Relazione 2013 sul monitoraggio di drosofila suzuki su vite

Associazione Terra Viva
A cura di Egon Giovannini e Marco Brentegani
Premessa
La presenza del dittero Drosophila suzukii (o spotted wings drosophila detto all’americana, abbreviato SWD) è ormai stata assodata nell’ambiente collinare veronese grazie ad una serie di monitoraggi condotti nella stagione 2012  ad opera di diversi soggetti, tra cui consorzi, cooperative, centri di studio, associazioni di produttori. Nonostante sia conosciuta la sua pericolosità nella stagione 2013 è comunque stato in grado di creare problemi a diverse colture, prime fra tutte il ciliegio in misura sicuramente maggiore rispetto agli anni passati.

Il clima fresco ed umido che ha caratterizzato la primavera e l’inizio dell’estate 2013 ha probabilmente contribuito a creare le condizioni ottimali per lo sviluppo dell’insetto che ha poi trovato terreno fertile dove proliferare a danno delle ciliegie, coltura spesso non gestita in  modo razionale vista la sua scarsa redditività  specialmente in collina.
E’ così iniziata a diffondersi verso la fine dell’estate una ragionevole preoccupazione, alimentata anche da alcuni articoli apparsi su giornali locali, tra gli addetti ai lavori della ben più redditizia coltura della vite. Le notizie infatti che giungevano dal vicino trentino erano poco confortanti: Drosophila suzukii  attacca con certezza l’uva, è cioè in grado di ovideporre negli acini in maturazione ma sembra prediligere alcune varietà rispetto ad altre, su tutte la cv. Schiava, questo è quello che hanno scoperto alla Fondazione mach di San Michele all’Adige dopo qualche anno di osservazioni.
Non essendoci approfonditi studi sul recente problema rispetto alle varietà coltivate nella zona DOC Valpolicella, ne tantomeno conoscenze sul comportamento dell’insetto nei confronti dell’uva in appassimento, settembre 2013 ha visto nascere una serie di iniziative volte ad capire la diffusione di SWD ma soprattutto per monitorare il territorio e non essere colti alla sprovvista nel caso in cui si dovessero verificare attacchi. Tra gli attori più intraprendenti sono da citare il Consorzio Tutela Vini Valpolicella, Agrea – centro studi, la Cantina Sociale di Negrar e l’associazione Terra Viva.

Materiali e metodi
Il monitoraggio condotto da Terra Viva ha interessato la zona della Valpolicella Classica, limitato quindi ad un areale che ha come estremi i comuni di Sant’Ambrogio di Valpolicella e Negrar.
Sono stati utilizzati come trappole dei barattoli cilindrici in materiale plastico, colorati di rosso, della capacità di un litro, con cinque fori del diametro di 4mm disposti sulla circonferenza nella metà superiore del barattolo. Come esca attrattiva all’interno della trappola sono stati impiegati 200 ml di un prodotto specifico denominato “Droskidrink” a base di vino rosso, aceto di mela e zucchero di canna, prodotto dall’Azienda Agricola Prantil Elisabetta di Priò (TN).  La trappola è stata posizionata in un filare esterno del vigneto, preferendo zone umide, in vicinanza di boscaglia e monitorata settimanalmente sostituendo l’esca attrattiva esaurita con dell’altra nuova. Il controllo in campagna consisteva nel filtraggio dell’esca tramite colino e conta dei maschi adulti di SWD facilmente riconoscibili con una lente a 20X.
Il controllo prevedeva inoltre l’osservazione di 50 grappoli direttamente in vigneto sempre tramite lente 20X e la raccolta di 100 acini, controllati al binoculare e messi in allevamento per verificare se dessero origine ad adulti.
Questo monitoraggio ha interessato dal 5 settembre al 16 ottobre 2013 un totale di 16 aziende, in 5 delle quali è stato eseguito lo stesso tipo di controllo con le stesse trappole anche in fruttaio.

Obiettivi
L’obiettivo del lavoro era duplice: in primo luogo si voleva avere sotto controllo la situazione dopo gli allarmi giunti dalla cerasicoltura e dal trentino per poter intervenire prontamente in caso di necessità e poi aggiungere un tassello alle poche conoscenze su SWD sia rispetto alle uve della Valpolicella sia rispetto al suo comportamento in fruttaio, peculiarità di questa zona. I metodi utilizzati sono stati concordati con alcuni degli altri soggetti coinvolti in modo da rendere poi i dati confrontabili.

Risultati
Controllo delle trappole
I risultati del monitoraggio sono riassunti in tabella 1. Si può dire con certezza che la presenza di SWD interessa tutto il territorio monitorato, mentre nulla si può trarre dall’andamento delle catture. Certamente il microclima di ogni stazione ne influenza la presenza: un esempio è località Olmo a circa 400 m di quota, dove la trappola era posizionata a ridosso di uno stretto avvallamento boscato dove si sono catturati mediamente 23 adulti a settimana rispetto a località Arbizzano pianura a circa 80 m di quota, situata in vigneto pianeggiante in zona lontano da aree boscate, dove si sono catturati mediamente 0.75 adulti a settimana.
La situazione più grave dove sono state individuate anche ovideposizioni in campagna è stata Mazzarino, ma la presenza dell’insetto rilevata dalla trappola è comunque poco indicativa dell’incidenza dell’insetto: nelle prime 2 settimane di controllo, quando il danno era stato rilevato in campagna, la trappola aveva appena individuato un adulto di SWD.
Le catture nei fruttai sono state invece molto scarse, quasi nulle come il controllo sugli acini. Per le catture il motivo è forse da attribuire al luogo posizionamento delle trappole (sulle finestre dei fruttai sono stati osservati maschi adulti di SWD) ed alla loro scarsa attrattività in presenza di uva. Il controllo sugli acini può essere legato all’esiguità del campione controllato rispetto alla quantità di uva stivata ad appassire.
Controllo acini
I controlli sono stati eseguiti con tre metodologie: il controllo in campagna mediante lente di acini colpiti con lente 20X, il controllo al binoculare e la conta di adulti sviluppati da acini messi in allevamento per due settimane. Si è assisto ad una modesta attività di ovideposizione concentrata prevalentemente in località Mazzarino. Anche in questo caso i dati sono difficili da commentare e sono riassunti nelle tabelle 2, 3 e 4.
L’ovideposizione in campagna è stata osservata solo il 18 settembre in due località e con un solo uovo per località su 50 grappoli, poi non è più stata riscontrata. Questo può anche essere dipeso dalla difficoltà di questo tipo di controllo sia per le ridotte dimensioni dell’uovo sia per le condizioni di campagna, non sempre ottimali per l’osservazione.
Anche i controlli al binoculare si caratterizzano per la loro discontinuità, solo in data 18 settembre in località Mazzarino è stata osservata ovideposizione sull’1% degli acini (3 acini su 300 controllati), e con percentuali simili sempre in località Mazzarino, Mazzurega e Castelrotto il 2 ottobre, poi più nulla da segnalare.
Lo sfarfallamento degli adulti si è verificato soltanto in una data, sul campione raccolto il 23 settembre e solo in località Mazzarino e Mazzurega.
Durante i controlli di campagna sui grappoli sono stati sempre osservati anche altri ospiti selvatici quando presenti, in particolare su Sambucus nigra e lì la presenza di uova interessava quasi il 100% delle bacche mature. Si può supporre che la vite sia un’ospite di SWD ma che l’insetto prediliga quando presenti altre specie su cui completare il suo ciclo di sviluppo.


Conclusioni
Le conclusioni che si possono trarre da questo lavoro sono molteplice: si conferma innanzi tutto la presenza di SWD su tutto l’areale della Valpolicella Classica da una quota di circa 50 m fino ai 700m.
SWD è in grado do ovideporre su uva e su diverse varietà (merlot, croatina, corvina, rondinella, anche se non indagato nello specifico).
SWD è presente nei fruttai ma non si è potuto capire in che misura e con i dati a disposizione se sia presente anche sull’uva stivata in essi.
Si ringraziano tutte le aziende agricole che hanno collaborato e messo a disposizione vigneti e fruttai per la realizzazione di questo lavoro.
Dott. Marco Brentegani
Dott. Egon Giovannini

Tabella 1. Catture effettuate nelle diverse stazioni del monitoraggio
Id
Località
11-set
18-set
25-set
02-ott
09-ott
9/10 fruttaio
16/10 fruttaio
1
Mazzurega
2
27
20
18
9
-

2
San Pietro inc.
0
0
0
2
Vend.
-

3
San floriano
6
15
10
12
Vend.
-

4
Marano Paverno
1
3
0
1
0
0
0
5
Marano Olmo
33
31
20
10
3
0
0
6
Marano Mazzarino
0
1
9
9
1
-

7
Sotto Torbe
0
2
3
3
Vend.
-

8
Negrar Chieve
30
16
79
-
Vend.
-

9
Negrar Siresol
3
5
9
1
7
-

10
Negrar Concole
2
8
7
7
7
0
1
11
Negrar Carpenè
0
4
9
2
Vend.
-

12
Negrar Moron
0
4
5
-
Vend.
-

13
Arbizzano Collina
12
19
7
9
7
0
0
14
Arbizzano Pianura
0
3
0
0
Vend.
-

15
-
Esposta 17/9
2
3
Vend.
-

16
Loc. Bionda





0
0


Tabella 2; grappoli controllati in campo con lente 20X
Località
data
grappoli controllati
uova
Mazzarino
18-set
50
1
Concole
18-set
50
1



Tabella 3; acini controllati al binoculare 
località
data
acini controllati
acini colpiti
n. uova totali
Mazzarino
18-set
300
3
4
Mazzarino
02-ott
100
3
5
Mazzurega
02-ott
100
3
3
Castelrotto
02-ott
100
1
1









 Tabella 4; adulti sviluppati da acini in allevamento

località
data prelievo
maschi
femmine
data sviluppo
Mazzurega
23-set
0
1
09-ott
Mazzarino
23-set
4
8
09-ott

località
data prelievo
maschi
femmine
data sviluppo
Mazzurega
23-set
0
1
09-ott
Mazzarino
23-set
4
8
09-ott