
I due interventi prevedono per gli agricoltori un impegno di cinque anni a fronte dei pagamenti erogati. La misura ha quindi un orizzonte pluriennale e per questo motivo il bando della scorsa primavera ha già stanziato tutte le risorse previste dal Psr per il periodo 2014-2020. Eventuali avanzi di spesa, dovuti a rinunce o alla riprogrammazione delle risorse, potranno dare vita a nuovi bandi nei prossimi anni.
L’aiuto erogato compenserà le perdite di reddito e i costi aggiuntivi derivanti dagli impegni assunti per la conversione a pratiche e metodi di agricoltura biologica, come definiti dalla normativa di riferimento. Il calcolo dei premi per l’adozione di pratiche di agricoltura biologica è stabilito dal loro confronto con metodi di coltivazione convenzionali.
In Veneto sono presenti 1.804 operatori impegnati nel biologico, di questi una componente consistente è costituita da aziende di trasformazione, tra le più numerose a livello nazionale. La superficie coltivata con metodi biologici è pari a 15.205 ettari e le principali colture che impiegano metodi biologici sono i cereali (2.863 ettari) e quella viticola (2.405 ettari).
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Fonte: Regione Veneto