LE 3 AGRICOLTURE: CONTADINA, INDUSTRIALE, ECOLOGICA.


NUTRIRE IL PIANETA E SALVARE LA TERRA
LE 3 AGRICOLTURE:
 CONTADINA, INDUSTRIALE, ECOLOGICA.

20 -21- 22 Aprile 2015
Musil – Museo dell’Industria e del Lavoro
Via del Commercio 18 - Rodengo Saiano (Bs)
(zona
Franciacorta Outlet Village)

Negli ultimi anni l’agricoltura è tornata in primo piano: un fatto sorprendente che smentisce l’ipotesi che ne prevedeva la scomparsa, o la riduzione a semplice reparto dell’industria, senza più un legame organico con la terra.
            La spinta verso un’agricoltura libera dai vincoli naturali si è tutt’altro che esaurita, anzi in termini di potenza surclassa le agricolture tradizionali e alternative, accomunate da un’opzione che per brevità diciamo ecologica. Tuttavia, l’egemonia dell’industrialismo si è incrinata anche se non si è affermato un paradigma alternativo. Siamo in una fase di incertezza in cui coesistono opzioni diverse, però una breccia si è aperta sia nei Paesi di antica e recente industrializzazione, sia in quelli in cui l’agricoltura contadina è ancora prevalente.
            Le cause della rottura del percorso unilineare sono molteplici: nelle città, nelle campagne, trasversalmente ai ceti sociali, nei contesti caratterizzati dal consumo opulento come nelle regioni più povere, il modello egemone e i suoi prodotti, specie in campo alimentare, stanno incontrando critiche e resistenze, mentre si infittiscono, anche con notevole successo economico, le proposte alternative.
            Nell’immaginario diffuso, ma non più incontrastato, la fine del mondo rurale segna l’avvio della modernizzazione inarrestabile, che tutto travolge a velocità crescente. Su questo scenario il ritorno dei contadini, il ritorno alla terra, segna una pietra d’inciampo su cui riflettere. L’agricoltura contadina non è solo l’incarnazione di un passato da archiviare o, all’opposto, da evocare sentimentalmente, ma una dimensione rilevante del presente e non si tratta di un fenomeno esotico o marginale.  L’agricoltura contadina appartiene al passato ma anche al presente, forse al futuro. Resiste e si rinnova sotto nuove forme anche in Italia, Paese che più di altri ha creduto (e crede) nel miracolo della modernizzazione indefinita.

            Nell’idea corrente l’agricoltura è un settore dell’industria: ne adotta le logiche di standardizzazione, uniformazione, economia di scala, espulsione e precarizzazione della manodopera. Ma la crisi ha riattivato posizioni di critica del modello agricolo industriale, che hanno una lunga storia e possono trovare oggi nuove formulazioni in termini sia ecologici che scientifici. Proprio un esame delle principali criticità del modello industriale e un’analisi delle opzioni alternative sono fra gli obiettivi del Convegno.
            Occorre tuttavia attenzione, perché nel campo dell’agricoltura e dell’alimentazione un certo fondamentalismo ecologico, antiumanistico, può saldarsi con l’assolutismo tecnologico: in entrambi i casi, in nome della Natura o della Tecnica, non c’è posto per la specie umana che va reintegrata nell’ambiente o trascesa verso una qualche postumanità. La posizione di chi organizza il Convegno, ma non necessariamente di chi vi prenderà parte, è che l’agricoltura ecologica, rispondente ai bisogni e alle necessità dell’oggi, debba raccogliere e superare sia l’eredità dell’agricoltura contadina sia di quella industriale. Il rapporto tra le 3 agricolture è di carattere storico ma anche dialettico. È necessario aprirsi al futuro e fare i conti con gli esiti della ricerca scientifica quando ispirata alla salvaguardia della salute e dignità dei viventi. È altrettanto necessario riconoscere l’importanza del mondo contadino per il ruolo che ha svolto e tutt’oggi svolge nel nutrire e salvare il pianeta. L’agricoltura ecologica nasce dalla convergenza consapevole di passato e futuro e ha ottime carte da giocare per la qualità della vita degli individui e del pianeta, a fronte della depressione e del nichilismo che rimbalzano dall’economia alla politica, minando le società e le culture.


Le 3 agricolture: contadina, industriale, ecologica.
Nutrire il pianeta e salvare la Terra


PROGRAMMA

20 aprile 2015

Ore 9,30
Nino Pascale, L’agricoltura e sistemi locali del cibo
Alberto Magnaghi, Dai paesaggi del cibo nuove frontiere dello sviluppo locale
Gianni Cannata, L’agricoltura in Italia: punti di forza e di debolezza
Nora McKeon, Food  Governance: tra sicurezza e sovranità alimentare
Dibattito
Antonella Tarpino, Nuto Revelli e il mondo contadino
Grazia Francescato, Nutrire il corpo e l’anima: l’agricoltura secondo Gino Girolomoni
Antonio Fierro, La scelta bio della Centrale del latte di Brescia

Pausa pranzo

Ore 15,00
Aldo Bonomi, Agricoltura e territori
Lorenzo Berlendis, Ripartire dalla terra: ripensare la ruralità, l’agricoltura, i contadini
Riccardo Petrella, La proprietà dei semi: le multinazionali e i coltivatori
Gianni Tamino, Gli impatti ambientali dell’agricoltura industriale
Dibattito
Ercole Ongaro, Giovanni Haussmann: per un patto di solidarietà tra uomo e terra
Gian Arturo Rota, Luigi Veronelli. Uno che ha camminato la terra


21 aprile 2015

Ore 9,30
Alberto Berton, L’agricoltura biologica: la situazione nel contesto italiano e globale
Andrea Di Stefano, Commodities e player globali
Walter Ganapini, Agroindustria e Carbon Foot Print
Alfredo Somoza, Le possibili conseguenze del Trattato Transatlantico sull’agricoltura europea
Dibattito
Goffredo Fofi, Levi, Scotellaro, Dolci e i contadini del Sud
Filippo Barbera, Le reti agroalimentari alternative tra fiducia e mercato
Stefano Bocchi, Sistemi colturali: tradizione e innovazione
Giorgio Cingolani, Sovranità alimentare: dal dire al fare, prospettive e problemi di scala

Pausa pranzo

Ore 15,00
Maurizio Zanella, La transizione al biologico della Franciacorta
Mimmo Perrotta, I braccianti migranti nell’Italia di oggi e le filiere agro-industriali
Aldo Zanchetta,  Mondo andino: una cultura comunitaria agrocentrica
Franco Lovisolo, Elena Camino, Un’esperienza pluridecennale di sostegno e valorizzazione di comunità rurali marginali in India  (Tamilnadu)
Dibattito
Andrea Fenoglio, La terra che connette: migranti e autoctoni nel saluzzese
Massimo Ceriani, Contadini per scelta: ricerche di prossimità


22  aprile 2015

Ore 9,30
Giorgio Nebbia, Prodotti non alimentari dalla biomassa
Carlo Modonesi, Celestino Panizza, Agroindustria, sistemi ecologici e salute pubblica
Franco Berrino, Cibo e salute: la prevenzione del rischio oncologico
Daniele Balicco, La macrobiotica tra salute e ambiente
Dibattito
Nicolino Di Giano, Nutrire il Pianeta partendo dai territori
Maurizio Gritta, La cooperativa Iris: filiera contadina e metodo biologico.
Marco Cabassi, Walter Meles, Angelo Naj, Attività e progetti della Cascina Sant’ Alberto di Rozzano
Marco Tonni, Salvaguardia e sviluppo della biodiversità in agricoltura.

Pausa pranzo


Ore 15,00
Fausto Gusmeroli, Forme di agricoltura e leggi della fisica
Gualberto Martini, Agricoltura di qualità in montagna
Stefano Frisoli, Il biodistretto di Valle Camonica
Anna Giorgi, L’Università della Montagna: motivazioni e prospettive
Dibattito
Walter Massa, Gianfranco Quiligotti, Derthona-Timorasso: un vitigno, un’idea, un territorio
Ottavio Rube, A partire dall’esperienza di Valli Unite
Piero Sardo, La tutela della piccola produzione agroalimentare: i Presìdi Slow Food.

Conclusioni









RELATORI


Daniele Balicco, si occupa di teoria della letteratura e filosofia politica. E’ redattore della rivista “Allegoria” e membro del comitato scientifico del Centro Studi Franco Fortini di Siena. Da anni segue le sperimentazioni macrobiotiche italiane su cui ha scritto per il quotidiano “il Manifesto”. Fra le sue pubblicazioni: Non parlo a tutti. Franco Fortini intellettuale politico (Manifestolibri, Roma 2007); Il surrealismo di massa. Letteratura e società, (Quodlibet, Roma in corso di pubblicazione).

Filippo Barbera insegna Sviluppo Locale e Teoria Sociale Applicata all'Università di Torino ed è Affiliate presso il Collegio Carlo Alberto di Moncalieri (TO). Si occupa di analisi sociologica dei mercati, politiche per lo sviluppo locale, governance e innovazione. Tra le sue pubblicazioni recenti:
What is alternative about alternative agri-food networks? A research agenda towards an interdisciplinary assessment, “Scienze del territorio”, 1-2, 2014, (con A. Corsi, E. Dansero, P. Giaccaria, C. Peano, M. Puttilli); In Pursuit of Quality. The Institutional Change of Wine Production Market in Piedmont, “Sociologia Ruralis”, 2012, 52, 3, pp. 311-331 (con S. Audifredi).

Lorenzo Berlendis, vive e lavora a Pontida (BG). Insegnante elementare. Ha coordinato gruppi tecnici su mobilità sostenibile, educazione ambientale e progetti di valorizzazione in senso sostenibile di territori e dei saperi delle comunità locali, entra in Slow Food a fine 2006, nel 2010 è responsabile di  Terra Madre Lombardia. Nell’Ottavo Congresso di SF Italia è eletto Vice Presidente nazionale. Nel Comitato Esecutivo assume la delega per Expo 15, per l’Area Biodiversità e Acque. A giugno 2014 entra nel CdA di Altra Economia e nel Comitato Scientifico di Comieco.

Franco Berrino, si è laureato in medicina nel 1969 e si è dedicato all’epidemiologia dei tumori, prima con l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro in Africa, poi, dal 1975 al 2014 all’Istituto Nazionale dei tumori di Milano, dove ha diretto il Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva. E’ autore o co-autore di oltre 400 pubblicazioni scientifiche e del volume Il cibo dell’uomo (Franco Angeli, 2015). Ha promosso lo sviluppo dei registri tumori in Italia e coordinato i registri tumori europei per lo studio della sopravvivenza dei malati neoplastici nei differenti paesi allo scopo di comprendere le ragioni delle differenze (Progetto EUROCARE). Ha realizzato studi per capire le cause delle malattie sviluppate (Progetti ORDET e EPIC) e sperimentazioni per modificare lo stile di vita allo scopo di prevenire i tumori e le altre malattie degenerative frequenti nel mondo occidentale, nonché le recidive in chi si è ammalato di cancro (progetti DIANA). Nel 2015 ha fondato con Luigi Fontana e Enrica Bortolazzi l’Associazione “La Grande Via” per promuovere la prevenzione attraverso il cibo sano, il movimento e la meditazione.

Alberto Berton, 45 anni, laureato in economia politica e appassionato di bioeconomia, esperto di agricoltura biologica e di distribuzione agro-alimentare, vive nella Brianza lecchese dove si occupa della gestione commerciale di una rete di produttori biologici italiani, principalmente operanti nel settore lattiero caseario, e della progettazione e allestimento di negozi o farmers'market di prodotti biologici, sfusi e locali.
Pubblicazioni: Georgescu Roegen allievo di Schumpeter? Una nota metodologica nella Teoria Economica di Alberto Berton e Sabino Massimo Longobardi, Quaderni di Ricerca, Università Politecnica delle Marche, Dipartimento di Economia, giugno 2006, L'agricoltura organica e la filiera corta, come base per una nuova (bio)economia in Less is Next, per un design solidale e sostenibile, progetto realizzato dall'ISIA di Firenze in  collaborazione con la Direzione Generale Alta Formazione Artistica e Musicale del Ministero dell'Università e della Ricerca, ottobre 2008.

Stefano Bocchi, docente di Agronomia e coltivazioni erbacee presso il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano e di agro-ecologia in alcuni programmi di Master in Italia e all’estero (Cina, Egitto, Ecuador). Membro del collegio docenti dei dottorati in biologia vegetale e produttività della pianta coltivata e in Agriculture, environment and bioenergy. Direttore del Centro Interuniversitario per la Cooperazione allo sviluppo agro-alimentare e ambientale. Direttore del laboratorio di Geomatica per l’Agricoltura e l’Ambiente (Geolab). Membro del Comitato Scientifico Internazionale del Temperate Rice Conference. Ha spesso soggiornato all’estero  per soggiorni di studio e ricerca (California, Kenya, Filippine, Olanda, Brasile, Sierra Leone) e per coordinare progetti scientifici di cooperazione internazionale (Albania, Brasile, Bulgaria, Burundi, Cina, Egitto, Filippine Kenya, Sierra Leone). Responsabile scientifico di Unità Operative di diversi Progetti di ricerca Europei, Nazionali, Regionali su problematiche legate alla produzione e alla difesa dell’ambiente e del paesaggio rurale. Autore di più di 150 pubblicazioni scientifiche e divulgative tra cui Zolle, storie di tuberi, graminacee e terre coltivate (Raffaello Cortina Ed. 2015). Autore dei testi di Agronomia e Coltivazioni più diffusi presso gli istituti superiori italiani.  Membro del direttivo scientifico della Società italiana di Agronomia e della Società Italiana dei Territorialisti. Accademico nei Georgofili.

Aldo Bonomi, Sociologo italiano (n. Sondrio 1950). Conseguita la laurea in Sociologia, nel 1984 ha fondato l’istituto di ricerca Consorzio A.A.S.TER. e negli anni ne ha accompagnato la crescita in qualità di direttore. Mantenendo al centro del suo interesse le dinamiche sociali, antropologiche ed economiche dello sviluppo territoriale, è stato consulente della Presidenza del CNEL (durante il mandato di G. De Rita) e ha scritto per il “Corriere della sera” (1997-2004); dal 2005 cura la rubrica “Microcosmi” per “Il Sole 24 ore” e dirige la rivista “Communitas”. E' autore di numerose pubblicazioni tra cui Il capitalismo molecolare (1997), nonché i recenti Il Rancore - Alle radici del malessere del Nord (2009), Sotto la pelle dello Stato – Rancore, cura, operosità (2010), Elogio della depressione (2011, con lo psichiatra E. Borgna) e Il capitalismo in-finito. Indagine sui territori della crisi(2013).

Marco Cabassi,   nato nel 1961 a Milano. Laureato in Filosofia, ha lavorato per cinque anni in Vietnam e Cambogia con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
Nel 1992 ha frequentato un Master presso le SIPA della Columbia University di New York.
 Dal 1993 ha seguito la ristrutturazione e lo sviluppo del gruppo Bastogi che faceva capo a suo padre.
Ha contribuito alla gestione di aziende che si occupano di formazione, arte, cultura e spettacolo (Naba, Frigoriferi Milanesi. Open Care, Compagnia della Rancia, Forumnet) e sviluppo immobiliare (Brioschi),  in particolare nei settori delle risorse umane, della comunicazione e della responsabilità sociale d’impresa.

Elena Camino, Presidente del Gruppo ASSEFA Torino (www.assefatorino.org), membro del Consiglio di IRIS (Istituto di Ricerche Interdisciplinari sulla Sostenibilità (www.iris.unito.it)
 Ha collaborato alla rivista “Sarvodaya” (2008, 2010, 2012) e ai Report annuali di ASSEFA India. Tra le sue pubblicazioni: La prospettiva gandhiana come contesto unificante per la ‘sustainability science’ e l’educazione alla sostenibilità, “Culture della sostenibilità”, IV (7), pag. 7-64, 2011.

Giovanni Cannata, professore di Economia e politica agraria, è stato docente di tale disciplina nella Università LUISS di Roma, nell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia IUAV, nell’Università del Molise della quale è stato Rettore. E’ stato Componente del Comitato Scienze agrarie e successivamente del Consiglio direttivo del CNR e componente del Consiglio Universitario Nazionale. Ha appena concluso il mandato di Commissario straordinario dell’INEA Istituto Nazionale di Economia Agraria. I suoi studi si sono concentrati sui problemi delle risorse naturali e dell’ambiente e sullo sviluppo dei sistemi agricoli e le relative implicazioni territoriali.

Massimo Ceriani, ha lavorato nella formazione professionale e svolto ricerca sociale. Da alcuni anni raccoglie storie di vita. Ha pubblicato, tra l'altro: Che cosa rimane. Racconti dopo il Sessantotto (Jaca Book 2001); Una fabbrica di elicotteri. L'Agusta di Cascina Costa. Testimoni e protagonisti ( Jaca Book, 2004); Parole di donne. Un confronto con l'esperienza femminile (Ediesse, 2009); con Giuseppe Canale, Contadini per scelta. Esperienze e racconti di nuova agricoltura (Jaca Book, 2013).

Giorgio Cingolani (Macerata 1936) Dopo la laurea in agraria, ha conseguito un dottorato in economia agraria presso l’Università della California (Berkeley), dove ha conosciuto le lotte dei braccianti agricoli per il diritto ad organizzarsi in sindacato (César Chàvez). Da allora ha concentrato il suo interesse sulle popolazioni rurali. Come economista agrario si è occupato di problemi di produzione e vita dei contadini poveri in molti paesi dell’Asia, Africa, America Centrale e Meridionale. Come volontario presso il CSSR di Torino svolge lavoro di informazione sulla (in)sostenibilità del sistema agricolo-alimentare moderno convenzionale e su questioni del diritto al cibo. Da 14 anni gestisce una piccola azienda agricola con metodo biologico.

Nicolino Di Giano (Brescia, 1982). Aziendalista di formazione (laurea all'Università di Brescia), ha una grande passione per l'economia altra, tanto da collaborare già durante gli studi con alcune realtà del terzo settore bresciano. E' poi tra i fondatori della Cooperativa Sociale Pane Pace Terra, che si occupa di distribuzione e somministrazione di prodotti alimentari con logiche di Economia Solidale, e della Cooperativa Agricola Via Del Campo, dedita alla produzione di frutta e ortaggi BIO.
Attivo da diversi anni nelle reti di Economia Solidale del nostro paese, è tra i promotori del percorso di costruzione di un Distretto di Economia Solidale a Brescia ed è presidente dell'associazione DES Brescia, nata a luglio 2014 a compimento del percorso seguito nel bienno precedente.

Andrea Di Stefano, giornalista, economista. Direttore della rivista mensile "Valori", promossa da Banca Popolare Etica. Collabora a “Rainews 24”, “Repubblica” e Agenzia Giornali Locali del gruppo” Espresso”. Autore di molte inchieste su temi ambientali e finanziari. Protagonista de "Il giorno delle Locuste" su radio Popolare network. E’ responsabile dei Progetti Speciali di Novamont.

Andrea Fenoglio, Film maker e artista visuale. Tra i suoi documentari: L’isola deserta dei carbonai (2007), Il popolo che manca (2010), entrambi vincitori di numerosi premi cinematografici. Nel 2011 inizia la collaborazione con il “Centro Giacometti” di Stampa in Svizzera, per la realizzazione di materiali audiovisivi per il futuro museo multimediale dedicato a Alberto Giacometti. È in uscita il documentario frutto del progetto “La Terra che connette”, lavoro che ha avuto inizio nel 2013: https://laterracheconnette.wordpress.com.

Antonio Fierro, è responsabile della Gestione della Qualità presso la Centrale del Latte di Brescia. Laureato in Scienze della preparazione alimentare all’Università degli Studi di Milano. Ha svolto attività di ricerca presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia.  Ha lavorato come funzionario ispettore metrico, ufficiale di polizia giudiziaria, presso il Ministero dell’Industria e la Camera di Commercio di Brescia. E’ stato legale rappresentante della società di consulenza e laboratorio di ricerche e analisi alimentari CRAM-Biolab di Brescia.

Goffredo Fofi, Saggista, critico cinematografico, teatrale e letterario, attivissimo promotore di iniziative educative e culturali in tutta Italia. Dopo una formazione negli anni ‘50 e ‘60 in campo pedagogico e sociale, ha contribuito a importanti esperienze di emancipazione delle masse proletarie e contadine, come quella avviata da Danilo Dolci a Partinico in Sicilia.
L’attenzione alle minoranze diseredate lo ha spinto ad occuparsi, successivamente, della nonviolenza accanto ad Aldo Capitini, della questione meridionale con Manlio Rossi-Doria;  è stato tra i fondatori nel 1973 della Mensa dei bambini proletari. Ha dato vita con altri intellettuali a riviste storiche come i “Quaderni piacentini”, “La Terra vista dalla Luna”, “Ombre rosse, “ Linea d'ombra. Attualmente, è direttore della rivista “Lo Straniero”, animatore dalla rivista “Gli Asini”, consulente editoriale e collaboratore di quotidiani (“Avvenire”, “Il Sole 24ore”) e riviste “(Panorama, “Internazionale” ).

Grazia Francescato, giornalista e saggista, tra le principali esponenti dell'ambientalismo italiano. Parlamentare, presidente del WWF Italia dal 1992 al 1998, presidente dei Verdi nel 2000-2001 e Portavoce dei Verdi Europei dal 2003 al 2006 . Tra le sue pubblicazioni: Il pianeta avvelenato, La Nuova Italia, Firenze 1977; In viaggio con l'arcipelago, IdeaLibri, Rimini 2000; No Global. Da Seattle a Porto Alegre, Scheiwiller, Milano 2002; (con A. Pecoraro Scanio) Il principio di precauzione, Jaca Book, Milano 2002; Lo sguardo dell'anima, Edizioni Mediterranee, Napoli 2012.

Stefano Frisoli, di formazione agraria, da sempre impegnato nel mondo del Non-Profit, è attualmente Responsabile dei Programmi Occupazionali di Caritas Ticino (Svizzera) per il reinserimento nel mondo della lavoro di persone in disoccupazione e assistenza sociale.
Dal 2001 si occupa di Agricoltura Biologica. Dal 2008 è Presidente di AIAB Lombardia (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) e dal 2013 al 2014 è stato Vice – Presidente Federale di AIAB.
Dal 2014 è membro del coordinamento nazionale del Forum Nazionale Agricoltura Sociale e  Portavoce regionale del neo-costituito Forum Regionale per l’Agricoltura Sociale - Lombardia.
Svolge inoltre attività di formatore, docente e tutor in diversi ambiti legati alla cooperazione e all’impresa profit e non-profit.

Walter Ganapini,  Laureato in Chimica presso l'Università degli Studi di Bologna . Tra i suoi incarichi: dal 1975 al 1981 dirige il Dip.to. "Tecnologie ambientali ed energetiche" del C.R.P.A di Reggio Emilia (Consorzio Univ. Bologna-CCIAA  Reggio Emilia); dal 1981 dal 1985 è consulente di Umberto Colombo, Presidente ENEA, in materia di analisi e pianificazione ambientale ed  energetica; dal 1988 al 1994 presiede il ‘Comitato Tecnico Scientifico Rifiuti’ del Ministero dell’Ambiente; dal 1987 al 1993 è Direttore della  Divisione "Sistemi ecoenergetici" di Lombardia Risorse; dal 1995 al 1997 è Assessore tecnico all'Ambiente, designato dalla società civile ambientalista, del Comune di Milano (soluzione dell’emergenza rifiuti, disegno sistema depurativo metropolitano); dal 1998 al 2001 è Presidente dell’ Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente; dal 2008 al 2010 è Assessore tecnico all’Ambiente presso la Regione Campania.
Attualmente è Direttore generale dell’ARPA dell’Umbria .
Appartiene al gruppo fondatore di Legambiente (1978), del cui Direttivo ha fatto parte per oltre due decenni , e, nel 2005 - 2007, è Presidente di Greenpeace Italia , di cui è socio; dal 2009 è membro del Direttivo di GreenCross Italia (Fondazione Gorbatchev) .

Annamaria Giorgi, laureata in Scienze Biologiche, è direttore del “Centro di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna” (GeSDiMont) dell’Università degli Studi di Milano; vicepresidente dell’ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste), presidente dell’ISCAR (International Scientific  Committee on Research in the Alps).

Maurizio Gritta, fondatore nel 1978 della IRIS cooperativa agricola a proprietà collettiva e di produzione biologiche. Fin da ragazzo si dedica alla promozione e diffusione dei metodi di agricoltura biologica, di autogestione e condivisione dei beni. Relatore e docente in molti corsi di agricoltura biologica, ha sviluppato sul campo competenze tecniche agronomiche e le diffonde. Ideatore della filiera IRIS agricola biologica italiana.

Fausto Gusmeroli è ricercatore nel campo dell’alpicoltura e foraggicoltura presso la Fondazione Fojanini di Studi Superiori di Sondrio. E’ inoltre docente a contratto di Ecologia Agraria presso l’Università degli Studi di Milano.
Ha svolto numerosi studi e ricerche in ambito agro-ecologico e pubblicato lavori su riviste scientifiche nazionali e internazionali. E’ anche autore di monografie, articoli e spettacoli sulle problematiche della montagna.     

Franco Lovisolo, ha praticato per venti anni la libera professione quale medico veterinario in allevamenti di bovine da latte. Ha lavorato per alcuni anni in progetti di cooperazione internazionale in Kenya e dal 1980 collabora con l'ASSEFA India (Association for Sarva Seva Farms), Tamil Nadu, presso la quale è stato in più occasioni con mansioni di consulenza nel settore zootecnico. E' incaricato delle relazioni tra ASSEFA Italia e ASSEFA India e coordinatore dei progetti cofinanziati da ASSEFA Italia (www.assefaitalia.org).

Alberto Magnaghi, architetto e urbanista, è professore emerito dell’Università di Firenze dove dirige il “Laboratorio di Progettazione Ecologica degli Insediamenti” (LAPEI). E’ presidente dell’associazione multidisciplinare “Società dei Territorialisti” e fondatore della “Scuola Territorialista Italiana”. Tre le sue pubblicazioni: Il progetto locale: verso la coscienza di luogo, Bollati Boringhieri, Torino 2000, 2010 (tradotto in  francese, inglese, spagnolo); Il territorio bene comune, Firenze University Press, Firenze 2012 ; (con D. Fanfani) Patto città-campagna. Un progetto per la bioregione policentrica della Toscana centrale,  Alinea, Firenze 2010; La Biorégion Urbaine. Petit Traité sur le Territoire Bien Commun, Eterotopia France, Paris 2014 ; A. Magnaghi (a cura di), La regola e il progetto. Un approccio bioregionalista alla pianificazione territoriale, Firenze University Press, Firenze 2104.

Gualberto Martini, casaro, nel 1982 fonda l'azienda agrituristica "Le frise" ad Artogne, Valle Camonica. Si dedica all'allevamento delle capre e alla produzione di formaggi caprini. Ha avuto un ruolo determinante nel recupero della capra "Bionda dell'Adamello" e nella valorizzazione del formaggio Fatulì.

Walter Massa, Nato a Monleale, colli tortonesi, nel 1955, dove vive e lavora nell’azienda di famiglia. Enologo-Viticultore, ha assunto nel tempo una forma di distacco dall’approccio meramente scientifico, interventista, sul vino e il mondo agricolo ponendo dentro la bottiglia oltre all’uva fermentata con i suoi umori, l’antropologia, l’umanità, l’anima. Vinitaly 2005, Premio Can Grande della Scala, Verona; Viticolture dell’anno 2011, Gambero Rosso Roma.

Nora McKeon, ha studiato storia a Harvard e scienze politiche alla Sorbona, prima di diventare funzionaria presso la FAO, di cui è stata la responsabile principale per le relazioni con la società civile. Una sua priorità è stata quella di aprire la FAO alle voci delle organizzazioni dei contadini, dei popoli indigeni, dei piccoli produttori del settore alimentare che sono i primi attori dell’agricoltura e della sicurezza alimentare. Attualmente si occupa di ricerca, insegnamento e advocacy sulle tematiche di sistemi alimentari, strategie contadine e riforma del governance globale del cibo. E' coordinatrice della campagna EuropAfrica. Tra le sue pubblicazioni: Peasant Organizations in Theory and Practice, UNRISD 2004; The United Nations and Civil Society: Legitimating Global Governance-Whose Voice?, Zed Books, London 2009; Food Security Governance: Empowering Communities, Regulating Corporations, Routledge, London 2015.

Walter Meles,  Monza, 1956. Dopo varie esperienze legate al mondo della comunicazione, e dopo anni di ttività con il WWF Lombardia, nel 1998  inizia la collaborazione con il Gruppo Bastogi. Nel 1999 ha dato vita alla Società Agricola Sant’Alberto con sede operativa a Rozzano (Mi). Nel 2003 avvia una operazione di rinaturazione della cascina Sant’Alberto con l’impianto di 7000 alberi. Da quattro anni sta realizzando un percorso virtuoso di riduzione degli interventi chimici e meccanici con l’obbiettivo di arrivare ad una agricoltura integrata nella natura. Nel 2014 è stata avviato la produzione di pane artigianale.

Carlo Modonesi, laureato in Biologia e zoologo di formazione. Dopo il training in Zoologia ambientale (svolto in Italia e all'estero) e la specializzazione in Igiene e salute pubblica (conseguita a Milano), ha cominciato a occuparsi di "stressors ambientali". E' professore di Ecologia umana all’Università degli Studi di Parma. Inoltre è coordinatore nazionale del gruppo di lavoro sui pesticidi di ISDE Italia (International Society of Doctors for Environment). Collabora con l'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e con l'Istituto Superiore di Sanità. E' membro italiano della
IUCN-CEC (International Union for Conservation of Nature, Commission on Education and Communication).

Angelo Naj Oleari fondatore del Centro Botanico nel 1975, presidente dell'Associazione Internazionale Brave Seeds/Semi Coraggiosi, ha recentemente scritto un libro ( Armonia Selvatica ed. Ponte alle Grazie ) che riguarda la relazione tra uomini e piante e si occupa di diffondere l'Agricoltura Selvatica proposta come obbiettivo per un giardino globale. Ha collaborato e collabora con i principali Enti di Ricerca Italiani ( CNR e ENEA ) e Brasiliani ( EMBRAPA ) e Europei
 ( IEO) , con la direzione dell’Agricoltura Lombarda, con la Facoltà di Farmacia e di Agraria dell’Università degli studi di Milano e con la Federazione Italiana Parchi e Riserve Nazionali .

 Giorgio Nebbia, laureato in chimica, professore emerito di Merceologia nell’Università di Bari, si è dedicato allo studio dei processi con cui le risorse naturali vengono trasformate in sostanze utili, in merci. In questo ambito si è occupato del ruolo dell’acqua nella produzione agricola e industriale, delle prospettive di utilizzazione dell’energia solare. Si è occupato anche della storia delle frodi e dei metodi per svelarle. Fra i suoi libri si possono ricordare Risorse naturali e merci. Un contributo alla tecnologia sociale, 1969, e Dizionario tecnico-ecologico delle merci, 2012. La Fondazione Luigi Micheletti nel 2015 ha raccolto una antologia di suoi scritti, disponibile nella rivista telematica “altronovecento”, www.fondazionemicheletti.it/altronovecento.

Ercole Ongaro, è membro della Società storica lodigiana e direttore dell'Istituto lodigiano per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea. Ha pubblicato numerosi saggi e monografie su protagonisti, istituzioni, momenti di storia contemporanea, tra cui la biografia di Giovanni Haussmann. È autore di testi di spettacoli teatrali su temi attuali: l'acqua come diritto universale, stili di vita più sobri e equi, razzismo xenofobo, crisi finanziaria.

Celestino Panizza, Medico del Lavoro del servizio di medicina del lavoro dell’ASL di Brescia. Specializzato in Medicina del Lavoro e Statistica medica ed epidemiologia, Membro dell’Associazione Medici per l’Ambiente ISDE Italia di cui è presidente della sezione di Brescia. Coordina il gruppo di lavoro sui “pesticidi” di ISDE-Italia. Collabora con gruppi locali impegnati nella lotta all'inquinamento e nella difesa della salute.

Gaetano (Nino) Pascale, presidente dal 2014 di Slow Food Italia; agronomo, già presidente di Slow Food Campania, docente ai Master of Food per il vino e l'olio. Collabora nella gestione dell'azienda di famiglia a Guardia Sanfrondi (Benevento).

Riccardo Petrella, economista, già docente all'Università Cattolica di Lovanio. Fondatore nel 1991 del Gruppo di Lisbona ("I limiti della competitività"). Promotore nel 1997 del Comitato Internazionale per il Contratto Mondiale dell'Acqua. Fondatore dell'Università del Bene Comune (2001). Tra le sue pubblicazioni: Il bene comune: elogio della solidarietà, Bollati Boringhieri, Torino 1997; Una nuova narrazione del mondo. Giustizia, ambiente, pace, EMI, Milano 2007; Capitalismo Blu. La predazione della vita, Università del Bene Comune 2011.

Mimmo Perrotta è ricercatore di sociologia all'Università di Bergamo; da alcuni anni studia il lavoro migrante nell'agricoltura italiana e le filiere agro-industriali, temi sui quali ha pubblicato articoli su riviste italiane e internazionali, tra cui: Ben oltre lo sfruttamento. Lavorare da migranti in agricoltura, in "Il Mulino", 1-2014;  Vecchi e nuovi mediatori. Storia, geografia ed etnografia del caporalato in agricoltura, in "Meridiana. Rivista di storia e scienze sociali", n. 79-2014.

Gianfranco Quiligotti, (Pontremoli, 1973) è laureato in Scienze politiche nell’Università degli studi di Genova. Dal 2007 Dottore di ricerca in “Metodologia della ricerca nelle scienze sociali” presso l’Università degli studi di Genova, Scienze delle Formazione con la tesi: “Il neocapitalismo a Genova: il caso Italsider dall’entrata in produzione all’autunno caldo”. Nel 2012-2013 ha condotto l’inchiesta: “L’insediamento dei giovani in agricoltura nelle valli Curone, Borbera e Grue: gli ultimi dieci anni”, per la Comunità Montana Terre del Giarolo, Ufficio Agricoltura, AL.

Gian Arturo Rota, classe 1964, ha incontrato Veronelli da studente ed è stato al suo fianco 20 anni. Ne custodisce l’immenso archivio ed è presidente del Comitato decennale Luigi Veronelli.
E’ stato a lungo curatore della guida I Ristoranti di Veronelli. E’ autore dei volumi Sagre e feste d’Italia e Dizionarietto gastronomico. Come diventare… un esperto gourmet (Veronelli Editore), Mangiare Lungocosta (Class Editori). Insieme a Nichi Stefi, di Luigi Veronelli – La vita è troppo corta per bere vini cattivi (Giunti/Slow Food).
E inoltre curatore, insieme ad Alberto Capatti e Aldo Colonetti, della mostra “Luigi Veronelli – camminare la terra”.

Ottavio Rube, contadino. Tra i fondatori della Cooperativa Agricola Valli Unite nei primi anni 80’, della quale è stato per diversi anni Presidente.  Fondatore e membro dell’associazione di produttori biologici “La strada del sale”, nata nel 1989 sui colli tortonesi. Oggi presidente della neonata Associazione ForestIERI, che si occupa di agevolare e promuovere il ritorno e l’insediamento agricolo nelle terre collinari e montane del sud est del Piemonte, Valli Curone, Grue, Ossona, Borbera e Spinti.

Piero Sardo è uno dei fondatori di Slow Food e si occupa di enogastronomia dagli anni Ottanta.
Oggi è membro delle segreteria nazionale del Movimento e Presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità.
Curatore di diversi volumi su formaggi e prodotti tipici (come "Il buon paese", "Formaggi d'Europa "Formaggi d'Italia" e “Verso i cru del Roccaverano”), la sua attività giornalistica, iniziata nei primi anni ’90 con la collaborazione alle “Guide dell’Espresso” e all’”Unità”, prosegue su numerose testate: redattore della rivista “Slowfood”, membro della Commissione Finale di Assaggio e Valutazione della guida Vini d’Italia, collabora regolarmente con diversi quotidiani e settimanali: “La Stampa”, “Il Manifesto”, “Il Giorno”, “Specchio”, ecc.

Alfredo Luis Somoza, antropologo, americanista, giornalista E’ membro del Comitato tecnico Scientifico dell’Agenzia per la Cooperazione Milanese (Provincia di Milano), di Terra Madre-Slow Food Lombardia, del Comitato tecnico Scientifico del Comitato Destinazione Milano (Comune di Milano) e del CESPI (Centro Studi Problemi Internazionali (S.S. Giovanni). E’ docente della Winter School dell’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale – Milano). E’ opinionista di Radio Bluesat (Roma), Radio Vaticano (Roma), Radio Lombardia (Milano), Radio Popolare (Milano), Radio 10 (Buenos Aires), Radio Capodistria (Slovenia).
E’ Direttore della testata online “dialoghi.info”. E’ Presidente dell’ONG di cooperazione “ICEI” (Istituto Cooperazione Economica Internazionale, Milano-Roma).
Ultima pubblicazione: Oltre la Crisi: appunti sugli scenari globali futuri, CentoAutori, Napoli 2013.

Gianni Tamino, dal 1974 docente di Biologia all'Università di Padova. Deputato al Parlamento italiano e europeo. Ha svolto ricerche e pubblicato studi scientifici sui rischi biologici degli inquinanti ambientali e dei prodotti biotecnologici. Tra le sue pubblicazioni: (con Federica Pratesi) Ladri di geni. Dalle manipolazioni genetiche ai brevetti sul vivente, Editori Riuniti, Roma 2000; Il bivio genetico. Salute e biotecnologie tra ricerca e mercato, Edizioni Ambiente, Milano 2001.

Antonella Tarpino, storica di formazione è editor di saggistica per la casa editrice Einaudi di Torino. Collabora inoltre con la Fondazione Nuto Revelli dedicata allo scrittore e partigiano piemontese (www.nutorevelli.org) e con la Rete del ritorno all’Italia in abbandono (retedelritorno.it). Scrive su “Lo Straniero”.
Tra i suoi libri: Sentimenti del passato. La dimensione esistenziale del lavoro storico, La Nuova Italia, Firenze 1997. Ha curato, con V. Teti, Il paese che non c'è («Communitas», 2011). Per Einaudi ha pubblicato Geografie della memoria. Case, rovine, oggetti quotidiani (2008) e Spaesati. Luoghi dell'Italia in abbandono tra memoria e futuro (2012) . Con quest’ultimo libro ha vinto il Premio Bagutta 2013. Sempre per Einaudi ha curato il libro postumo di Nuto, Revelli, Il popolo che manca (2013).

Marco Tonni, dottore agronomo, membro di Sata Studio Agronomico (www.agronomisata.it). Consulente in aziende del settore vitivinicolo per la gestione agronomica e fitosanitaria dei vigneti. Si è occupato, tra le altre cose, di impronta carbonica e di biodiversità in ambito vitivinicolo, con numerose pubblicazioni specialistiche. E’ attualmente responsabile dell’assistenza tecnica alle aziende, ricerca e sperimentazione in viticoltura per il territorio della Denominazione Lugana.

Aldo Zanchetta - Ingegnere chimico, ha svolto attività imprenditoriale sviluppando tecnologie innovative di sicurezza nella manipolazione di sostanze farmaceutiche altamente attive. E’ stato co-fondatore della sezione italiana dell’ISPE (International Society of Pharmaceutical Engineering). Da sempre interessato alle problematiche sociali, dal 2001 al 2006 è stato coordinatore della Scuola per la Pace della Provincia di Lucca. Interessato al pluralismo delle culture ha frequentato i mondi indigeni amerindi. Fra i libri da lui curati: America Latina, l’arretramento de los de arriba (Massari ed., 2006) e America Latina. L’avanzata de los de abajo. Movimenti sociali e popoli indigeni, Massari ed., 2008). Ha un proprio sito www.kanankil.it.


Maurizio Zanella, fondatore dell'azienda enoviticola Ca' del Bosco, è stato tra i principali protagonisti del successo mondiale dei vini di Franciacorta. Dopo aver studiato alla facoltà di Agraria dell'Università Cattolica di Piacenza, si perfeziona presso l'Università di Enologia di Bordeaux. Dai primi anni '70 la cantina Ca' del Bosco occupa un posto di punta nel Rinascimento enologico italiano. E' presidente del Consorzio Franciacorta.