Nel dubbio meglio essere prudenti col Glifosate. Tratto da: www.veramente.org

Chissà se l'erbicida Glifosate, il più venduto al mondo, è davvero cancerogeno. In attesa di averne la certezza è meglio non usarlo. E poi, conti alla mano, non è neppure conveniente. 
.L’OMS, tramite la sua Agenzia di ricerca sul cancro, lo colloca nel gruppo 2A “probabile cancerogeno per l’uomo” da marzo 2015 ; fino ad allora era inserito nel gruppo 2B “possibile cancerogeno per l’uomo”. La differenza è la seguente: 
  • probabile cancerogeno è usato quando c’è una limitata evidenza di cancerogenicità negli umani ed una sufficiente evidenza di cancerogenicità negli animali – 2A
  • possibile cancerogeno è usato quando c’è una limitata evidenza di cancerogenicità negli umani ed una non sufficiente evidenza di cancerogenicità negli animali – 2B
Più severo del gruppo 2A c’è solo il gruppo 1 in cui sono inseriti gli agenti con sufficiente evidenza di cancerogenicità per l’uomo. Per chi vuole approfondire l’rgomento: Glyphosate-pathways-modern-diseases (1)
Immediatamente la ditta che lo produce, la multinazionale Monsanto, è intervenuta mettendo in dubbio gli studi dell’OMS chiedendo che il prodotto non sia messo al bando. L’Unione Europea ha dato una proroga per l’uso e chissà come la vicenda andrà a finire.............
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dott. Flavio Coato, 16 dicembre 2015