Roma, 24 apr. (TMNews)
Il Tar del Lazio ha bocciato
il ricorso presentato contro il decreto interministeriale che proibisce
la semina di mais biotech MON810 modificato geneticamente. Lo rende noto
la Coldiretti nel sottolineare che la sentenza confermi definitivamente
il divieto di coltivazione in Italia. L'agricoltura italiana -
sottolinea la Coldiretti - resta dunque libera dagli Ogm come chiedono
quasi otto italiani su dieci (76 per cento ) che sono contrari
all'utilizzo di organismi geneticamente modificati dell'agricoltura in
Italia.
"Un risultato ottenuto grazie alla grande mobilitazione delle
associazioni di ambientalisti, agricoltori, consumatori, cooperatori
riuniti nella coalizione Liberi da Ogm" ha affermato il coordinatore
Stefano Masini responsabile ambiente della Coldiretti nel chiedere al
Governo di "chiarire quali siano le sanzioni da applicare nel caso di
violazione del divieto di messa a coltura in modo da evitare situazioni
analoghe a quanto accaduto nella scorsa estate in Friuli Venezia Giulia,
che hanno portato alla contaminazione di terreni confinanti con quelli
illegalmente coltivati con mais MON810, come accertato dalle indagini
del Corpo Forestale dello Stato".Gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura - continua la Coldiretti - non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy. Nell'Unione Europea - conclude la Coldiretti - nonostante l'azione delle lobbies che producono ogm, nel 2013 sono rimasti solo cinque, sui ventotto, i paesi a coltivare Ogm (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania), con appena 148mila ettari di mais transgenico MON810 piantati nel 2013, la quasi totalità in Spagna (136.962 ettari).