
A questo si aggiungono gli effetti negativi – anche questi oggetto di numerosi studi – che il glifosato anche a dosi considerate sicure ha sul microbioma intestinale dei mammiferi (e quindi anche sul sistema immunitario). In pratica sulla comunità microbica presente nel nostro intestino che svolge un ruolo fondamentale nel modulare una serie di funzioni, a partire dalla risposta immunitaria.
Qui entra in gioco l’enzima Epsps. L’azione erbicida del glifosato si basa proprio sull’inibizione di questo enzima che attiva un percorso biochimico noto come percorso shikimate, vitale per la sopravvivenza delle piante. Tuttavia, anche alcuni ceppi di batteri presenti nell’intestino hanno il percorso shikimate, che viene danneggiato dall’inibizione dell’enzima con effetti sullo stato del microbioma.
Al riguardo un gruppo di agricoltori del Missouri ha di recente intentato contro la Bayer Monsanto una class action – poi risolta dalla multinazionale con il versamento di 39,6 milioni di dollari –chiedendo e ottenendo la correzione nell’etichetta del RoundUp specificando che il prodotto ha effetti anche sull’organismo umano.
tratto da: https://www.cambialaterra.it/2020/05/stop-al-glifosato-per-difenderci-dal-virus/?utm_source=Newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterCLT