agricoltura biologica aumentano anche i rischi di un utilizzo improprio dei mezzi tecnici, in taluni casi neppure consentiti dal regolamento comunitario; d’altra parte molte aziende hanno investito nello sviluppo di mezzi tecnici per l’agricoltura biologica, cercando di entrare nel mercato nel modo più rapido e conveniente, offrendo ogni tipologia di prodotto.
Nel nostro Paese il settore dei mezzi tecnici per l’agricoltura biologica non è ancora adeguatamente regolato in tutti i suoi diversi ambiti e spesso alcuni aspetti normativi inerenti i prodotti fitosanitari possono quindi facilmente essere soggetti a una libera interpretazione degli operatori, siano essi agricoltori, tecnici o certificatori; inoltre non esiste in Italia un ente, pubblico o privato, che certifichi l’utilizzo di un agrofarmaco in agricoltura biologica, lasciando all’azienda produttrice facoltà di autocertificazione. Risulta quindi auspicabile che l’agricoltura biologica, ovvero “la forma” di agricoltura più controllata e certificata, possa efficacemente regolare l’utilizzo dei prodotti fitosanitari, ovvero tutti quei mezzi che sostituiscono (con l’aiuto fondamentale e le conoscenze dell’agricoltore biologico) i prodotti di sintesi, la cui assenza è ancora oggi percepita dal consumatore come il valore aggiunto rispetto all’agricoltura convenzionale. Questa “virtuosità” dell’agricoltura biologica impone quindi altrettanto rigore nel disciplinare l’utilizzo dei mezzi tecnici per la difesa contro i parassiti delle piante.
In questo quadro appare evidente che chi ha a cuore l’agricoltura biologica debba muoversi per evitare, in ogni ambito, contraffazioni e mistificazioni, a tutela del consumatore e, non ultimi, dei produttori, agevolando il lavoro degli organismi di certificazione. Per tali motivi FederBio, che raggruppa tutti i principali attori della filiera del biologico, ha deciso di attivare un Gruppo di Lavoro allo scopo di esprimere un parere motivato sull’ammissibilità dei formulati commerciali impiegabili per approntare un elenco sempre aggiornabile dei prodotti fitosanitari impiegabili in agricoltura biologica.
Il tutto con l’intento non di penalizzare la filiera ma di supportare gli operatori e gli organismi di certificazione, semplificandone il lavoro.
l Gruppo di Lavoro FederBio è coordinato da Stefano Di Marco del CNR-Ibimet di Bologna; membri del Gruppo di lavoro sono Pierangela Schiatti, Pino Mele, Massimo Benuzzi, Fabio Paci, Marco Serventi, Alessandro D’Elia e Marino Morrone, che rappresentano rispettivamente gli agricoltori biologici, i produttori di mezzi tecnici e gli enti certificatori. Daniele Fichera di FederBio ha in carico la segreteria del Gruppo di Lavoro.
Il processo di valutazione dei prodotti fitosanitari si è basato su due concetti fondamentali:
• Che il principio attivo sia incluso nell’allegato II del Regolamento CE 889/2008
• Che il prodotto fitosanitario o il coadiuvante di prodotti fitosanitari siano regolarmente autorizzati in Italia dal Ministero della Salute una volta che il principio attivo sia stato valutato a livello europeo ed inserito nella Banca dati ufficiale del Ministero (disponibile presso http://www.salute.gov.it/fitosanitariwsWeb_new/FitosanitariServlet).
Grazie a questo incrocio è stata selezionata una lista di prodotti fitosanitari che contengono i suddetti principi attivi e che sono quindi impiegabili in agricoltura biologica.
La lista è ripartita in 3 sezioni:
1. Elenco dei prodotti fitosanitari impiegabili in agricoltura biologica per la difesa delle colture (consultabile e scaricabile in ordine alfabetico sia come principio attivo sia come nome commerciale) che contiene tutti i prodotti a base di sostanze di origine animale e vegetale, i microrganismi, le sostanze prodotte dai microrganismi, le sostanze da utilizzare in trappole e/o distributori automatici, preparati da spargere in superficie tra le piante coltivate e altre sostanze di uso tradizionale in agricoltura biologica, tutti regolarmente registrati in Italia.
2. Elenco dei prodotti commerciali a base di feromoni (confusione e disorientamento sessuale) regolarmente registrati in Italia e ripartiti per le principali colture di applicazione (vite, pomacee, drupacee, altre), così da consentire una più rapida individuazione del prodotto.
3. Elenco dei principali macrorganismi utili (insetti, acari e nematodi) che possono essere utilizzabili e reperibili sul mercato in Italia. Si sottolinea che questa categoria non necessita di alcuna autorizzazione per l’immissione in commercio in Italia, pertanto la lista viene riportata solo a scopi divulgativi. Altre specie possono essere utilizzate conformemente purché non esotiche.
La Lista è stata compilata grazie al supporto di BDF banca dati agrofarmaci (www.bdfagro.it - Ecospi srl Milano tel. 02.6555926), alla quale si rimanda per ogni ulteriore specifica tecnica dei prodotti commerciali (quali, ad esempio, dosaggio, colture e target di registrazione, tempo di carenza, etichetta completa, ecc.). La lista viene revisionata mensilmente in base alle nuove registrazioni sulla scorta degli aggiornamenti di BDF banca dati agrofarmaci.
Grazie ad una convenzione con Ecospi srl gli utilizzatori dei servizi di FederBio potranno acquistare BDF banca dati agrofarmaci ad un prezzo riservato indicato su www.bdfagro.it/federbio.htm.
Per ogni segnalazione di errori o mancate inclusioni si prega di contattare FederBio, all’indirizzo mezzitecnicibio@federbio.it
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