Pesticidi, ecco l'alternativa naturale boicottata dalle lobby

L'alternativa naturale all'uso dei pesticidi in agricoltura esiste ma non viene diffusa. Si tratta di sostanze naturali in grado di rafforzare le difese delle piante, come propolis, bicarbonato di sodio, oli vegetali alimentari e aceto di vino e frutta. Ci sono poi quelle derivate da microrganismi, come le alghe o gli amminoacidi, capaci di stimolare il metabolismo delle piante e l'attività dei 'microbi buoni' presenti nel suolo. Insomma, dei veri e propri 'integratori naturali' attualmente confinati all'agricoltura biologica ma che, se estesi a tutto il settore, in sostituzione di pesticidi e fertilizzanti chimici, potrebbero determinare il decollo dell'agricoltura sostenibile in Italia, vera e propria alleata dell'ambiente e della salute.
Perché allora il ministro delle Politiche Agricole, Martina, non ne garantisce la diffusione? Glielo abbiamo chiesto in una nostra interrogazione ricordandogli che in un decreto del suo ministero questi 'integratori naturali' sono declassati a 'sostanze utili' ma non sono riconosciuti ufficialmente all'interno della categoria dei prodotti fitosanitari. Eppure le attuali indicazioni dell'Unione Europea ci dicono di fare proprio questo: privilegiare l'utilizzo di prodotti naturali, sicuri per la salute, l'ambiente e la conservazione della biodiversità. Il ministro Martina farebbe bene a ricordarsi che il tanto abusato slogan "Ce lo chiede l'Europa" vale anche per interventi come questo, non solo per i tagli alla Sanità o ai Servizi Sociali in ragione del diktat dell'Austerity. Anche perché a Martina basterebbe davvero poco per immettere sul mercato questi "integratori naturali": farli semplicemente approvare dalla Commissione tecnica del ministero guidato da lui. 
Qual è quindi l'ostacolo ad una soluzione così semplice ma fondamentale? Basta ricordare questo dato: oltre il 60% del mercato mondiale dei pesticidi è in mano a solo quattro multinazionali, le stesse che detengono il business dei semi. Martina dimostri di non temere le lobby dei pesticidi e adotti le misure necessarie ad una svolta sostenibile dell'agricoltura in Italia. Anzi il M5S con le proprie proposte si è spinto ancora oltre: un'Iva agevolata per le sostanze alternative ai pesticidi. È infatti così che la politica può indirizzare il mercato, incentivando le buone pratiche con una tassazione inferiore rispetto a quelle dannose. È questo quello che fa la buona politica: compiere azioni concrete e coraggiose per imprimere davvero il cambiamento anziché limitarsi alle vuote e semplici dichiarazioni d'intenti.

tratto da:
http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/agricoltura/2015/11/pesticidi-ecco-lalternativa-naturale-boicottata-dalle-lobby.html