Relazione finale sul viaggio ispettivo svolto in Italia dal 30 novembre al 13 dicembre 2021 che riguardano la produzione, il commercio, la diffusione e la pericolosità dei pesticidi.

Oggi, martedì 20 settembre 2022, il Relatore Speciale dell'Onu sulle implicazioni per i diritti umani della gestione e dello smaltimento ecocompatibile di sostanze e rifiuti pericolosi, Marcos Orellana, presenterà a Ginevra la relazione finale sul viaggio ispettivo svolto in Italia dal 30 novembre al 13 dicembre 2021. La visita si era concentrata su tre questioni chiave: siti contaminati, gestione dei rifiuti e pesticidi.

Il rapporto contiene le conclusioni e le raccomandazioni del Relatore Speciale al Governo italiano, tra cui la necessità di rivedere la regolamentazione e il monitoraggio delle operazioni industriali per garantire la trasformazione del Paese verso un'economia a inquinamento zero.

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Dal Rapporto abbiamo estratto e tradotto i punti che più riguardano la produzione, il commercio, la diffusione e la pericolosità dei pesticidi.



Implicazioni per i diritti umani della gestione di sostanze tossiche in Italia


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 - L'Italia ha ratificato o aderito ad otto trattati delle Nazioni Unite in materia di diritti umani [1] e pertanto ha numerosi obblighi in relazione all’impatto sui diritti umani diritti umani delle sostanze e dei rifiuti pericolosi.
In base a questi trattati, l'Italia ha l'obbligo di tutelare e rispettare i diritti umani alla vita, alla salute, all'integrità personale, all'alimentazione e all'acqua, ad un alloggio adeguato, a condizioni di lavoro sane e sicure e a un ambiente pulito, sano e sostenibile.
L'Italia ha anche obblighi relativi ai diritti di accesso all'informazione, alla partecipazione al processo decisionale e all'accesso alla giustizia e ai rimedi in materia ambientale.

16 - Inoltre, l'Italia ha ratificato la Convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e del loro smaltimento, la Convenzione di Rotterdam sulla Procedura del Consenso Informato a Priori per alcuni prodotti chimici e pesticidi pericolosi nel commercio internazionale, e la Convenzione di Minamata sul mercurio.

17 - L'Italia ha firmato la Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti (Convenzione POP), ma non l'ha ratificata.

18 - L'insieme dei diritti e degli obblighi sanciti da questi strumenti internazionali crea per l'Italia un dovere di prevenire l'esposizione a sostanze e rifiuti pericolosi. L'unico modo per proteggersi dalla violazione dei diritti umani che l'Italia si è impegnata a sostenere è quello di prevenire l'esposizione [2] . Questo è un obbligo fondamentale che spetta allo Stato. [3] Tuttavia, anche le imprese hanno responsabilità cruciali per prevenire l’esposizione. [4]


Siti contaminati

19 - I siti contaminati costituiscono problemi molto seri in materia di diritti umani, a causa dell’esposizione a sostanze pericolose delle comunità che vivono nelle loro vicinanze. Questi siti non sono solo un'eredità dello sviluppo industriale del passato; le attività attuali stanno ancora generando una grave contaminazione tossica, con conseguente aumento delle malattie e dei decessi tra la popolazione.

20 - Il Relatore Speciale accoglie con favore l'istituzione e l'importante lavoro svolto dallo Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio di Inquinamento, noto anche come Progetto SENTIERI, che ha l'obiettivo di analizzare il profilo sanitario delle popolazioni residenti nelle aree designate come "siti di interesse nazionale per la bonifica". Il progetto cerca di prestare attenzione ai gruppi vulnerabili e di offrire consulenza in materia di salute pubblica, e include elementi di giustizia ambientale. Il progetto ha dimostrato che le comunità che risiedono nelle immediate vicinanze di grandi siti inquinati sono generalmente caratterizzate da condizioni socioeconomiche svantaggiose e fragili [5].

21 - Il Progetto SENTIERI ha rilevato un eccesso di mesotelioma maligno, di cancro al polmone, al colon e allo stomaco e di malattie respiratorie non maligne, nelle popolazioni residenti nei SIN (Siti di Interesse Nazionale per le bonifiche). L'eccesso di incidenza del cancro riguarda principalmente le persone che vivono nelle vicinanze di impianti chimici e petrolchimici, raffinerie di petrolio e siti dove sono stati scaricati rifiuti pericolosi. È stato inoltre osservato che, mentre la presenza di amianto non è stata segnalata in molti decreti legislativi che designano i siti di interesse nazionale per la bonifica, è spesso presente negli impianti petrolchimici e nell'industria siderurgica.


Pesticidi

69 - Il Relatore Speciale è profondamente preoccupato per l'esportazione, da parte di aziende italiane, di pesticidi che non sono approvati nell'Unione Europea, perché pericolosi per la salute umana e per l'ambiente. Nel 2018, l'Italia è stata uno dei principali paesi esportatori dell'Unione Europea, per volume, di pesticidi pericolosi vietati. [6] Queste esportazioni includono principalmente il trifluralin, seguito dall'etalfluralin, entrambi vietati nell'Unione europea perché sospettati di essere cancerogeni. [7]

70 - Il Relatore Speciale nota con preoccupazione che il Piano d'Azione Nazionale (PAN) per i pesticidi è scaduto nel 2018 e non è stato ancora adottato un nuovo piano. Questa situazione e questo ritardo sono incompatibili con la Direttiva dell'Unione Europea 2009/128/CE sui pesticidi, che richiede che i piani d'azione nazionali siano rivisti almeno ogni cinque anni. Secondo le informazioni ricevute, la bozza del testo di un nuovo piano è stata presentata per la consultazione nel 2019. Il Relatore Speciale accoglie con favore la notizia che la nuova bozza di piano, secondo quanto riferito, proibirà le vendite online di pesticidi per garantire controlli più severi.

71 - Un'altra questione fondamentale per la bozza di piano è la dimensione delle zone cuscinetto (buffer zone). La bozza di piano stabilisce che l'uso dei pesticidi nelle aree agricole vicine a zone abitate o a popolazioni vulnerabili è vietato a una distanza inferiore a 50, 40, 20, 15 o 5 metri, a seconda della classificazione del pesticida. Queste misure di salvaguardia sono indispensabili per proteggere le persone e le aree vulnerabili, tra cui scuole, parchi giochi e ospedali, riserve naturali e siti archeologici. Le zone cuscinetto sono fondamentali anche per prevenire l'inquinamento delle acque di superficie e sotterranee.

72 - Secondo le informazioni ricevute, le vendite di pesticidi in Italia sono diminuite nell'ultimo decennio [8]il Relatore speciale è preoccupato per il significativo aumento del volume di pesticidi utilizzati in Veneto, in particolare nelle zone di coltivazione del vino prosecco. La zona è uno dei maggiori consumatori di pesticidi per ettaro del Paese, con un uso equivalente di un metro cubo di pesticidi per abitante all'anno[9]

73 - Il Relatore Speciale è anche preoccupato per la situazione nell'area dell'Alto Adige. Secondo le informazioni ricevute, sono stati trovati pesticidi pericolosi nei parchi giochi dei bambini, vicino alle aree agricole. Questi pesticidi pericolosi includono il clorpirifos-metile e il clorpirifos-etile, che sono associati a disturbi dello sviluppo neurologico nei bambini. Questi pesticidi pericolosi sono vietati nell'Unione Europea, ma l'Italia ha richiesto e ottenuto una deroga per il suo utilizzo. [10] Il Governo italiano ha dichiarato che l'ultima deroga di 99 giorni è stata concessa nel 2021 e che non ne verrannoz concesse altre.

74 - Il Relatore Speciale accoglie con favore l'iniziativa presa da diversi Comuni italiani di aderire alla Rete Europea delle Città Libere da Pesticidi. La Rete mira a ridurre al minimo l'uso dei pesticidi e sostituirli con le alternative sostenibili esistenti, con l'obiettivo di salvaguardare la salute di tutti e l'ambiente, e di migliorare la qualità della vita. [11] A questo proposito, nel 2021, in una sentenza relativa alla città di Conegliano, situata nella zona di produzione del vino Prosecco, il Consiglio di Stato ha confermato che i comuni hanno il diritto di vietare l'uso dei pesticidi. [12]


Note:

[1] https://tbinternet.ohchr.org/_layouts/15/TreatyBodyExternal/Treaty.aspx?CountryID=85&Lang=EN.
[2] A/74/480, para. 80.
[3] Ibid., para. 82.
[4] Nella risoluzione 42/21, il Consiglio dei diritti umani riconosce il dovere degli Stati di prevenire l'esposizione professionale a sostanze pericolose e la corrispondente responsabilità delle imprese.
[5] https://www.iss.it/documents/20126/0/20-21+web.pdf/1dcc3560-b97d-9d75-5155-e0f0a79b6f1f?t=1605519156122. 
[6] https://www.publiceye.ch/en/topics/pesticides/banned-in-europe.
[7] https://www.greenpeace.org/italy/storia/12352/scandalo-pesticidi-litalia-e-il-secondo-mggior-esportatore-di-pesticidi-gia-vietati-in-ue/.
[8] https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/dossier_stop_pesticidi_2019.pdf and https://www.isprambiente.gov.it/files2020/pubblicazioni/rapporti/rapporto_334_2020.pdf.
[9] Ibid.
[10] https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-9-2020-000349_EN.html
https://www.fitosanitario.mo.it/files/5816/2125/4707/DD11.05.21AUTOR.SUNDEK_CIMICE2021.pdf.
[11] https://www.pesticide-free-towns.info/towns-network.
[12] Pesticide Action Network Europe, “Italian Court Confirms Municipalities Are Entitled to Ban the Use of Pesticides” 26 May 2021.