tratto da: https://www.coltivazionebiologica.it/calendario-lunare/
Il calendario lunare è uno strumento che permette ai contadini di capire qual è il momento ideale per effettuare i lavori di cui necessita l’orto. Si tratta di un semplice calendario, arricchito però con le fasi lunari e i suggerimenti dei lavori da effettuare nel campo, a seconda dei mesi. In questo modo, i contadini che lo desiderano, potranno consultarlo per decidere il momento giusto per la semina e il trapianto dei loro ortaggi, quando effettuare le potature, e come organizzare tutte quelle operazioni tecniche che permettono alle piante di produrre frutti sani e gustosi e di farlo in modo abbondante.
Vi abbiamo già parlato del perché la luna è considerata importante in agricoltura. Con questo utile strumento, potrete quindi mettere in pratica tutti i consigli appresi fin qui e capire come muovervi nel vostro orto per tutti i 365 giorni dell’anno.
Perché consultare un calendario lunare
All’interno di un calendario lunare moderno, oltre alle fasi della luna, si trovano molte informazioni tecniche importanti per quanto riguarda la cura di un orto. È dunque sempre buona norma consultarlo, al fine di non commettere grossolani errori sia nella scelta delle piante che si decide di volta in volta di coltivare, che nelle tempistiche di semina e piantumazione. Questa tipologia di calendari ci permette di stilare un’agenda puntuale dei lavori da fare, evitando quindi di perdere il passo con le stagioni e mantenendo un certo equilibrio nel nostro orto.
A cosa serve il calendario lunare
Prima ancora della semina e dei trapianti è importante lavorare bene il terreno, concimarlo, preparare eventualmente l’impianto di irrigazione, realizzare le trappole cromotropiche e/o a feromoni e tutti gli altri sistemi di difesa meccanica dai parassiti delle piante. Una volta effettuale le semine e i trapianti (seguendo le giuste fasi lunari), diventano poi importanti i lavori di pacciamatura, potatura delle piante, sfemminellatura, sarchiatura, rincalzatura, la realizzazione delle strutture per le specie rampicanti, la preparazione dei macerati naturali, gestire la protezione dalle intemperie e tanto altro ancora. Tutte operazioni per le quali è necessario avere una buona agenda organizzata. Ecco dunque che un il calendario della luna diventa un aiuto organizzativo fondamentale.
I diversi calendari lunari nella storia
I Sumeri furono probabilmente i primi a sviluppare un calendario basato interamente sulla ricorrenza delle fasi lunari. Ogni mese sumero-babilonese iniziava con la Luna nuova. Sebbene periodicamente fosse usato un mese intercalare, queste intercalazioni erano casuali, inserite quando gli astrologi si rendevano conto che il calendario era divenuto sfasato rispetto alle stagioni. A partire dal 380 a.C. circa, tuttavia, furono stabilite regole fisse riguardanti le intercalazioni, prevedendo la distribuzione di sette mesi intercalari a intervalli designati su periodi di 19 anni. Furono gli astronomi Greci, però, a organizzare delle vere regole per le intercalazioni, così da coordinare al meglio gli anni lunari e solari. È probabile che il calendario repubblicano Romano fosse basato sul calendario lunare dei Greci.
Ebraico
I calendari lunari rimangono oggi in uso tra alcuni gruppi religiosi. Il calendario ebraico, che presumibilmente risale a 3.760 anni e tre mesi prima dell’era cristiana, ne è un esempio. L’anno religioso ebraico inizia in autunno e consiste in 12 mesi alternati tra 30 e 29 giorni. Consente un anno bisestile periodico e un mese intercalare.
Musulmano
Il calendario lunare musulmano risale invece all’Egira, anno 1 dell’Islam (15 luglio 622 d.C.), il giorno in cui il profeta Maometto ha iniziato la sua migrazione dalla Mecca a Medina. Nella sua struttura, però, non si fa alcuno sforzo per tenere insieme lo sfasamento degli anni rispetto ai cicli stagionali.