Sistema Informativo Agricolo Nazionale 2012). Proprio in Toscana ne è stato recentemente vietato l'utilizzo per usi extra-agricoli.
La sospetta cancerogenicità e l’esteso utilizzo fanno si che il monitoraggio del Glifosate e del suo principale prodotto di degradazione (acido aminometilfosfonico in acronimo AMPA) sia uno dei più recenti e principali “focus” di ogni programma di monitoraggio delle acque A livello analitico, Glifosate ed AMPA, presentano difficoltà uniche in quanto sono sostanze polari, non volatili e prive di gruppi cromofori. ........
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