Verona 04/04/2014 Egr. Sig. ing. Marino Zorzato
Vicepresidente della Giunta Regionale del Veneto
A conclusione dell’incontro del 05/12/12 a Gargagnago in foresteria Serego – Alighieri e per avere risposta ai quesiti emersi su preoccupanti previsioni urbanistiche che riguardano la Valpolicella Le abbiamo inviato una lettera aperta, diffusa poi a mezzo stampa.
Nel frattempo i paventati piani più che essere orientati verso una lungimirante e ragionevole soluzione, sono ormai avviati verso una concreta realizzazione.
Si è assistito infatti a fine dicembre 2013 all’approvazione del P.I. del Comune di Negrar – contestatissimo da cittadini, comitati, associazioni, che in luogo di considerare la necessità di tendere ad azzerare o ridurre drasticamente il consumo di ricchi suoli agricoli in questo ormai troppo “negrarizzato” comune, prevede invece una serie di nuovi insediamenti prevalentemente residenziali in oltraggio al prezioso paesaggio e all’ambiente naturale e storico e perfino a ridosso di ambiti di pregio architettonico e culturale quali sono le 6 ville venete in località Arbizzano, letteralmente cinte d’assedio.
Si è inoltre concluso l’accordo di programma fra comune di S. Pietro in Cariano e una impresa privata e la Regione Veneto che sull’area di un dismesso insediamento industriale prevede la costruzione di 350÷500 nuovi alloggi atti ad attirare dalla città di Verona altri 1000 abitanti nella sovrapopolata Valpolicella.
Come compenso la comunità potrà ricevere un primo tronco di una nuova, inutile e devastante arteria stradale, nemmeno prevista nel PTCP della provincia di Verona. Con queste ed analoghe iniziative, anche in Comune di Fumane, l’intera vallata per la quale da più parti ormai si auspica il governo di un comune unico, vista l’omogeneità del territorio e l’identità dei problemi che l’assillano, perderebbe - perderà -, l’opportunità, guardando lontano, di organizzarsi per realizzare nell’area dismessa di S. Pietro in Cariano un istituto multidisciplinare, un cervello della valle, che abbia come obiettivo – studi e ricerche sul paesaggio (sul modello di quello della Fondazione Benetton di Treviso) -, la valorizzazione dei prodotti tipici della Valle (in primis il vino) – la diffusione degli studi preistorici (grotta di Molina di Fumane) – la promozione di un turismo culturale, con ovvie ricadute sociali ed economiche.
A fronte delle richieste formulate nella lettera aperta inviatale il 19/02/u.s., e che di seguito rielenchiamo, sollecitati anche, come siamo, da diversi fra i cattedratici che tali richieste con noi avevano sottoscritto, in considerazione infine dei fatti descritti nella presente
LE CHIEDIAMO SIG. VICEPRESIDENTE
1) Di porre in essere tutte le iniziative di sua competenza per ottenere che la Valpolicella sia considerata come un’area geografica omogenea, anche ai fini della valutazione degli interventi urbanistici e che, conseguentemente, ogni Intervento strutturale ed infrastrutturale in Valpolicella venga subordinato al rispetto, al restauro ed alla promozione dei beni comuni della intera vallata e cioè del territorio, della sua bellezza, biodiversità residua, paesaggio naturale e seminaturale,agricoltura radizionale, luoghi ed edifici storici, tradizioni e storia locale, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 9 della Costituzione in materia di tutela del paesaggio e del patrimonio artistico. Di esercitare pressione politica sul Sindaco di Negrar per indurlo a rivedere il P.I. testè approvato, con eliminazione delle non necessarie nuove aree ad uso residenziale, specialmente se a ridosso di edifici di pregio o di contesti paesaggistici.
2) Di sospendere l’accordo di programma Comune di San Pietro in Cariano / Regione Veneto e di chiedere una soluzione del problema atta a promuovere in quell’area, in luogo di circa 350-500 nuovi alloggi, nuove attività pubbliche e private utilizzando la compensazione per finanziare opere all’interno della medesima.
3) Di non consentire la costruzione della centrale a biomasse a San Pietro in Cariano.
4) Di verificare la congruità del progetto del P.A.T. ( Piano di Assetto Territoriale) del Comune di Fumane, alla luce dei criteri del futuro P.T.R.C. con valenza paesaggistica e della proposta di legge regionale sulla riduzione di suoli agricoli.
5) Di esprimersi negativamente e definitivamente sul progetto di escavazione della collina di Marezzane.
Chiediamo invece, assieme ad una crescente parte dell’opinione pubblica di privilegiare la cultura, perché la CULTURA, attraverso la diffusione di un Turismo ora ancora embrionale, può servire anche per mangiare.
Cui aggiungiamo ora:
6) Una moratoria per i nuovi insediamenti residenziali indicati nel P.I. del Comune di Negrar per consentirne una nuova stesura che preveda una drastica riduzione del consumo dei suoli agricoli ed il rispetto dei beni architettonici e di ogni altro bene comune.
Nel ringraziarLa per l’attenzione Le ricordiamo la nostra richiesta – da Lei gentilmente accolta al momento del congedo a Gargagnago – di averLa nuovamente con noi entro la primavera.
Averardo Amadio (nella foto)
Averardo Amadio
presidente onorario W.W.F. Veneto
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- Comitato SalvArbizzano
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