Una tre giorni dedicata all'anteprima
dell'annata 2013 di questo vino per raccontare ad un pubblico di
buyer, importatori e giornalisti il Soave e il suo territorio.
L'origine, lo stile e i valori i tre i temi principali a cui
erano dedicate le singole giornate (vedi programma in allegato).
Grande spazio è stato dato alla qualità biologica dei suoli
della zona e sono stati organizzati percorsi sostenibili per
scoprire il territorio.
Con lo scopo di valutare gli impatti ambientali delle attività agricole
sulla qualità degli ecosistemi e sulla biodiversità, la World Biodiversity
Association onlus ha sviluppato nel 2010 la certificazione "Biodiversity
Friend". L'obiettivo è di fornire un quadro completo delle interazioni di
un prodotto o di un servizio con la diversità biologica del territorio. La
valutazione considera dodici azioni relativamente a:
- metodi a basso impatto per il controllo dei parassiti e
delle malerbe,
- ricostituzione della fertilità dei suoli,
- uso razionale delle risorse idriche,
- diffusione di siepi boschi e specie nettarifere,
- conservazione della biodiversità agraria,
- qualità di aria, acqua e suolo attraverso Indici di Biodiversità,
- uso di fonti rinnovabili di energia,
- riduzione delle emissioni e stoccaggio di CO2
- ricostituzione della fertilità dei suoli,
- uso razionale delle risorse idriche,
- diffusione di siepi boschi e specie nettarifere,
- conservazione della biodiversità agraria,
- qualità di aria, acqua e suolo attraverso Indici di Biodiversità,
- uso di fonti rinnovabili di energia,
- riduzione delle emissioni e stoccaggio di CO2
ed altre azioni che possono avere benefici effetti sulla biodiversità. Inoltre,
durante la procedura per ottenere la certificazione, vengono suggerite
strategie operative per incrementare la qualità ambientale delle aree coltivate.
Ad ogni azione corrisponde un punteggio: per ottenere la
certificazione l'azienda deve raggiungere un minimo di 60 punti su 100.
Per mantenerla, l'azienda si impegna a incrementare la biodiversità attraverso
idonee azioni che saranno indicate dai certificatori e verificate nei controlli
successivi.
Tra i promotori dell'iniziativa, Gianfranco Caoduro, Roberto Battiston,
Pier Mauro Giachino, Laura Guidolin e Giuliano Lazzarin, autori dell'
articolo dal titolo: "Biodiversity indices for the assessment of air,
water and soil quality of the 'Biodiversity Friend' certification in temperate
areas" pubblicato ad aprile sulla rivista scientifica "Biodiversity
Journal". Il lavoro descrive il biomonitoraggio di aria, acqua e
suolo, considerando che la diversità dei macroinvertebrati di suolo e
acqua e la biodiversità delle comunità dei licheni epifiti decrescono
rapidamente quando suolo, acqua e aria sono alterate da diverse cause,
come inquinamento, uso di pesticidi sintetici e biologici e cattive
pratiche agricole. La pubblicazione presenta in dettaglio e in anteprima i
protocolli dei tre indici della certificazione "Biodiversity Friend":
l'Indice di Biodiversità Lichenica (IBL-bf), l'Indice di Biodiversità Acquatica
(IBA-bf) e l'Indice di Biodiversità del Suolo (IBS-bf).
Dal 2010 ad oggi si sono certificate "Biodiversity Friend"
circa 50 aziende, sia biologiche sia a produzione integrata. Molte di
esse hanno già immesso sul mercato i loro prodotti col marchio
"Biodiversity Friend", che permette di mostrare ai consumatori
il loro impegno nella conservazione della biodiversità. Nel 2010,
"Biodiversity Friend" ha ottenuto il patrocinio del Ministero delle
Politiche Agricole e Alimentari italiano.
Molte aziende agricole e che operano nello specifico nella viticoltura
sul territorio veronese hanno ottenuto tale certificazione. L'auspicio
è che il numero continui ad aumentare.