Non è vero che l’erbicida Roundup scompare dopo pochi giorni: la tossicità del Roundup e del suo metabolita AMPA

Uno studio shock rivela che quasi la metà dei campioni di urina di cittadini europei è contaminata.
Attraverso il ciclo dell’acqua il Roundup e il suo metabolita AMPA finiscono nelle nostre tavole, o meglio nei nostri calici. Già nel maggio 2013 cinque ricercatori svizzeri dell’Università di Losanna avevano dimostrato la presenza dell’erbicida più usato, il Roundup, e del suo principale metabolita l’AMPA, nelle acque dei fiumi e del lago di Ginevra in Svizzera. La ricerca è stata svolta su due vigneti di Lavaux, vicino Losanna, studiando il terreno con raccoglitori ceramici microporosi. Sono state analizzate anche le acque reflue durante le piogge, e le acque dell’adiacente fiume immissario del lago di Ginevra.
Secondo questo studio il 96% dell’erbicida viene dilavato dalle acque piovane finendo nelle acque di superficie circostanti, il 4% si infiltra profondamente nel terreno.
Fino ad oggi sia la Monsanto che la United States Environmental Protection Agency (US EPA), l’agenzia statunitense che si occupa di protezione ambientale, hanno ripetuto che non esistevano prove di accumulo di Glyphosate (Roundup) o di AMPA nel ciclo alimentare in quanto queste sono molecole suscettibili di una rapida degradazione.
Questa informazione è anche quella che forniscono alcuni consulenti agronomi italiani ai loro assistiti, ed è quello che si sente dire da parte di alcuni docenti universitari (soprattutto di Università private). Sembra che il messaggio dominante debba essere “Il Roundup non fa male, scompare dopo pochi giorni, lo puoi usare”. Il messaggio criminale viene dato anche a coltivatori biologici e biodinamici. Un po’ come gli assistenti del doping sportivo, certi consulenti consigliano agli agricoltori quali diserbanti e antibotritici utilizzare, a loro parere scarsamente identificabili e poco dannosi. La realtà è diversa.
Uno studio del Dr. Hans-Wolfgang Hoppe ha ricercato estensivamente il Glyphosate (Roundup) e il suo principale metabolita, l’AMPA, su 182 campioni di urina di popolazione cittadina non esposta lavorativamente in 18 paesi europei.

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