
Il primo riguarda la natura e l'ambiente, includendo quindi la distruzione di ecosistemi importanti come le foreste tropicali e le minacce che questa distruzione rappresenta per la biodiversità e la conseguente contaminazione genetica.
Il secondo si riferisce all'agricoltura, alla produzione industriale in grande scala e altamente tecnicizzata dei transgenici. Implicano l'uso di grandi quantità di agrotossici a discapito dell'agricoltura tradizionale, agroecologica e organica, e impongono patenti commerciali ripsetto alle sementi e alla vita.
Ed infine il terzo riguarda l'alimentazione in senso ampio: ovvero gli effetti sulla salute degli alimenti transgenici e quali sono i prodotti alimentari che contengono ingredienti transgenici e la necessità di etichettare i prodotti per rilevare gli ingredienti transgenici. Non eliminano la fame nel mondo, attualmente a livelli altissimi.
Mentre Monsanto, i suoi politici amici ed entità regolatrici dicono che non c'è da preoccuparsi, un numero crescente di scienziati non sono d'accordo e alzano la voce per spiegare aspetti della tecnologia che mettono seriamente a rischio la biodiversità e la salute umana.
La multinazionale delle sementi transgeniche e i politici che la difendono devono ascoltare da tutti i mezzi possibili l'opposizione mondiale ai transgenici. Le proteste, sia locali o globali possono fare la differenza. Unisciti a un evento o firma la petizione.