Approvato il divieto dell’utilizzo di pesticidi: entrerà in vigore a partire dal 2020. Ma le città di Versailles, Nantes e Rennes hanno anticipato la decisione del Governo
Il Parlamento francese ha accolto il 23 gennaio, una proposta di legge che proibisce, sul territorio francese, l’utilizzo di prodotti fitosanitari (insetticidi, erbicidi e fungicidi) negli spazi verdi pubblici a partire dal 2020 e nei giardini (anche privati) a partire dal 2022.
L’Assemblea nazionale ha confermato il voto del Senato dello scorso 19 novembre: gli ecologisti, i socialisti, i radicali, l’Udi e il Fronte di sinistra hanno votato a favore, mentre gli eletti dell’Ump si sono pronunciati contro o si sono astenuti dal voto.
Dal 1° gennaio 2020 l’utilizzo di prodotti fitosanitari verrà interdetto negli spazi verdi, nelle foreste e nelle passeggiate accessibili al pubbliche, a eccezione delle ferrovie, degli aeroporti e delle autostrade, per motivi di sicurezza pubblica. Inoltre, si potrà utilizzare ipesticidi in deroga in caso di emergenze sanitarie. Dal 1° gennaio 2022, invece, il divieto verrà esteso alla commercializzazione e alla detenzione di prodotti fitosanitari a utilizzo non professionale. Un provvedimento che toccherà il 45% dei francesi che attualmente possiedono un giardino o un orto. Il provvedimento riguarda una percentuale oscillante fra il 5 e il 10% ovverosia la quota di pesticidi destinati all’agricoltura.
Nel giugno 2013, una vasta ricerca condotta dall’Institut national de la santé et de la recherche médicale aveva avanzato una forte presunzione di connessione fra l’utilizzo di pesticidi a livello professionale e la comparsa di forme tumorali e morbo di Parkinson. Secondo lo studio l’esposizione delle donne incinte aumenterebbe i rischi di tumori cerebrali, leucemie, disturbi della motricità e deficit cognitivi nei neonati. Numerosi comuni, comunque, hanno anticipato le mosse del Governo mettendo in atto un piano “zero fito”. Versailles (Yvelines), per esempio,i prodotti chimici sono stati sostituiti da diserbanti termici e dalle antiche zappe. Sono così 130mila i litri di prodotti chimici “risparmiati” alle falde acquifere, con un risparmio per la salute e per il portafoglio, quantificabile in 25500 euro. Negli ultimi anni anche Nantes e Rennes hanno ridotto il dosaggio di pesticidi rispettivamente del 95 e 90%.