La Commissione europea condannata per inerzia sugli interferenti endocrini

La Commissione europea sarà condannata dalla Corte di Giustizia europea (CJUE) poiché non ha rispettato la normativa europea che imponeva di regolamentare gli interferenti endocrini entro il dicembre del 2013 così come era stato chiesto dal Parlamento europeo e dal Consiglio. E’ la prima volta che la Commissione viene condannata per inazione. 
La condanna giunge dal Tribunale dell’Unione europea, uno degli organi della Corte di Giustizia dell’Unione europea, allertata dalla Svezia nel luglio del 2014 attraverso un ricorso contro la Commissione.
La questione è di fondamentale importanza e riguarda la salute pubblica e riguarda l’esposizione delle persone agli interferenti endocrini, sospettati di essere la causa di diverse malattie quali,cancro, infertilità, problemi al metabolismo e problemi neuro-comportamentali. La Francia, la Danimarca, la Finlandia e i Paesi Bassi si sono associati alla richiesta della Svezia. 
Per spiegare il ritardo la Commissione ha spiegati ai giudici del Tribunale che era prima necessario reperire tutti gli studi d’impatto prima di esprimere i criteri globali per regolamentare gli interferenti endocrini.
Questa motivazione non è stata ritenuta valida dai giudici europei che hanno contestato la mancanza di disposizioni che non necessitavano di alcuna analisi d’impatto. 
Secondo l’inchiesta pubblicata da Stéphane Horel, Intoxication (La Découverte, 2015) rivelano che gli studi d’impatto, preambolo alla definizione dei criteri sugli interferenti endocrini, erano stati espreassamente richiesti al segretario generale della Commissione dalla lobby delle industrie chimiche.

tratto da:
http://iljournal.today/blogeko/2015/12/16/la-commissione-europea-condannata-per-inerzia-sugli-interferenti-endocrini/?utm_campaign=shareaholic&utm_medium=facebook&utm_source=socialnetwork