AUTORIZZATO L’USO DI “POLYRAM”

Svelata la trama dell’uso del metiram. Si può usare per tre volte, prima dell’allegagione.
Questa sostanza reca i seguenti avvertimenti:
H302 Nocivo se ingerito. 
H315 Provoca irritazione cutanea. 
H317 Può provocare una reazione allergica della pelle.
 H318 Provoca gravi lesioni oculari
H332 Nocivo se inalato. 
H335 Può irritare le vie respiratorie. 
H373 Può provocare danni alla muscolatura scheletrica in caso di esposizione prolungata o ripetuta per ingestione.
 H400 Molto tossico per gli organismi acquatici. 
H401 Per evitare rischi per la salute umana e per l'ambiente
H410 Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. EU
H412 Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.

Questa sostanza era vietata sia nel Regolamento di Polizia Rurale approvato da San Pietro, Fumane e Negrar, sia nel RRR. ( fin al 2018 ne era concessa la deroga, in casi eccezionali di stagione disastrosa).
La Regione Veneto nella sua nuova delibera per i regolamenti di polizia rurale dell’agosto 2019 la 1082, (che ha sostituito la 1262/2016 che è stata la base anche dei regolamenti di PR e del RRR) ha rivisto la gestione delle aree confinanti con siti sensibili.
 Ha anche rivisto l’elenco delle H vietate in vicinanza di tutti i siti sensibili togliendo il vincolo alle H371 e H373 che adesso si possono usare (in viticoltura ci casca il Metiram (Polyram) e l’Indoxacarb e basta).
Inoltre impone la non coltivazione di qualsiasi coltura per 5 mt dal confine e ha aumentato le distanze da 30 a 40 mt per alcune H (quelle della serie cento, le certamente tossiche)  e poi ha istituito l’obbligo di non trattamento e di presenza di siepe per i siti “altamente sensibili” scuole e altri luoghi frequentati da bambini.
Non sappiamo se i comuni hanno aggiornato il loro regolamento (se non lo avessero fatto si potrebbe denunciare chi usa polyram, che però verrebbe comunque assolto perché la regione lo permette).
Questa sostanza è un ditiocarbammato, come mancozeb (sale di manganese), ziram (sale di zinco), folpet (sale di fosforo) e compagnia, il suo metabolita, come tutti i DTC è la ETU (etilentiourea), ed ha lo stesso meccanismo d’azione degli altri, nella diapositiva c’è la classificazione dei DTC secondo la pubblicazione del prof. Mastrangelo, docente di Medicina del Lavoro di Padova, mostrata in un convegno nel 2011 a Bussolengo. 
In sostanza è un interferente endocrino, (il mancozeb, molto simile, è stato classificato anche come cancerogeno fin dal 2006) quindi ci si possono aspettare danni in tutto il sistema endocrino, mentre il suo metabolita ETU è classificato da IARC (Europa) e da EPA (USA) come probabilmente cancerogeno.
Chi non fa agricoltura biologica lo usa alla grande, alcuni anche sinceramente convinti, visto che è permesso, che non faccia male, per tutto maggio e per una buona metà di giugno. 
Che fare allora? I regolamenti non ci difendono, ancora una volta dobbiamo ricominciare da zero
Da questi ultimi suggerimenti sembra evidente che la specie umana che vive in prossimità dei vigneti deve imparare a sbrigarsi con le gravidanze che devono durare al massimo sette mesi, ma anche meno ! (luglio agosto e settembre il maschio e la femmina assolutamente in ottobre può avvenire il concepimento, quattro mesi di attenzione per aborto spontaneo e ritardato, e il parto dovrebbe avvenire entro aprile. Vedete voi come fare, solo i settimini ci stanno, auguri ai futuri genitori.
Nel regolamento però c’è anche scritto che non si può trattare con vento superiore a 2,5 metri al secondo (9 km/ora) e questo nessuno lo rispetta, neanche lo guarda. Aiuto !