Pesticidi e tumori: le novità (e le polemiche) del report Iarc

La scorsa settimana, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc) di Lione, diretta per molti anni da Lorenzo Tomatis, indimenticabile figura di medico, ricercatore e scienziato, ha pubblicato su Lancet Oncology (edizione on-line) una sintesi della valutazione di cancerogenicità dei seguenti pesticidi organofosforici: tetraclorvinfosparationmalationdiazinonglifosate. Il report completo sarà oggetto della monografia n. 112. L’erbicida glifosate e gli insetticidi malation e diazinon sono stati classificati come “probabili cancerogeni per l’uomo” ed inseriti nel gruppo 2A, gli insetticidi tetraclorvinfos e paration, come “possibili cancerogeni per l’uomo” e inseriti nel gruppo 2BRicordiamo che la Iarc ha identificato 5 categorie secondo cui valutare la cancerogenicità per l’uomo delle diverse sostanze sulla base delle evidenze scientifiche accumulate: si parte dalla categoria I ( cancerogeno certo per l’uomo), seguono poi, nell’ordine, le già citate 2A e 2B, la 3 (agenti non classificabili per la cancerogenicità) e la 4 (agenti probabilmente non cancerogeni per l’uomo). La Iarc – per chi non lo sapesse – è l’organo di riferimento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e i suoi report sono frutto di panel di ricercatori altamente qualificati: ciò nonostante questo report è stato pesantemente criticato da Monsanto, multinazionale del settore, che ha addirittura definito questa pubblicazione scientifica come “spazzatura”… ma, come penso ognuno può immaginare, forse il suo giudizio non è del tutto disinteressato. 
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