MANODOPERA, TRA LE IPOTESI I BENEFICIARI DEL REDDITO DI CITTADINANZA: SONO QUASI UN MILIONE



L’ipotesi di utilizzare anche i beneficiari del reddito di cittadinanza ritenuti occupabili per risolvere il problema della carenza di manodopera nel settore agricolo, riguarderebbe quasi un milione di persone. Come spiega Il Messaggero secondo i calcoli dell’Anpal, infatti, sono 966mila gli attivabili, ovvero il 39 per cento degli attuali 2,4 milioni percettori del reddito di cittadinanza. In 700mila si sono già recati nei centri per l’impiego per sottoscrivere i patti per il lavoro e dunque sono pronti per essere impiegati. Solo in 65mila avevano trovato un’occupazione prima del lockdown, meno del 10 per cento dunque: il 61,8 per cento dei contratti sottoscritti è a tempo determinato, il 18,3 per cento a tempo indeterminato mentre il restante 20 per cento è composto da altri contratti, tra i quali rientrano la somministrazione, le collaborazioni e altre fattispecie di breve durata.
Potranno stipulare con i datori di lavoro del settore agricolo contratti a termine non superiori a 30 giorni, rinnovabili per altri 30, senza subire la perdita o la riduzione dei benefici previsti, purché il compenso complessivo non superi quest’anno il limite dei duemila euro. Subirà il medesimo trattamento anche chi percepisce la Naspi.